Ciao a tutti,
sono rimasto molto turbato da come sono stati trattati Rossi e Turigliatto, i due dissidenti pacifisti che si sono discostati dalla disciplina di partito.

Sono stati oggetto di insulti e pressioni che mi hanno fatto stare. Persino un pugno (più o meno forte, poco importa).

Sono annichilito.

Si parla di mobbing sul lavoro ma si dovrebbe parlare anche di mobbing nei partiti.

Ho inviato un'email di solidarietà a Rossi e Turigliatto perché è indecente come sono stati trattati.

*Voltaire*, disse “Non condivido quello che dici, ma difendero’ fino alla morte il tuo *diritto* a dirlo”.

Si può non essere d'accordo con queste persone.

Ma non bisogna fare violenza psicologica.

Non si può dare dello stronzo, del pezzo di merda -al Senato ! - dell'infame, del traditore, non si può coprire di ingiurie chi vota contro la guerra e contro una base Usa.

Si potrà essere contrari all'opportunità, al momento, ecc. ecc.

Ma la coscienza delle persone va rispettata. Va rispettata.

Non hanno intascato soldi. Non sono dei venduti. Non hanno ucciso nessuno.

Sono solo degli eretici che intralciano chi la pensa differentemente da loro. E basta.

Ognuno può rispolverare la massima di Machiavelli secondo cui vi possono essere scelte morali che in politica possono danneggiare l'interesse generale e ledere l'interesse dello Stato. Per Machiavelli in politica occorre agire secondo criteri politici e non secondo criteri morali o di coscienza personale. Bene, detto questo, Machiavelli non aggiungeva che bisogna riempire di insulti chi sovrappone morale e politica.

Ciao
Alessandro