Forum: Poesie
Nel quartiere musulmano
Sono stato tre volte a Sarajevo, sempre con Sergio, che è più di un amico, quasi un fratello. Lui ha un percorso di vita incredibile che lo riporta in Bosnia da 10 anni ormai, con vesti sempre differenti: volontario, giornalista, studente, turista. Mi convinse a visitare questa strana città piegata ma non vinta dalla guerra e dal rancore. Visitai le sue chiese, le sue moschee, i suoi bar e le trattorie col profumo dei "cevapi" Più di tutto mi colpì la fierezza della gente: e una bellissima barbiera, nella piazza centrale della Bascarsija, che è la musa della mia poesia.
Fu una barbiera d’eccezione
a rasarmi nella piazza dei mercanti,
a Sarajevo.
Non temevo la sua lama
ma i suoi occhi
più taglienti dell’amore e del dolore.
Non temevo le granate
ma il rancore e il suo colore
così prossimo al rosso del sangue.
E mi perdetti nel tocco soave
delle sue dita, e nelle sue labbra
fresche, come una rosa.
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