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LA REFURTIVA
LA REFURTIVA
di Laetitia BOSCHI HÜBER (1906-1972)
Miei cari, dolci amici, che sempre m' accogliete
con affettuosi abbracci e con parole liete,
e che, con quella fede che la bontà dimostra,
mi aprite il vostro cuore come la casa vostra,
or ascoltar dovrete da me parole amare:
io sono una cleptomane, e vengo per rubare !
Non altro a voi mi spinge, amici, lo confesso,
che il vile desiderio del furto e del possesso :
I vostri cuori e l' anime freddamente seziono,
e via v’ asporto quanto posso trovar di buono,
impeti ed abbandoni, gioia e melanconia,
io tutto a voi sottraggo, e prendo, e porto via...
A te, che confidente mi ritenevi e amica,
la mia rapina orribile bisognerà che dica:
mentre mi aprivi trepida l'intimo del tuo cuore,
ti sottraevo i sogni, e i palpiti d' amore.
Il giorno che moriva il tuo figliuolo, o madre,
per prelevar dolore venni con mani ladre;
nelle mie braccia affranta tu singhiozzasti, e intanto
io ti rubavo i gemiti, io ti rubavo il pianto.
Bimbi, che a me venite sempre con grida amiche,
fuggitemi, fuggitemi come le streghe antiche,
dai vostri labbri rosei, dai vostri dolci, visi
colgo con man sacrilega il fiore dei sorrisi.
Io tutto rubo e a tutti ; afferro il bene e il male,
e scappo via in silenzio qual deità infernale,
e dei miei furti abili compiuti in ogni parte
é vittima la Vita a profitto dell' Arte !
Questo mio materiale d' umanità vivente
tenuto l' ho finora nascosto avaramente,
ma intanto lo riordino, intanto lo lavoro,
nel mentre accresco tale mirabile tesoro.
Le anime, che nude ora al mio sguardo offrite,
io dalle mie parole vi renderò vestite,
e un giorno... un giorno voi, leggendo un libro mio,
direte trasalendo - ma qui ci sono io !
Sì ci sarete voi : qual, per virtù d'incanto,
la vostra antica gioia, il vostro antico pianto,
i moti, che perfino il vostro cuore ignora,
tutto quel che vi presi ritroverete allora :
il giorno non lontano nel quale, intatta e viva,
rimanderò nel mondo l' immensa refurtiva.
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