Francia: referendum sulla Costituzione europea

Costituzione UE: tre buone ragioni per votare SI al referendum per la ratifica

Testo letto il 17 novembre 2004 in occasione di una riunione dei Verdi del
XIV arrondissement di Parigi e destinato ad aprire una discussione sulla
costituzione europea (di Yann Moulier Boutang)
10 dicembre 2004
Yann Moulier Boutang (direttore della rivista francese Multitudes)
Fonte: http://bellaciao.org - 07 dicembre 2004

Boutang Gli avversari della ratifica del TCE sostengono che l'Unione Europea che si esprime in questa Costituzione é un'Europa non democratica, che é agli
antipodi dell'Europa federale per la quale i Verdi si sono pronunciati quasi
dappertutto ed infine che essa é neo-liberale e antisociale. Lasciamo da parte l'argomento di una possibilità e utilità di provocare una crisi salutare, uno scossone. A tale proposito diro' solo una cosa: il partito dei Verdi non ha nulla da guadagnare nel ruolo tribunizio assunto a lungo dal PCF, cioé quello di un'opposizione tanto più virulenta in quanto il suo carattere eternamente minoritario gli risparmia sempre l'eventuale responsabilità di arrivare al potere e di applicare il suo programma. Contrariamente ai partigiani del no, voto tre volte sì al TCE, per tre ragioni.

I. Il TCE é un processo fondamentalmente democratico, portatore di pace
e di equilibrio su scala planetaria nel contesto pericoloso di un mondo che subirà ancora quattro anni di Bush ed alcune guerre in corso o che verranno.

Un'Europa del Trattato di Nizza, dove gli Stati membri decidono tutto all'unanimità, permetterà all'America di godere di un diritto di veto permanente comprando un paese piccolo della nuova Europa e di realizzare la catastrofe economica e politica di un'Europa debole e di un Euro forte. Come rendere ancora più disperati i Lula che appaiono nel Sud, i partigiani di una lotta urgente
contro il riscaldamento climatico, gli avversari dell'assolutismo poliziesco
e coloniale di Putin? La Convenzione costituente ha riunito più di 100 rappresentanti dell'Europarlamento eletti a suffragio universale, i responsabili dei governi legittimamente eletti, dei parlamenti nazionali eletti essi stessi.

Europa I dibattiti sono stati pubblici. L'esercizio era terribilmente difficile poiché il progetto di Trattato doveva essere ratificato e non sfigurato dal Consiglio Europeo; bastava che un solo membro lo bocciasse per annullare tutto. Lo si é visto con l'opposizione spagnola e polacca. Come cittadino del mondo voto la Costituzione. Come cittadino risolutamente favorevole ad un approfondimento della democrazia finora incompiuta, voto per questa costituzione poiché vi trovo cose che la nostra Costituzione non contiene.
Il passo avanti considerevole che rappresenta questa prima Costituzione interna comune a 25 paesi riguarda la sua modernità, cioé l'introduzione di numerose disposizioni a livello costituzionale come l'interdizione della pena di morte (vedete il contrasto impressionante con gli Stati Uniti, la Russia, il Giappone e la Cina) all'articolo II-2, il riconoscimento della lotta contro ogni forma di discriminazione (razziale, religiosa, di sesso, di preferenza sessuale), della parità uomo donna e dei diritti dell'infanzia (paragrafo 2 dell'articolo I-3; articolo II-21 e UU-23), la stretta osservanza dei principi della Carta della Nazioni Unite (articolo I-4), il diritto di reclamare una legge dell'Unione volta a far rispettare la costituzione se si raccolgono un milione di firme in un numero significativo di Stati membri (art.I-46-4), la protezione dei dati personali, sotto la sorveglianza di un'istanza indipendente (art.I-50-2), l'accesso a questi dati ed il diritto di rettifica (art.II-8); l'interdizione di fare del corpo umano o dei suoi componenti una fonte di guadagno finanziario (art.II-3-2-c).

Per finire, e questo conta per un partito ecologico, la Costituzione europea
riconosce come obiettivo economico: "uno sviluppo sostenibile dell'Europa
fondato su una crescita equilibrata (...) e con un alto grado di protezione
e di miglioramento della qualità dell'ambiente (art.I-3-3).

Europa II. La Costituzione getta le basi indispensabili alla realizzazione dell'Europa federale che noi Verdi vogliamo. Il fatto stesso che abbia prevalso il termine Costituzione per l'Europa é un'enorme vittoria in sé. Persino se la Costituzione fosse stata mediocre, addirittura conservatrice, fra la Costituzione e l'ordine infracostituzionale non ci sarebbe stato un secondo da esitare, per un federalismo serio.

