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I FUOCHI DI PUGLIA
Oggi è diventato tra l’altro un elemento di purificazione economica. Non si scherza mica col fuoco, lo diceva sempre la mia cara nonna. Qualcuno nel centro-sud di questo Bel Paese è restato carbonizzato nel tentativo di spegnerlo mentre bruciava ettari su ettari di vegetazione.Effetti collaterali, se si pensa alla rigenerazione delle casse pubbliche: nuove opportunità di investimenti, speculazioni, colate di cemento e nuovi posti di lavoro.Chi è stato ad appiccarlo? Ignoti benefattori che meriterebbero come minimo una laurea honoris causa in economia aziendale, una sedia in un cda di società quotate in borsa, un assessorato al bilancio di un importante comune... Un posto di prestigio insomma, che in Italia non si nega a nessuno che delinque, e che cavolo.Pensare che molti hanno scritto di mafia e sudditi di vario rango, qualcuno arrivando pure a ricostruire la genealogia della malattia mentale e perversa che spinge un piromane ad incendiare aree verdi.Succede nel paradiso U.S.A. (e getta), perchè non qui? Ma.. basta distrarsi un attimo.Ecco che finalmente si torna alla normalità del nostro quotidiano. Alle noiose riflessioni fatue sulle devastazioni ambientali, con tanto di morti, si sostituiscono notizie veramente importanti, quelle che incollano allo schermo tanto sono attraenti, si parla del solleone Vip, dell’ultima moda estiva, del Calcio che inizia ad agosto....Bando agli alberi, vero è che forniscono carta per le schede elettorali, oltre che igienica, ma mica possono pretendere di votare. Nel 1852, in un famoso discorso fatto all’allora Presidente degli Stati Uniti, dal capo tribù pellerossa Seattle, si diceva tra l’altro che “Tutte le cose sono collegate. Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo. Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso".Che fina hanno fatto gli indigeni delle americhe? Sterminati...In fondo non molto è cambiato.
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