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Facciamo Chiudere i CPT !

Manifestazione Nazionale Contro i CPT

Il 4 giugno molte associazioni organizzeranno una manifestazione nazionale contro i centri di permanenza temporanea in difesa dei diritti degli immigrati.
1 aprile 2004
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Fonte: Missionari Comboniani Castel Volturno

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
CONTRO I CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA (CPT)

Gruppi e Associazioni Laicali ed Ecclesiali, riuniti a Firenze il giorno 27 Marzo, dopo lunga riflessione hanno deciso di indire una Manifestazione Nazionale contro i Centri di Permanenza Temporanea (CPT) per il giorno 4 giugno. Attualmente sono una quindicina i CPT in funzione, ma il Ministero prevede l’apertura di questi centri in altre Province. Si tratta di un progetto del Ministero dell’Interno dove la Pubblica Sicurezza determina le modalità per la gestione e per la costruzione di autentiche carceri dove viene limitata la libertà non solo di immigrati considerati pericolosi, ma anche di ex- detenuti di cui non hanno determinato l’identità e la nazionalità d’appartenenza, malati mentali, oppure di persone che semplicemente non sono in possesso di Permesso di Soggiorno. Questi luoghi ledono i diritti umani delle persone diventando il più delle volte degli autentici “lager”.
Nel nostro tempo l’immigrazione è un autentico affare economico per molte associazioni e gruppi. Il Ministero affida la gestione interna dei CPT a Cooperative e Associazioni che diventano collaboratrici di questo programma e conniventi con questo metodo oppressivo.
L’opinione pubblica non può ignorare quello che succede spesso vicino a noi, come si ripetano meccanismi di discriminazione e di autentica oppressione dei più deboli e dei più emarginati all’interno della nostra società. Gli immigrati sono oggi i “nuovi schiavi” del nostro tempo, che la nostra società usa quando conviene e butta quando non servono più. Alla nostra società è conveniente un mondo di irregolari facilmente usabili sul mercato del lavoro sommerso e produttori di benessere economico per gli italiani.
La mancanza di autentici percorsi di inserimento culturale e sociale, la mancanza di progetti di qualifica professionale, rendono estremamente vulnerabili gli immigrati che malauguratamente possono cadere vittima della criminalità organizzata.
Ecco quindi, che con il pretesto di gestire il territorio, di dare sicurezza agli italiani, temi propagandati da questo governo, si costruiscono questi “nuovi lager” per rassicurare gli italiani e ottenere il loro voto politico, si ledono i diritti umani contravvenendo alle convenzioni della Carta Internazionale dei Diritti umani e altre convenzioni che sono il bagaglio storico e umano della nostra società.
I “Medici senza Frontiera”, dopo un’accurata indagine nei CPT, in un loro dossier hanno denunciato l’abuso e la situazione degradante in cui sono tenuti gli immigrati in questi CPT. Ciò ha provocato da parte del Ministero e degli uffici competenti la decisione di chiudere sempre più la possibilità di visite a questi luoghi. Invece di accogliere le giuste osservazioni gli uffici competenti del Ministero si sono chiusi in una rigidità che impedisce il trapelare di quello che succede all’interno di quei luoghi.
Per questo noi uomini e donne, firmatari di questo appello, non possiamo rimanere indifferenti alla sorte di quelle persone. Una comune umanità ci unisce e riteniamo che la lesione continua dei diritti degli immigrati sia una ferita inflitta a noi e alla società italiana nei valori di rispetto, dialogo, solidarietà che dovrebbero contraddistinguere la nostra società. Non possiamo rimanere indifferenti a quello che succede attorno a noi ed è per questo che indiciamo per il 4 Giugno una manifestazione nazionale contro i CPT, per la loro soppressione e invitiamo le province e le regioni dove i CPT non esistono a non accettare la costruzione di questi “lager”.
Il nostro appello è rivolto a tutte le associazioni, gruppi, comunità a partecipare a questa manifestazione che si terrà davanti alla Questura, Prefettura, CPT o altro luogo significativo di ogni città d’Italia con inizio alle ore 11.00 di venerdì 4 Giugno. Attraverso i tam-tam, gli incontri personali chiariremo come fare questa manifestazione, nel rispetto della fantasia e iniziativa dei singoli gruppi.
Vi invitiamo a partecipare, a dare la vostra solidarietà e a entrare nel gruppo dei firmatari comunicandolo al mittente di questo comunicato.
All’incontro a Firenze erano presenti i seguenti gruppi:

Comunità Le Piagge (Firenze)
Tam-Tam per Korogocho (Rovereto-Trento)
Comitato delle Associazioni Per la Pace
e i Diritti Umani (Rovereto-Trento)
Rete Antirazzista (Venezia)
Agorà ( Portici-Napoli)
Associazione La Pulce ( Venegono Superiore-Varese)
Missionari Comboniani
Dipartimento Immigrazione PRC (Roma)
Padri Sacramentini (Caserta)
Torino Social Forum (Torino)
Todo Cambia (Milano)
Medici del Mondo (Firenze)
Pax Christi (Roma)
Laici Comboniani (Palermo)

Questo testo è inviato da combonianicastelvolturno@hotmail.com

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