A. Un procedimento costituente nella forma: E' la prima volta nella storia
della Costruzione europea che parlamentari europei, nazionali, capi di Stato,
di Governo, membri designati dai Governi si sono riuniti fin dall'inizio
per elaborare direttamente un progetto di costituzione.
I precedenti testi
- l'Atto Unico, Maastricht, Amsterdam, Nizza - scaturivano da una preparazione
fra i capi di governo, la Commissione e le loro amministrazioni, mentre
l'Europarlamento era stato consultato solo per la ratifica.

B. Un procedimento il cui risultato é il federalismo, anche se la parola non é pronunciata. Malgrado le reticenze del Regno Unito e degli Stati dell'Europa orientale, ancora più nazionalisti, appena usciti dal trauma sovietico, nella Costituzione ha prevalso globalmente la logica federale. L'allargamento non ha diluito l'Unione ma ha mostrato che la crescita del ruolo del Consiglio Europeo dei Capi di Stato e del Consiglio dei Ministri (all'inizio largamente confederalista) si poteva sviluppare sempre meno con 15 e poi con 25 membri.
L'Europa passa cosi' alla personalità giuridica (art.I-7); si dota di un
Presidente del Consiglio Europeo, di un ministro degli Esteri. Ma soprattutto é abbandonato il principio di rappresentanza di ogni paese nella Commissione da parte di uno o due commissari, mentre la regola ordinaria diventa l'adozione del principio della maggioranza qualificata (art.I-25) nelle competenze esclusive dell'Unione (5) e delle competenze condivise. La formula della maggioranza é complessa. Si conoscono i mercanteggiamenti intensi che ha provocato, ma l'aspetto completamente federale é l'abbandono del diritto sistematico di veto da parte di uno Stato membro (anche nel lancio delle cooperazioni rinforzate art.I-44 [1]), che caratterizza le strutture confederali.

C. La Costituzione non blocca l'integrazione ulteriore, cioé una progressione
supplementare verso un federalismo sempre maggiore
. I sovranisti e gli
euroscettici speravano di fermare l'erosione federalista definendo una volta per tutte le competenze comunitarie e quelle degli Stati membri. Hanno fatto cilecca.
Il principio di attribuzione (art.I-11-2) prevede, come volevano gli antifederalisti, che "ogni competenza non attribuita all'Unione nella Costituzione appartiene agli Stati membri" ma i due commi seguenti mostrano il carattere sempre provvisorio di questa delimitazione. "In virtù del principio di sussidiarietà, nei campi che non sono di sua esclusiva competenza, l'Unione interviene solo se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere raggiunti in modo sufficiente dagli Stati membri, tanto a livello
centrale che a livello regionale e locale, ma possono esserlo meglio, in ragione delle dimensioni o degli effetti dell'azione progettata, a livello dell'Unione. Le istituzioni dell'Unione applicano il principio di sussidiarietà conformemente al protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. I parlamenti nazionali vegliano al rispetto di questo principio conformemente alla procedura prevista in questo protocollo." Gli ambiti di competenze esclusive hanno creduto nella Costituzione. Ed in tutte le altre (competenze condivise ma anche ambiti fino ad allora di esclusiva competenza degli Stati) se gli obiettivi dell'Unione possono essere meglio raggiunti in ragione delle dimensioni o degli effetti dell'azione progettata.

D. Nell'ambito più legato alla sovranità nazionale, la difesa, l'articolo
I-40 [2] prevede "l'identificazione delle questioni che presentano un interesse
generale e la realizzazione di un grado sempre crescente di convergenza delle azioni degli Stati membri". La Costituzione europea presenta nella sua codificazione il carattere aperto di un processo in corso, che la reazione
confederalista voleva bloccare. Questo tratto é assolutamente cruciale per
giudicare del carattere neoliberale o no della Costituzione.

III. Il riferimento al mercato nella Costituzione e l'inclusione dei trattati
precedenti nella sua III Parte ci condanna al neoliberismo? Questo ragionamento
é falso in ogni sua parte. L'inclusione dei trattati precedenti nella parte
III permetteva di consolidare la regola dell'acquisizione comunitaria che
proibisce ai nuovi Stati membri di esigere di rinegoziare tutto dall'inizio.
L'ala più liberale dell'Europa e la più antieuropea avrebbe sfruttato l'occasione per disfare tutte le politiche già federalizzate. Quanto al riferimento al mercato, alla "concorrenza libera e non falsata" Art.I-2 e 3, non ha nessuna delle conseguenze che i suoi avversari gli attribuiscono. Certo, si dice nel comma 2 dell'articolo 3 (gli obiettivi dell'Unione) che quest'ultima
"offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia ed un mercato interno dove la concorrenza é libera e non falsata". Anzitutto non é detto che il mercato é la sola cosa che l'Europa offre ai suoi cittadini.
Inoltre l'aggiunta di "non falsata" alla qualifica di "libero mercato" é la forma che prende nella teoria neoclassica, che é il linguaggio economico corrente, la giustificazione dell'intervento dello Stato per combattere i monopoli. Il comma seguente dell'articolo mostra evidentemente che l'Europa si colloca molto più vicino al modello renano che a quello dei liberali della scuola di Chicago.

