Sindaco di Trinitapoli, glielo dica lei...!
La sparuta minoranza dei pedoni, dei ciclisti urbani e degli ecologisti di questi due paesi, inizia a vedere l’attenzione positiva delle istituzioni per le idee, i bisogni e le istanze minoritarie di quanti non ne possono più della crescita del traffico urbano, dell’inquinamento cittadino e desiderano un pò di considerazione e rispetto.
Lassù tra gli scanni del potere, nell’olimpo della politica, si sono accorti che esistono anche loro. Non sono più invisibili. Finalmente possono tirare un sospiro di sollievo.
Ma, un istante dopo subentra l’ombra del cauto realismo in chi non è così ingenuo da pensare che attraversamenti pedonali rialzati, impianti fotovoltaici e piste ciclabili costitiscano il rimedio per guarire l’ascesso maleodorante in cui abbiamo trasformato le nostre città.
Dopotutto, conforta l’idea che le grandi rivoluzioni si compiono un passo per volta (sia pur di formica).
Ciò che più conta è avere politici nelle istituzioni che sappiano leggere i segni dei tempi ed interrogare il proprio spirito su ciò che è conforme ai desiderata delle minoranze inascoltate e degli ultimi del mondo - natura inclusa - al di là del consenso immediato; politici rinnovati, disposti anche a perdere le elezioni pur di difendere con coerenza la creatività e la bontà della loro azione politica, orientata nella giusta direzione
A San Ferdinando di Puglia, invece, cosa si fa? Nel paese che i governanti locali millantano come la migliore realtà del comprensorio dei tre comuni, esempio tra i comuni pugliesi di corretta ed illuminata gestione amministrativa, da invidiare ed imitare, non succede assolutamente nulla!
L’amministrazione locale (di sinistra?) nelle materie in esame, fino ad oggi - nonostante le sollecitazioni scritte, i consigli e le numerose proposte dettagliate che la “Casa per la nonviolenza” ha inoltrato fin dal 1999 - si agita oziosa sul posto nel ballo del “mattone”.
Siamo andati a conoscere il sindaco di Trinitapoli Arcangelo Barisciano, per complimentarci e dialogare con lui.
D- Signor Sindaco, ci spiega da chi èpartita l’idea degli attraversamenti pedonali rialzati e come si è evoluto l’iter decisionale che ha portato la sua amministrazione alla loro realizzazione?
L’amministrazione comunale, partendo dall’esigenza di moderare la velocità del traffico urbano (molti cittadini scambiano le strade cittadine per piste da corsa) e rendere permanenti gli attraversamenti pedonali ha pensato di sovrapporre ad una base di cemento armato della pietra bianca e del porfido nero di spessore adeguato. Per avvertire gli automobilisti della presenza degli attraversamenti rialzati, abbiamo applicato dei segnalatori luminosi di ultima generazione, alimentati da pannelli fotovoltaici.
D- E’ stato difficile convincere i suoi alleati politici della bontà del progetto?
Assolutamente no.
D- Quanto sono costati gli attraversamenti pedonali rialzati?
Ogni attraversamento è costato 4.500 euro.
D- Che reazioni hanno suscitato nei suoi concittadini, le sono giunte critiche o apprezzamenti?
La stragrande maggioranza dei cittadini non solo ha apprezzato gli attraversamenti pedonali rallentatori, ma ne chiede degli altri, che a breve costruiremo in alcuni punti nel centro del paese, come in via Roma per impedire la corsa sfrenata delle automobili, specialmente nelle ore notturne. I fracassoni li hanno presi come una sfida, tant’è che li utilizzano come trampolino di lancio per le loro evoluzioni spericolate.
D- Dopo aver visto il nostro reportage fotografico del traffico ciclistico nel comune di Ferrara, pensa a quest’ultima come ad una realtà dell’altro mondo o di questo mondo?
Senz’altro dell’altro mondo. E’ un sogno poter realizzare una città a misura d’uomo come Ferrara. Certo, noi non ce ne stiamo fermi. Ci stiamo attrezzando partendo soprattutto dalle scuole. Nel prossimo futuro, con il prossimo bilancio spero di poter inserire un contributo di 20 mila euro per il sostegno alla mobilità ciclistica.
