Forum: Poesie
TIEN (schegge da una piazza)
Il vento
su quel calice rovesciato
seminò
polveri di castelli
cullati dal respiro sommesso
di ulivi sperduti
Lassù
fra ciottoli impregnati
da sudore e ricordi
di profumi di glicini antenati
all'ombra
dei santi e del tempo
la luna è più luna
Eppure
dalle mani
ossute e protese della piazza
scivolano indifferenti
granelli di vita
E
si fanno rotolare
giù sino al formicaio
che ormai ha zittito
stalle e granoturchi
e viti imbevute d'aceto
Dove braccia guidano auto
fino ai cancelli di fabbriche
dove auto guidano braccia
E sperduto
il mito s'accende
solamente negli occhi
di chi del borgo
ha le ossa tarlate
Dal silenzio
che ora odo pulsare
fra rintocchi
stanchi di campanile
E che non è
pace
ma rispetto ossequioso
d'agonie
di morte
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