Vale la pena di citare per esteso: "L'Unione opera per lo sviluppo durevole dell'Europa, fondato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, un'economia sociale di mercato altamente competitiva, che tende al pieno impiego ed al progresso sociale ed un livello elevato di protezione e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnico. Combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni,
promuove la giustizia e la protezione sociale, l'uguaglianza fra le donne e gli uomini, la solidarietà fra le generazioni e la protezione dei diritti dell'infanzia. Promuove la coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà fra gli Stati membri. Rispetta la ricchezza della sua diversità
culturale e linguistica e veglia alla salvaguardia ed allo sviluppo del patrimonio culturale europeo." Detto altrimenti, se il riferimento alla "economia sociale di mercato" mette in agitazione gli avversari accaniti del neoliberalismo, essi decontestualizzano il quadro globale in cui si trova inserito questo "mercato non falsato".

Essi confondono il modello tedesco della "economia sociale di mercato" inventato
da Eucken, Ropke e soprattutto ratificato dalla socialdemocrazia tedesca al Congresso di Bad Godesberg del 1959 con il neoliberalismo di Milton Friedman,
di Hayek e dei Chicago-boys più accaniti. Certo, nella sua Costituzione l'Europa non si é proclamata adepta dell'economia pianificata centralmente, dei monopoli statali. Ma chi ne é partigiano fra i Verdi o nei paesi del capitalismo dinosauro. Certo, essa non ha fatto l'elogio di un'economia molto poco competitiva. Altro segno che il vocabolario di provenienza liberale é seriamente reinquadrato in obiettivi che non sono più liberali, l'apparizione delle parole uguaglianza, lotta contro la discriminazione, lotta per la parità, pieno impiego, progresso sociale, protezione sociale che erano tabù, fino al diritti di protezione contro un licenziamento ingiusto (II-30), al diritto di sciopero e di contrattazione collettiva (II-28). Infine l'introduzione nel cuore della Costituzione della Carta dei diritti fondamentali (II Parte) permette di dire che si trova riaffermato a livello costituzionale un modello europeo di protezione sociale.

Se questa Costituzione é il mostro neoliberale che dipingono i suoi oppositori,
vorrei che la Costituzione della Repubblica francese lo fosse altrettanto, per le nostre libertà, per la pace, per uno sviluppo sostenibile. Quanto alla protezione sociale, sappiamo che dipenderà dalle maggioranze politiche all'Europarlamento perché un utilizzo delle possibilità offerte ormai dalla
Costituzione ci permetta di aggirare la resistenza inglese, euroscettica e liberale. I Verdi, federalisti europei e cittadini del mondo, hanno la pesante responsabilità di salvare l'onore della sinistra e l'avvenire dell'Europa (poiché il voto francese avrà un'estrema importanza come al momento della Comunità Europea di Difesa), di non raccogliere una disperazione, per quanto rispettabile sul piano psicologico, travestita da politica miope, di astenrsi da un errore sulla posta in gioco e da una mancanza di audacia. La politica dei Verdi non puo' farsi in un simile spazio.

Yann Moulier Boutang

[1] Articolo I-44-1 e 2: "Le cooperazioni rinforzate mirano a favorire la
realizzazione degli obiettivi dell'Unione, a preservare i suoi interessi ed a rinforzare il suo processo di integrazione. Sono aperte in ogni momento a tutti gli Stati membri, conformemente all'articolo III-418.2. La decisione europea che autorizza una cooperazione rinforzata é adottata dal Consiglio in ultima istanza, quando stabilisce che gli obiettivi perseguiti da questa cooperazione possono essere raggiunti solo entro una scadenza ragionevole dall'Unione nel suo insieme e a condizione che almeno un terzo degli Stati membri vi partecipino. Il Consiglio delibera conformemente alla procedura prevista all'articolo III-419.3. Tutti i membri del Consiglio possono partecipare alle sue deliberazioni, ma solo quelli che rappresentano gli Stati membri che partecipano ad una cooperazione rinforzata prendono parte al voto.
L'unanimità é costituita dai voti dei soli rappresentanti degli Stati membri partecipanti.

[2] "L'Unione Europea attua una politica estera e di sicurezza comune fondata
sullo sviluppo della solidarità politica reciproca fra gli Stati membri,
sull'identificazione delle questioni che presentano un interesse generale e sulla realizzazione di un grado sempre crescente di convergenza delle azioni degli Stati membri.

Note: Tradotto dal francese da Karl & Rosa e pubblicato su
http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=6705

La versione originale si trova al seguente indirizzo:
http://multitudes.samizdat.net/article.php3?id_article=1742

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