Forum: Poesie
epifania
Mille e mille persone in ogni dove e in ogni quando, in solitudine o in compagnia,
seguono un cammino tracciato da una Luce, predisposto dalla Vita.
Portano doni da restituire:
gioie e dolori, ingiustizie e povertà. Ricchezza e potere. Salute e malattia.
Carichi del loro fardello che alcuni vorrebbero condividere perchè pesante,
altri no perchè prezioso, vanno verso la fine della vita,
l’unico punto in cui per un istante e poi per l’eternità,
ci sarà uguaglianza per tutti.
Hanno vestiti di stracci o manti di ermellino.
Hanno in pugno il destino di un uomo o di una nazione.
Molte volte hanno solo la propria vita, da difendere da se stessi.
È in quel momento che ci sarà l’epifania.
È in quel momento che ognuno, per un istante, riconoscerà se stesso nella divinità del suo fratello.
È in quel momento che cadranno le bandiere e gli inni. I simboli e gli slogan.
Quando tutti, come Re Magi, riconosceremo un Padre e una Madre comuni.
Quando nudi senza sapere di esserlo e con il nostro invisibile Sapere in mano,
Muti sapremo parlare di Nulla;
Sordi sapremo ascoltare il Silenzio;
Sapremo percepire l’odore dell’altro non come puzza;
La nostra mano riconoscerà come propria pelle un’altra;
E i nostri occhi non avranno bisogno di vedere per distinguere i colori.
Forse allora saremo in pace.
Fino a quel momento, la lunga processione di questo grande presepe che è la Vita
continua il suo cammino.
Intralcia il nostro, riempiendo di dolore e di vergogna i nostri sensi, quando qualcuno ci passa vicino sofferente.
Intralcia il nostro, riempiendo d’invidia e di voglia d’apparire il nostro cuore, quando qualcuno ci passa vicino con il suo tesoro.
Un sorriso. E ciò che possiamo faredare, al primo.
Un sorriso. E ciò che possiamo faredare, anche al secondo.
Senza ascoltare l’amarezza. Senza giudicare.
E insieme continuare a camminare... verso quella Luce.
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