Forum: Libri
HAITI L'ISOLA MALEDETTA
GALLERIA BOCCA DI DAMA -ROMA
“Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova
un suo passato che non sapeva più d’avere:
l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più
t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti”.
“Città invisibili” di Italo Calvino
Comunicato stampa
Haiti, l’isola maledetta
Mostra fotografica di
Barbara Millucci
INAUGURAZIONE
25 maggio 2007 ORE 19.00
La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 giugno
BOCCA DI DAMA
Roma, Via dei Marsi, 2-4-6 (San Lorenzo)
La galleria BOCCA DI DAMA ed il settimanale Left sono lieti di invitarla alla mostra Haiti, l’isola maledetta di Barbara Millucci.
Si racconta che ai tempi dell’occupazione francese di Haiti, attorno al 1803, Jean Jacquest Dessalines prese la bandiera tricolore francese e ne strappo’ la striscia bianca. “L’uomo bianco – disse – lo strapperemo via cosi’ dal nostro paese”. La striscia rossa e quella blu vennero unite, la scritta Rf (Rèpublique Francaise) venne sostituita dal motto ‘Liberte’ ou la Mort’ e nacque la bandiera haitiana.
La perla delle Antille è oggi uno dei più poveri paesi al mondo. Su 8 milioni di abitanti, due terzi vivono in zone rurali e il 75% al di sotto la soglia di povertà con meno di 2 dollari al giorno. L'indice di crescita demografica è di 2,5% l'anno, la mortalità infantile è di 80 su 1.000, mentre il tasso di disoccupazione è quasi il 50% della popolazione attiva.
La missione Minustah delle Nazioni Unite è presente nell’isola dal 2004, anche se il personale civile dell'Onu si era insediato già nel ‘94. L'attuale missione dei caschi blu, sotto il comando del Brasile è stata prorogata dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU fino al 15 di Ottobre 2007.
La forza di stabilizzazione conta 7.200 militari provenienti da 19 paesi (tra gli europei vi sono solo i francesi), 1.700 poliziotti, 169 volontari e 870 civili. Tra i vari compiti che svolge spiccano la riorganizzazione della polizia haitiana ed il disarmo delle bande locali. Il suo operato è però fortemente criticato dai sostenitori dell'ex presidente Aristide, attualmente esule in Sudafrica.
Da quando l’ex Presidente Aristide e’ stato cacciato via dal paese nel 2004, oltre 1.600 persone sono state violentate. Tra il giorno successivo al colpo di stato (29 febbraio 2004) ed il dicembre 2006, sono state sequestrate, nella sola capitale, tra le 28 mila e le 41 mila persone: il 37% sono ragazzine fra gli 11 ed i 17 anni e ben il 16% bambine di età inferiore agli 11 anni. Dati allarmanti se si pensa che le persone uccise, sempre nello stesso periodo, salgono a quota 8 mila, di cui 3.500 prigionieri politici o sostenitori del partito Lavalas (pro Aristide).
Nella giornata di commemorazione dell’assassinio di Dessalines, noto come il “père de la patrie”, Guy Numa, capo del Mouvement Démocratique Populaire (MODEP), ha esortato l’intero popolo haitiano ad impugnare le armi e cacciare via i militari e il personale ONU dal paese.
“La mostra fotografica di Barbara Millucci – secondo la critica d’arte Lorenza Pignatti - diventa una testimonianza di un’attitudine in cui la curiosità si confonde con il desiderio di conoscere l’altro da sé. I viaggi sono per Barbara Millucci indizi di conoscenza e possibilità di nuove narrazioni. Come scrive Bruce Chatwin, "…chi non viaggia non conosce il valore degli uomini".
Il 20% del ricavato della vendita delle stampe fotografiche sarà devoluto a Medici Senza Frontiere (MSF) che lavora ad Haiti dal 1991. Nella capitale Port au Prince MSF gestisce centri di salute e tre ospedali per assistere la popolazione civile vittima delle violenze ed esclusa dall’assistenza sanitaria.
In collaborazione con:
.
Commenti
Inserisci il tuo commento