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AD UN CARRO DI MONDEZZA
A UN CARRO D' IMMONDEZZA
di Laetitia BOSCHI HÜBER (1906-1972)
O gioia insuperata,
rapidissimamente camminare,
fissare il sole, e il vento, respirare
in una bella e azzurra mattinata !
Un effluvio di glicini e di rose
s'effonde intorno a me, nell' aria pura
dell' apriIe felice.
Salve, Natura,
di soavissime cose
eterna genitrice !
Ma ecco un carro d' immondezza, lento,
che mi passa vicino,
e l' orribile lezzo
che d' intorno si espande, in un momento
a turbare l' aroma mattutino,
mi fà provare un senso di ribrezzo.
Perché, Natura, accanto
al più soave incanto
dell' albero e del fiore
affiancar tale orrore ?
Decadenza e morte, unite ai fulgori supremi?
Rispondi: a qual scopo avvicinar quest’ estremi ?
Eppur .... m' accorgo adesso con stupore
- ignoro molte cose, io, nata ieri ! –
come vi si’anche chi apprezza quest’ orrore,
e che ci viva dentro volentieri.
Eccoli qui snodarsi, grassi e molli,
i vermi dei cimiteri e delle fogne,
che avidamente brucano, e satolli
diventan coi rifiuti e le carogne.
Eccole qui le cieche creature
che la bellezza ignorano del sole,
ma sottoterra vivono oscure,
dei rifiuti smaltendo la mole.
Intanto il carro m' ha sopravanzato
- e pur lo seguo ancor con il mio
curioso sguardo –ed ecco ha svoltato
per una strada fuori porta, mentr’ io
penso con turbamento sconosciuto
che nulla al mondo si distrugge o perde :
della citta l' ignobile rifiuto
feconderà la campagna verde,
e quella massa di materia vile
che già alla vista m' appariva morta,
col cielo puro deI prossimo aprile
a vita nuova sarà bella e risorta.
E mentre ora, disgustosa e brutta,
inonda l' aria di cattivi odori,
doman si schiuderà in foglie e fiori,
maturerà succosamente in frutta !
Ma, se gli atomi più contaminati
da un sorriso del sol possono tuttora
a nuova vita esser richiamati,
morta non é quella materia ancora.
Nè certo sporchi e ciechi siete, o vermi
che vi nutrite di future rose ;
i ciechi siamo noi, poveri infermi,
ignari del mistero delle cose !
I ciechi siamo noi, che la grandezza
non vediarno cosparsa nel creato,
e nell' allito vil dell' immondezza
non presentiamo il fiore profumato !
Ora sento una voce indefinita
dirmi : "Tutte le cose sono belle,
e la mondezza si alterna con la vita
come il sole si alterna con le stelle.”
E, ancora inebriata dall' ebrezza
della mirabile rivelazione........
ti canterò, o carro d' immondezza,
mentre t' avvii a la risurrezione !
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