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TOMBE KIRKUK: CIMITERO USATO FIN DAL 1981, TESTIMONE
Baghad- manifestanti hanno percorso le strade di un quartiere sunnita e pronunciato slogan contro George W. Bush e Saddam Hussein, invocando l'unita' dell'islam contro l'invasore. ''Il petrolio e' nostro'', ''americani tornate a casa''
Ecco la solita bufala di guerra che annebbia la vista e ruba la prima pagina: tutti i media parlano di una presunta "fossa comune con centinaia , forse migliaia, di corpi di curdi uccisi da Saddam".
Oggi arriva la smentita, era un cimitero dove giacciono corpi di Irakeni, iraniani e curdi, in uso da 10 anni...
Ma, come al solito, la nebbia di guerra ha fatto il suo bel risultato.
- Le tombe ritrovate ieri all'interno della base militare irachena ormai abbandonata alle porte di Kirkuk e indicate in un primo momento come fosse comuni, sono in realta' un cimitero di guerra nel quale sono stati sepolti per oltre 10 anni a partire dal 1981 soldati iracheni e guerriglieri civili curdi: lo ha raccontato all'Ansa un pastore arabo che vive in questa zona e che e' stato negli anni testimone delle varie sepolture. ''Nella primavera del 1988 - dice l'uomo - sono stati sepolti in questa zona almeno 200 curdi vittime dell'operazione militare Anfal'' lanciata dal regime di Saddam Hussein contro la popolazione curda del nord Iraq. Il testimone ha riferito che nella zona venivano trasportati curdi gia' morti, ''oppure prigionieri che sono stati uccisi sul posto''. Nel 1991, all'indomani della rivolta curda a Kirkuk sedata nel sangue da Saddam Hussein, il testimone ha riferito di aver visto seppellire i corpi di almeno 19 guerrieri peshmerga. Uno dei quali era suo amico. Il pastore, che si chiama Ahmud e ha 25 anni, ha aggiunto di aver saputo dai suoi familiari che in questo stesso cimitero venivano sepolti i soldati iracheni, ma anche alcuni iraniani caduti in battaglia durante la guerra tra Iran e Iraq.
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BAGHDAD; 10 MILA IN CORTEO,SLOGAN CONTRO SADDAM E BUSH - Una folla di 10 mila persone ha manifestato oggi a Baghdad prendendo avvio dalla moschea Abu Hanifa, in cui l'imam Al-Khatib ha tenuto un sermone. Si tratta della prima grande manifestazione avvenuta nella capitale irachena dopo l'inizio della guerra. I manifestanti hanno percorso le strade di un quartiere sunnita e pronunciato slogan contro George W. Bush e Saddam Hussein, invocando l'unita' dell'islam contro l'invasore. ''Il petrolio e' nostro'', ''americani tornate a casa'' si e' sentito gridare dal corteo, dove c'erano sunniti in stragrande maggioranza ma anche sciiti del quartiere confinante.
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