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    L'Europa esce a pezzi dalla guerra in Ucraina

    ReArm Europe

    Investire nel riarmo contro la Russia da parte europea è un drammatico errore strategico che solo politici ignoranti, manipolati o corrotti possono intraprendere. Significa obbligare la Russia a fare altrettanto sfidandola sul terreno che le è più congeniale.
    6 marzo 2025 - Carlo Volpi
  • Disarmo
    Scheda tecnica

    Comparazione delle spese militari russe con quelle di UE più Regno Unito

    Nel 2024, la Russia ha stanziato 145,9 miliardi di dollari per la difesa, mentre i Paesi europei della NATO, Regno Unito incluso, hanno speso un totale di 457 miliardi.
    6 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
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    Assemblea online mercoledì 5 marzo 2025 ore 20.30

    Petizione al Parlamento italiano contro l'aumento delle spese militari

    Il Coordinamento no armi in Ucraina discuterà la formulazione di una petizione ai parlamentari italiani perché fermino ogni aumento delle spese militari. Qui riportiamo la bozza di petizione che verrà discussa.
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    In risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica

    Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo

    “Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
    Lettera collettiva
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    Albert - bollettino pacifista dal 3 al 9 marzo 2025

    L'Europa del riarmo distrugge scuole, case e ospedali

    L’appello di Michele Serra su Repubblica invita a scendere in piazza per difendere l’Europa, ma quale Europa? Non quella che abbiamo sognato e per cui ci siamo battuti. Non l’Europa di Willy Brandt e Olof Palme, di Giorgio La Pira e don Tonino Bello, di Enrico Berlinguer e Sandro Pertini.
    4 marzo 2025 - Redazione PeaceLink

Forum: Segnalazioni

5 aprile 2003

guerra di informazione

piu' passano le ore meno risulta chiaro quello che sta sucedendo a Bagdad; le notizie date sembrano fatte piu' per impressionare che per informare: due esempi riportati da testate nostrane
Autore: Aniello Margiotta
Fonte: 05.04.2003 - rainews24 - repubblica.ir

Rainews24
Iraq. Baghdad: centinaia di soldati Usa uccisi all'aeroporto
Baghdad, 5 aprile 2003
Centinaia di soldati americani sono stati uccisi nei combattimenti per il controllo dell'aeroporto di Baghdad, ha detto oggi un portavoce militare iracheno.
Secondo il portavoce militare iracheno, le truppe americane sono state costrette a ritirarsi subendo "centinaia" di perdite. Lo stesso portavoce ha aggiunto che l' aeroporto intitolato a Saddam Hussein è diventato un "cimitero per gli invasori".
Sarebbe stata "una marcia di massa di civili", avanzati al fianco dei militari iracheni, lo strumento di battaglia "non tradizionale" usato nelle scorse ore dalle forze di Baghdad nei combattimenti svoltisi con gli anglo-americani per il controllo dell'aeroporto della capitale. Lo ha affermato oggi l'ambasciatore iracheno a Mosca, Abbas Khalaf, citato dall'agenzia Interfax.

Repubblica

In mattinata il primo ingresso di uomini e mezzi blindati Violenti combattimenti a dieci chilometri dal centro Truppe americane a Bagdad
"Abbiamo ucciso mille soldati" Un kamikaze si fa esplodere in aeroporto, nessuna vittima Usa
Allarme della Croce Rossa: centinaia di ricoveri negli ospedali
BAGDAD - E' cominciata la battaglia all'interno della capitale, l'attacco al cuore del regime di Saddam. La diciassettesima giornata di guerra è iniziata infatti con il primo ingresso di uomini e tank americani nella città: in mattinata ci sono stati violenti combattimenti, in una zona distante una decina di chilometri dal centro, e con circa mille militari iracheni morti (secondo le stime dell'avversario). Nel pomeriggio le truppe, per ammissione del Comando in Qatar, sarebbero attestate a oltre 11 chilometri dal cuore della metropoli. E sempre oggi, un kamikaze ha compiuto un attentato contro soldati statunitensi all'aeroporto di Bagdad, senza però provocare vittime.

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