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    Un fine settimana arcobaleno contro il riarmo, la guerra, la NATO

    La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
    1 aprile 2025 - Patrick Boylan
  • Storia della Pace
    Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale

    Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista

    Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • PeaceLink
    Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink

    Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace

    Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo
    Un'inchiesta del Coordinamento No NATO

    Il complesso industriale-militare in Emilia-Romagna

    Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
    31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • Ecologia
    L'evento coincide con la Conferenza Omc Med Energy

    Non c'è più tempo: la mobilitazione nazionale contro le fonti fossili

    L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
    31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink

Forum: Forum contro la guerra

25 febbraio 2014

Primi elementi d’azione concreta del Forum contro la guerra

Alcuni tra i primi elementi d’azione concreta, posti nel Forum contro la guerra nel dibattito sin’ora sviluppato fino al giugno del 2013
Autore: Elio Pagani
Fonte: Promotori del Forum contro la guerra

Tra i primi elementi d’azione concreta, posti nel Forum contro la guerra nel dibattito sin’ora sviluppato, vi sono:

- Ottenere la trasparenza sui finanziamenti ai partiti provenienti da intermediazioni relative all’export bellico;

- Lotta alla espansione delle basi militari a partire dalla richiesta di desecretazione completa degli accordi sui territori per le basi USA e NATO;

- Intensificazione dell’iniziativa contro gli F35, per la loro totale cancellazione;

- Agire per smilitarizzare la scuola a partire dall’iniziativa “La scuola ripudia la guerra”;

- Azione per la difesa e l’implementazione dell’art 11 della nostra Costituzione e richiesta di cessazione della partecipazione italiana alle “missioni militari” a partire da quella in Afghanistan;

- Richiedere la riduzione della spesa militare (anche attraverso il rilancio della obiezione alle spese militari? o della opzione fiscale a favore della DPN Difesa popolare non armata e nonviolenta?) e la sua riallocazione nei settori della ricerca civile, della istruzione, della sanità ecc., e la riconversione della industria bellica;

- Lotta per l’abolizione delle armi nucleari a partire dalla loro rimozione dal territorio italiano (basi di Ghedi ed Aviano);

- Agire sulla questione dell'informazione (e disinformazione), il ruolo dei media e dei giornalisti;

- Agire per smascherare il ruolo della ricerca e dell’università nel coinvolgimento intellettuale alla progettazione e realizzazione di strumenti di guerra (Vedi l’iniziativa del 19.06 presso La Sapienza);

- Agire per una soluzione positiva del conflitto siriano, a partire dal blocco di ogni esportazione bellica e dalla fine di ogni ingerenza militare diretta o indiretta;

Secondo la “Rete No War”: il lavoro futuro si dovrebbe articolare intorno a 5 temi/situazioni, al tempo stesso locali e globali:
a)intorno alle basi,
b) intorno alle fabbriche d’armi,
c) sulla partecipazione italiana alle guerre e dunque ruolo dell’Italia nella Nato: rapporti con il governo centrale e in generale i politici,
d) sul ruolo italiano rispetto a all’export di armi,
e) rapporti con Coordinamenti in altri paesi, soprattutto Nato,
f) informazione non inflazionata, rapporto con sindacati ecc.,
g) centro studi sulla riconversione.

Secondo le “Donne in Nero” l’analisi della guerra, del militarismo, del nazionalismo, del riarmo, della volontà di dominio non può prescindere dalla considerazione del conflitto di genere, della lotta per la liberazione delle donne condotta dalle stesse contro il potere e la violenza maschile ed il patriarcato.

Energia Felice, indica la necessità di considerare l’interazione tra la cornice geostrategica entro cui si collocano le riflessioni sulla guerra con quella sistemico – biosferica.

Si ritiene importante trovare i modi più adatti per approcciare i giovani su questi temi, a partire dalla loro attuale condizione di precariato, dal loro essere oggetto di pesanti azioni di condizionamento mediatico e sociale, ma anche dalle enormi potenzialità di cui sono portatori.

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