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7 novembre 2006

Dalla morte alla vita

Basterebbe l'1% per finanziarie opere per "ridare" la vita a chi rischia di perderla giorno per giorno.
Autore: Francesco

La solidarietà si concretizza anche attraverso il denaro e purtroppo questo non è un concetto su cui stare a discutere. Che piaccia o no servono i soldi per realizzare pozzi, strade, fogne fino ad arrivare a scuole, ospedali alle cure mediche ai farmaci. Che piaccia o no solo attraverso una sinnergia tra il mondo del volontariato , dell'associazionismo cattolico e la Chiesa si riesce a concretizzare le nostre idee di aiuto e solidarietà, ma questo non basta. Ed invece assistiamo talvolta, anzi molto spesso, impotenti di fronte ad una realtà tremendamente triste ed offensiva della dignità umana: la povertà e la conseguente morte !!
Già: la morte !! Tutti purtroppo abbiamo perso cari o amici e molti rivivono quel triste ricordo magari solo una volta l'anno o ogni 25 anni. Già: ogni 25anni quando arriva il momento di farsi carico emotivamente ed economicamente della riesumazione e definitiva sepolture dei resti dei nostri cari.
Comincia cosi il triste balletto delle cifre.......1300.....1500.....2000 €......... ecc....ecc..
da pagare ad associazioni o come si fanno chiamare (confraternite) che incassano migliaia di €uro che servono (boh??!!) a chissà cosa. E le opere di bene??? Ed il mutuo soccorso???? E l'aiuto ai poveri???? Nulla!!!
Va bene destinare parte dei soldi dei fuochi d'artificio ai poveri........va bene ridiscutere le tradizioni locali........ va bene tutto ok !! Ma perchè non finanziare piccoli progetti per ridare la vita a molti destinando l'1% di un guadagno che viene dalla morte????

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