Forum: Segnalazioni
Le basi Usa in Italia
Gli accordi bilaterali Usa-Italia che regolano le basi militari americane nel nostro paese sono un segreto di Stato. Vorrebbero saperne di più i pacifisti e anche politici di diversi schieramenti. Pare infatti che solo il capo del governo e il ministro della Difesa conoscano le carte.
Un anno dopo l’incidente della funivia del Cermis avvenuto il 3 febbraio ’98 quando un caccia americano uccise 20 persone, Massimo D’Alema, allora presidente del Consiglio, dichiarò alla Camera che il governo avrebbe messo a disposizione della Procura militare di Padova e della Procura della Repubblica di Trento il testo dell'Accordo quadro bilaterale Italia-Usa del 20 ottobre. “Si tratta dell'Accordo, finora secretato – spiegava D’Alema - che ha disciplinato, anche in virtù di successive integrazioni, l'uso da parte delle forze armate statunitensi delle infrastrutture concesse loro in uso nel nostro territorio". Ma era chiaro che il documento sarebbe stato reso pubblico solo dopo il beneplacito americano. Che non è mai arrivato.
L’accordo quadro del ’54 è figlio del trattato Nord Atlantico di Washington del 4 aprile del ’49 e della Convenzione fra gli stati Nato firmata a Londra il 19 giugno del ’51, e stabilisce le “regole”. Fu invece consegnato alla Commissione difesa della Camera il documento successivo, il cosiddetto "Shell Agreement", o accordo quadro, datato 2 febbraio 1995, siglato per l'Italia dall'allora sottocapo di stato maggiore della Difesa generale Francesco Cervoni e dal vicecomandante delle forze armate statunitensi in Europa, generale Charles Boyd.
Commenti
Inserisci il tuo commento - 1 commenti