Forum: Tarantosociale: le tue news
commercializzazione della cultura
Carissimi, Vi scrivo dall'Abruzzo, e voglio rendervi partecipi dell'esperienza visiva, olfattiva e decisamente sensoriale che sono costretto a subire in questi giorni di caldo estivo. Ogni qualvolta io mi giri osservo politici e ed esperti di organizzazioni virtuali darsi alla rincorsa competitiva di sagre porchettate e raschiatura dei fondi monetari dei poveri cittadini inermi ed ignoranti. Tutto questo potrebbe andarmi giù anche se sarei vittima di una deglutizione difficile ed una digestione lenta e pesante, ma....non toccatemi la cultura, no questo non è possibile. Non potevo immaginare che questi venditori di benessere e festaioli di quart'ordine sarebbero stati capaci di pretesti culturali per poter organizzare prese di potere e soldi in comunità come la mia dove l'aria e semplice ma il fetore inizia ad essere già insopportabile. Non lasciamoci coccolare dalle infinite pubblicità che ci attirano nelle spire di un serpente a sonagli. E da ciò che ci accorgiamo della tentazione moderna di incastonare i nostri pensieri in mille inquietudini e desideri di materialismo e potere. Cinema, musica, tutto può servire per inttrippare le fievoli pancie di vanitosi e famelici tagliatori di teste non quelle del terrorismo ma quelle dell'imbecillismo. La cultura non si grida dai tetti, ma si sussurra nelle cantine dove la luce e lieve e la mente è viva. Per questo defendemos la sensibilizzazione, e combattiamo la commercializzazione della cultura!
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