Forum: Tarantosociale: le tue news
la verità nelle notizie
Premesso che non faccio l'avvocato difensore di nessuno, ma avendo seguito la vicenda Vaccaro - Pellinini da attento spettatore, mi permetto di far notare alcune cose riportate nell'articolo e riferite a questa vicenda, che lasciano trapelare conclusioni che non hanno nulla a che vedere con la verità giudiziaria. Credo sia giusto allorquando si apre un processo su delle accuse che alla fine ci si attenga a ciò che il processo stesso ha maturato in termini di sentenza. Mi chiedo allora perchè continuare a raccontare della dipendente oggetto di attenzioni del capo che si rifiuta di andare a letto ecc ecc ecc, quasi come fosse una storiella quando invece il processo in ordine a queste accuse si è chiuso con una assoluzione piena del capo Vaccaro semplicemete perchè il fatto non sussiste.
Diciamo la verità, almeno quella giudiziaria.La sentenza del 2005 relativamente a quelle accuse,ha assolto Il capo con formula piena (sentenza poi divenuta definitiva) e lo ha condannato invece per mobbing (maltrattamenti sul lavoro). La signora quindi al massimo sarebbe stata (uso il condizionale perchè su questo punto il processo è ancora in corso) oggetto di mobbing e non di altro. Quindi non ritengo giusto e onesto che si parli ancora di questo signore facendo riferimento sempre alle solite accuse sulle quali è stato intentato un processo che si è chiuso con una assoluzione piena. Avrebbe fatto mobbing? se sarà condannato definitivamente vorrà dire cha ha sbagliato e si assumerà le sue responsabilità.
Di certo però è stato assolto definitivamente da accuse ben più gravi ed infamanti. Concludo dicendo che spesso la voglia giustizialista che ci pervade ci fà perdere di vista un fondamento importante della convivenza civile: il rispetto di chi esce pulito da un processo. In Italia sembra quasi che sia una colpa essere assolto.
Sociale.network