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Smantellamento ILVA referendum
Vorrei sapere nel caso di chiusura dell'ilva lo smontaggio degli impianti e la relativa bonifica delle aree a carico di chi devono essere, dello Stato o del Sig. Riva? Nel caso che questi oneri fossero a carico del Sig. Riva potrà essere auspicabile che lo stesso appalti questi lavori ad aziende locali(indotto di 6000 lavoratori) o lo faccia fare ai propri dipendenti? Se fossi io il Sig. Riva farei venire 6000 unità dal Nord per 5 anni ( presumo che sono anche troppi) e mi porterei tutto via e rimonterei altrove bonificando le aree da lui inquinate. Nel caso invece fosse lo stato ad intervenire, e credo che sia molto utopico, vorrei sapere da dove deve fare uscire i soldi per fare queste opere. Credo anche che essendosi avvicendate due proprietà pubblica e privata si andrà ad innescare un contenzioso immane relativo a quanto ha inquinato il pubblico e quanto il privato, e quindi a chi toccheranno le relative operazioni di bonifica. Spero che qualcuno coinvolto nell'organizzazione del referendum mi possa rispondere per poter prendere una decisione personale. Teniamo presente che i diretti ILVA sono 13000 lavoratori e l'indotto che prima della crisi entrava a lavorere nello stabilimento erano 6000 lavoratori altre a tutte le officine esterne che lavorano per l'ILVA e secondo il mio modesto parere anche il mio salumiere è indotto ILVA. Sicuramente si è capito che faccio parte di questo indotto Saluto e ringrazio anticipatamente a chi vorrà chiarirmi le idee Roberto Lodevole
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