Castel Volturno: Furto aggravato ai danni dello Stato e della collettività
CASTEL VOLTURNO: Furto aggravato ai danni dello Stato e della collettività
Impressionante lo sconvolgimento ambientale della spiaggia del Demanio Marittimo in località Holiday Inn a Pineta Mare. Ieri, con Franco e un amico, abbiamo fatto il giro della spiaggia dietro l’Holiday Inn, abbiamo scattato alcune fotografie dello scempio che i Coppola stanno facendo delle dune, scavando con ruspe e scavatrici addirittura laghetti artificiali allo scopo di ampliare il campo di golf. Le autorità comunali stanno a guardare, senza intervenire e c’è chi dice che un funzionario del Comune ha autorizzato questo furto. Impossibile dico io: con quale autorità il Comune cede terra del Demanio Marittimo, un bene dello Stato e della collettività a privati. Chi dice che questo ampliamento fa parte dell’Accordo di Programma tra i Coppola e lo Stato. Ma l’accordo di programma non è ancora applicato.
Amici, dovete sapere che rubare terreno allo Stato e anche ai privati è lo sport di Castel Volturno. Sono i potenti di turno, coloro che si considerano intoccabili che lo praticano, anche perché a volte rivestono ruoli che invece di esercitare con dignità e onestà tradiscono con scorrettezze e intrallazzi.
La camorra è anche una mentalità, una maniera di pensare e di mettersi in relazione con gli altri e con l’ambiente sfruttando tutto, vivendo di privilegi e di scorciatoie e si insinua dappertutto.
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Non è ancora concluso il contenzioso che ha visto lo Stato perdente nei confronti dei Coppola, che hanno devastato il Litorale Domitio per decenni, costruendo e versando cemento abusivamente distruggendo così la zona che è attualmente un immondezzaio a cielo aperto. E ora partono subito con nuove illegalità sotto il naso di tutti.
A Castel Volturno, terra abbandonata dagli uomini che ne fanno zona di conquista sembra che tutto sia lecito. A Castel Volturno non si muove foglia che la camorra non voglia. La camorra entra dappertutto, negli appalti, nei progetti finalizzati a fare soldi e non per il bene collettivo, d’altronde questa mentalità tocca tutti gli ambienti, anche quelli ecclesiastici che non sono esenti dalla logica camorrista. C’è la camorra della droga e della prostituzione che riscuote sul Litorale le tangenti.
C’è la camorra del pizzo, gli stessi esercizi pubblici devono fornirsi da certi fornitori e non da altri…
Tutto lo sviluppo della zona è ipotecato dai vari gruppi di potere che non esitano a fare pressioni e ricatti arrivando anche a Roma, o a far intervenire Cardinali in odore di camorra.…a Roma.
Si sta progettando la futura distruzione del Litorale, ma a chi interessa questa zona, l’importante è far soldi, accumularli in banca. C’è una fame di denaro spaventosa.
In questa logica camorrista molti si vendono per un po’ di denaro diventando strumentali al sistema camorrista o politico. I confini sono confusi e indefiniti.
Spesso abbiamo detto che Castel Volturno non esiste, che è un ghetto-quartiere di Casal di Principe che mantiene qui i suoi loschi affari. Oggi camminavo sulla Domitiana e dicevo tra me e me:” Dio mio, Dio mio, quanta immondizia, sbandierano grandi progetti, grandi ricostruzioni e non sono minimamente capaci di mantenere l’esistente, di favorire un poco di cultura, di formazione, niente, tutto è rovina”.
Non ci sono autentici progetti per il bene della gente, solo favorire l’accumulo di denaro per i pochi privilegiati. Non esiste la mentalità dello Stato e del servizio della gente ma solo l’interesse particolare e familiare lasciando che tutto ciò che rappresenta il bene collettivo vada in rovina.
Ma il progetto è giocare a golf, quando i giovani di Castel Volturno hanno solo gli occhi per piangere. Tutto questo avviene nell’indifferenza. Tutto cade nel nulla…
Padre Giorgio 338-8562963
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