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    Investire nel riarmo contro la Russia da parte europea è un drammatico errore strategico che solo politici ignoranti, manipolati o corrotti possono intraprendere. Significa obbligare la Russia a fare altrettanto sfidandola sul terreno che le è più congeniale.
    6 marzo 2025 - Carlo Volpi
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    Nel 2024, la Russia ha stanziato 145,9 miliardi di dollari per la difesa, mentre i Paesi europei della NATO, Regno Unito incluso, hanno speso un totale di 457 miliardi.
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    Il Coordinamento no armi in Ucraina discuterà la formulazione di una petizione ai parlamentari italiani perché fermino ogni aumento delle spese militari. Qui riportiamo la bozza di petizione che verrà discussa.
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    “Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
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    Albert - bollettino pacifista dal 3 al 9 marzo 2025

    L'Europa del riarmo distrugge scuole, case e ospedali

    L’appello di Michele Serra su Repubblica invita a scendere in piazza per difendere l’Europa, ma quale Europa? Non quella che abbiamo sognato e per cui ci siamo battuti. Non l’Europa di Willy Brandt e Olof Palme, di Giorgio La Pira e don Tonino Bello, di Enrico Berlinguer e Sandro Pertini.
    4 marzo 2025 - Redazione PeaceLink

Forum: Libri

8 novembre 2006

“MANUALE PER ORIENTATORI - Metodi e scenari per l’empowerment personale e professionale”, Trento, Erickson, 2005.

Nella discussione degli addetti ai lavori, ma, da alcuni anni, anche al di fuori della stretta cerchia da questi rappresentata l’orientamento assume, sempre di più, una collocazione centrale in una società che ha perso le caratteristiche di stabilità e di prevedibilità che la governavano soltanto sino a pochi anni fa. Per questo si avverte, con sempre maggiore cogenza, la necessità di operatori preparati e che condividano metodologie, tecniche e strumenti, pratiche professionali e riferimenti teorici. Da qualche anno si postulava la necessità di un testo manualistico sull’orientamento che si proponesse al contempo come strumento utile per gli operatori (a qualsiasi titolo) e come punto fermo sul quale avviare discussioni e confronti per un work in progress.
Autore: federico batini

Edito nel maggio 2005 da Erickson nella collana “Guide per l’educazione”, il Manuale per orientatori curato da Federico Batini, noto agli addetti ai lavori come ideatore della metodologia dell’orientamento narrativo, esce allora come novità assoluta nel panorama editoriale italiano: un testo manualistico pensato sia per coloro che si avvicinano alla professione di orientatori, sia per coloro che hanno, all’interno della propria professione, esigenza di sviluppare competenze orientative (come gli insegnanti) sia per coloro, infine, che, già ricchi di esperienza professionale, nel settore specifico, avvertono il desiderio di sistematizzare tecniche e metodologie per aumentare la propria efficacia e la propria preparazione.
In questo volume vengono ospitati: un inquadramento teorico generale, una serie di capitoli che delineano accuratamente strumenti, metodologie ed esperienze indispensabili al bagaglio professionale di un orientatore ed, infine, alcune esperienze.
Il volume infatti dopo l’introduzione di Aureliana Alberici che situa l’orientamento in una dimensione longlife e lifewide si apre con un primo nucleo di interventi (Anna Grimaldi- Andrea Spini - Bruno Rossi e Loretta Fabbri – Simonetta Michelotti) è teso a delineare la collocazione storico-teorica del concetto di orientamento, evidenziandone le trasformazioni, le tensioni future e collocandolo appunto in una prospettiva longlife filiata dalle nuove esigenze e committenze sociali, dalle nuove dinamiche del mercato del lavoro, dall’emergenza di nuovi paradigmi: in questa parte si afferma anche con forza l’importanza del concetto di competenza nei sistemi di istruzione e formazione, oltre che porre in risalto l’attenzione che le scienze dell’educazione stanno rivolgendo all’orientamento medesimo, al fine di assegnargli una fondamentale funzione educativo-formativa, leggendo come superate le funzioni informativo prescrittive.
Il nucleo centrale del manuale (nei contributi di Batini - Giusti- Zaccaria – Falsini – Salis – Giaconi - Evangelista) introduce quindi ai metodi, agli strumenti e alle risorse che sono parte non trascurabile della professione, tra cui: l’ascolto, il colloquio, il bilancio delle competenze, il progetto professionale, l’orientamento narrativo, le tecniche attive di ricerca del lavoro, il rapporto tra nuove tecnologie ed orientamento, la dimensione gruppale in orientamento etc…Ogni capitolo è poi dotato di indicazioni bibliografiche utili all’approfondimento dei singoli temi e di una ricca appendice di schede che consentono l’immediata traduzione in pratica professionale di quanto appreso.
Questo nucleo centrale è il frutto di un “laboratorio” costituito dall’esperienza didattica di Pratika e di Thélème che ormai da alcuni anni rappresentano due delle realtà più significative nelle formazione degli orientatori.
Nella terza parte, conclusiva, è presentato il tema delle “esperienze” in una duplice accezione: quelle relative all’applicazione pratica delle metodologie in determinati contesti operativi, e quelle relative all’attività degli orientatori nel più ampio panorama europeo.
Il “Manuale per orientatori” viene quindi a definirsi come un ottimo testo, innovativo, dalla struttura logica efficace, chiara e comprensibile ed a buon livello di profondità (con un buon apparato biblio e sito-grafico per l’approfondimento) per quanto può consentirlo un testo manualistico.
Questo testo rappresenta senza dubbio un punto di snodo fondamentale per la letteratura italiana sull’orientamento del quale da tempo si avvertiva il bisogno.

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