FinestraSud

Affari privati, disgrazie pubbliche

"Oro blu"

11 settembre 2003
Padre Giorgio
l'oro blu Alcuni anni fa, tornato dall’Africa e in convalescenza per l’operazione ad un ginocchio, invitato da un mio amico ho partecipato ad un convegno internazionale sui problemi della morte. I partecipanti per la maggior parte erano impresari di pompe funebri e con mia sorpresa non erano lugubri e funerei come l’immaginazione popolare spesso dipinge gli impresari funebri, ma al contrario erano signori eleganti e giovanili accompagnati da belle segretarie. E’ stata per me, unico prete presente al convegno, un’esperienza interessante. Era il 1989 e ricordo che tra le tante cose sentite una mi colpì: dicevano che stava per iniziare il grande business dell’acqua minerale e delle case per anziani. Il tempo ha dimostrato che quell’affermazione era vera: gli anni ’90 sono stati gli anni che la gente non ha più bevuto acqua di rubinetto ma solo acqua minerale e gli ospizi per anziani si sono moltiplicati. Purtroppo il più delle volte gli ospizi per anziani sono diventati una maniera per sfruttare i vecchi offrendo loro il minimo di qualità dei servizi.

Acqua minerale e criminalità

acqua inquinata

Dietro all’affare delle acque minerali c’è la criminalità che nei primi anni ha inquinato gli acquedotti pubblici contaminando le acque e creando la mentalità che l’acqua del rubinetto non è buona. E’ stato questo un piano premeditato per fare guadagni con l’acqua minerale. E attualmente a livello internazione le acque minerali sono nelle mani di poche multinazionali che fra l’altro hanno creato il mito dell’acqua purissima… E poveri sono le prime vittime di queste manipolazioni mediatiche, perché non hanno la possibilità di difendersi dai condizionamenti mediatici. Le ragazze del nostro programma di riabilitazione, nigeriane che hanno lasciato la strada perché incinta o con neonato, sono vittime del consumismo e diventa estremamente difficile convincerle sull’allattamento e sulle acque da dare ai bambini. Le multinazionali hanno colpito ”duro” sugli immigrati che conosco.

Un futuro senz’acqua

L’affare del futuro, ascoltando le previsioni dei tecnici, sarà l’oro blu, l’acqua: falde acquifere, fiumi, sorgenti, laghi…ecc. Il potere economico cerca d’impossessarsi di queste risorse nazionali e influisce sugli stati che perdono sempre più potere contrattuale. Recentemente in alcuni convegni l’acqua è stata definita un “bene di consumo” e questo è estremamente significativo perché così anche l’acqua sarà sottoposta alla legge del mercato che ne farà un bene economico. Invece l’acqua è un diritto umano, non appartiene a nessuno, non è un bene privato di cui alcuni ne possono disporre a piacimento, ma il suo utilizzo deve essere regolato dal diritto di esistenza degli esseri umani. E’ un bene naturale, che lo stato deve salvaguardare.

Politica aziendale

Attualmente la politica portata avanti da questo governo “aziendale” è quella di favorire tutte le forme di privatizzazione: vedi la scuola, la medicina, l’informazione …ecc, cioè un mondo di pochi benestanti e di una massa di “utenti” che diventano sempre più oggetti del mercato da condizionare e sfruttare. Oggi non è la politica che comanda o dirige il paese, ma sono i poteri economici, e quello che avviene a livello nazionale è l’espressione locale di ciò che avviene a livello internazionale: un governo economico mondiale che determina la politica a tutti i livelli. Il potere economico è un intreccio di legalità e illegalità, di connessioni tra affari leciti e illeciti dove la malavita e criminalità organizzata intrecciano i loro programmi, entrando anche nella gestione degli stati.

Il controllo del territorio da parte della criminalità organizzata

Per la criminalità organizzata: camorra, mafie…ecc sono importanti alcune cose: il controllo del territorio che deve essere parcellizzato e controllato, il controllo delle forze presenti sul territorio per annullare tutte quelle forme di rottura del condizionamento camorrista, il controllo di tutte le forze economiche e di sviluppo. A Castel Volturno non si può fare un progetto senza la connivenza della criminalità. Non c’è sviluppo del territorio senza l’approvazione della criminalità. Non ci sono progetti politici senza l’approvazione della camorra, che crea anche un condizionamento psicologico e una cultura dell’illegalità. Rimane sempre il dubbio dove finisca la legalità e incominci l’illegalità. Tutto è intrecciato.

La Chiesa

Una forza che potrebbe concorrere al cambiamento è costituita dalla Chiesa, quando si impegna per la giustizia, per una religione fatta non solo di devozioni e di pellegrinaggi ma va alla radice dei problemi e affronta i problemi legati alla giustizia e ai diritti della persona. Una Chiesa che non ricerca interessi economici che portano al compromesso e mantiene la libertà di parola nei riguardi del potente di turno. Non ha paura del nuovo, del futuro che avanza con le sue contraddizioni e non ha simpatia per coloro che hanno il motto: pace, ordine e legalità: la loro pace, il loro ordine e la loro legalità. Io condanno ogni forma di violenza, da qualunque parte venga, ma mi colpisce e mi spaventa la violenza dello Stato o di coloro che dovrebbero garantire la pace. E oggi si prospetta una violenza del governo che fa pensare e che ”da l’ordine di sparare”, come è stato al G8. (C’ero e ho visto)

A livello locale: Castel Volturno

Quante volte ho detto e scritto che manca un progetto culturale che faccia di una massa di abitanti dei cittadini che amano il loro territorio. A Castel Volturno non è possibile un progetto che unifichi gli abitanti delle varie realtà frammentate e separate (Pineta Mare, i Seponi, Mazzafarro, Ischitella, Marina di Ischitella, Centro Storico). Dovrebbero trovare la forza dell’aggregazione, ma per far questo è necessario rompere l’asservimento e liberarsi dal voto camorrista che fa pensare che questi fruitori del territorio non vogliano la legalità. Esistono anche visioni diverse (è un diritto di ciascuno) ma è necessario ritrovarsi su valori comuni.

L’acqua oggi

Partiti dall’acqua, come futuro luogo privilegiato di sfruttamento da parte della camorra ci accorgiamo che ciò che avviene a livello locale avviene anche a livello internazionale: il processo di privatizzazione è il luogo privilegiato della criminalità, dove investe le sue energie e dove diventa sempre più difficile il controllo. Basta pensare al dramma dello smaltimento dei rifiuti… La crisi dell’acqua è già iniziata, è già iniziato il processo di privatizzazione, in tutti i posti dove sono stato in Campania durante quest’estate c’era un regime di crisi: acqua a ore o solo durante la notte. E’ in corso un capovolgimento di valori dove prevale l’interesse privato sul bene pubblico e vanno sempre più perdendosi le garanzie sociali.

Cancưn non può lasciarci indifferenti, non si può rimanere a parte davanti al prevalere della logica del potere e dell’interesse dei pochi a scapito dei molti.

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