L’obiettivo è quello di acquistare biciclette da assegnare gratuitamente (a condizione che le usino) agli impiegati pubblici e agli insegnanti di scuola elementare e media per incentivare l’utilizzo quotidiano della bici come mezzo alternativo all’automobile.
Attuare queste politiche alternative di incentivo alla mobilità sostenibile, in un paese come Trinitapoli, è dura.
Si, certo. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, attualmente il Centro di educazione ambientale Casa di Ramsar, sede del Circolo di Legambiente “L’airone”, è dotato di pannelli fotovoltaici. Avevamo anche tre cartelli stradali con segnalatori luminosi, attrezzati col fotovoltaico, purtroppo divelti da vandali. Il vandalismo è una piaga a Trinitapoli. Ne rimane uno, ma non funziona. C’è in cantiere un progetto di dotare il cimitero di un impianto fotovoltaico.
D- Da un confronto dei tre comuni su ciò che è stato fatto in merito si evince che il comune di Trinitapoli totalizza 3 punti (attraversamenti pedonali, pannelli fotovoltaici stradali ed impianto fotovoltaico al Centro di Educazione ambientale), Margherita di Savoia 1 punto (pista ciclabile extraurbana), San Ferdinando di Puglia 0 punti. Le piacerebbe intraprendere una collaborazione costruttiva di idee e di strategie applicative riguardanti l’uso di energia fotovoltaica o solare nelle strutture pubbliche, la mobilità sostenibile e la moderazione della velocità, tra i Comuni di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, che serva ad ognuno da stimolo per migliorarsi?
D- La triste realtà è che l’amministrazione di San Ferdinando di Puglia, in merito a questi argomenti, è refrattaria ad ogni sollecitazione. Come Associazione “Casa per la nonviolenza”
abbiamo inoltrato una serie di proposte dettagliate sin dal 1999. Ad oggi nulla è stato fatto. Le proponiamo di fare una telefonata al nostro Sindaco per dirglielo Lei che non è poi così difficile e così impopolare realizzare attraversamenti pedonali rialzati ed impianti fotovoltaici nelle strutture pubbliche. Il telefono del suo volenteroso staff è 0883-626218.
Non registro una indisponibilità da parte del comune di San Ferdinando e del sindaco Gissi in particolare su questi temi. Tant’è che stiamo mettendo su una collaborazione attraverso l’Unione dei tre comuni per portare avanti alcuni progetti insieme (riduzione dell’inquinamento acustico, illuminazione a basso impatto ambientale, ecc.). Una sensibilità del comune di San Ferdinando sugli argomenti di cui stiamo parlando credo che obbiettivamente ci sia.
Come presidente dell’Unione dei comuni posso assicurare che stiamo procedendo sulla strada giusta e che opere del genere saranno cantierizzate anche a San Ferdinando di Puglia dopo averle sperimentate a Trinitapoli.
Pur conoscendo chi amministra il nostro paese, non è vano sperare che qualcosa, prima o poi, si muova anche a San Ferdinando di Puglia.
Intanto, indossiamo meritatamente la maglia nera di paese più arretrato del comprensorio dei tre comuni.
La sensibilità ambientale della nostra amministrazione potrà anche tagliarsi a fette, ma se non è supportata ed avvalorata da opere concrete, che ancora non vediamo, assume l’inconsistenza fatua delle parole al vento.
Nel lodare le opere dei nostri cugini trinitapolesi e margheritani, aspettiamo ansiosi di poter vedere i primi passi di formica mossi nella giusta direzione dall’amministrazione sanferdinandese a guida DS.
Nel frattempo, non possiamo consolarci nel leggere il diagramma pubblicato qui sotto che riassume la dura realtà dei fatti.
Moderazione della velocità automobilistica: Trinitapoli 1 - Margherita di Savoia 0 - San Ferdinando di Puglia 0
Mobilità sostenibile: Trinitapoli 0 - Margherita di Savoia 1 - San Ferdinando di Puglia 0
Energia fotovoltaica e solare nelle strutture pubbliche: Trinitapoli 2 - Margherita di Savoia 0 - San Ferdinando di Puglia 0
TOTALE Trinitapoli 3 - Margherita di Savoia 1 - San Ferdinando di Puglia 0
Matteo Della Torre
sarvodaya@libero.it
www.uomoplanetario.org
Allegati
Attraversamenti pedonali rialzati a Trinitapoli
569 Kb - Formato mp4Video attraversamenti pedonali a Trinitapoli
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