Forum: Poesie
Homeless
Dal cumulo di macerie
Che si trascina fra le ombre aride
Esala un filo di fumo spesso
Catrame gassoso
Asma fonetica
Occhi polverosi
Assorti al di dentro
Voragini bianche
Screziate di pioggia
Su cui la femminina
Presenza
Si affaccia ondeggiando
La incrocio
Nel luglio romano
Da chiedersi
Perché non stiamo all’ombra
Di palme addomesticate
o cespugli d’ibisco
morbidi d’afa ?
Ecco qua una donna residuale
Con qualche vita di certo
Dietro i gomiti
Impensabile la semplicità
Della miseria trascendente
Lei col suo passo di cammello
Sbilanciata da borse gravide
Curva schiena d’assicelle
Bruciate dal ricordo
Di un nido, ora tana
La guardo
Non voglio scorgere
Nel nero degli occhi uno sguardo
Simile al mio
Richiedo esser diversa
Totalmente
Non in me le radici amare
Di tale fiume
Eppure non posso
Disincrociare i sentieri
Che oggi e qui
Ci hanno condotto
A quest’istante di smeraldo
Sopracciglia di neve bruciata
E infine non voglio
Lasciarla
Che duri ancora
Che non si esca
Neppure io-me
Dai confini tracciati
Nel fotogramma di adesso
Allora? Decidersi, forza
Fai il passo più lungo
Spezza gli sguardi-catena
Supera quell’unico
Infinito metro che ti porterà
Lontana
Il tremore mi allenta le dita
Leggero e incombente
Un altro passo
E il passato mi proteggerà
Scorderò facilmente
Bevendo acqua ghiacciata
Con ricca fettina di limone annessa
una sigaretta
Mi fermo la sfilo la porgo
L’accendo
In qualche modo adorandola
Nicchio sapendo
Che se ne andrà
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