Dal diario di un giovane agricoltore.
L’ingente processo di industrializzazione e la conseguente spinta al consumismo hanno prodotto un benessere economico, ma anche un inquinamento che non potrà mai diminuire. Ogni azione quotidiana che l’uomo di oggi compie, ogni oggetto di cui fa uso, sono artefici di una catena di inquinamenti. I fatti ci costringono a diventare sempre più coscienti di ciò.
4 luglio 2006
Fonte: Fonte: www.greenplanet.net
“Mi alzo alle 7 con gran fatica ma per consolarmi penso a mio padre che si alzava alle 5, al canto del gallo. Per fortuna dalla mia radiosveglia la voce di Zucchero canta “E piovono baci dal cielo / leggeri come fiori di melo…”.
Mi devo infilare tuta, casco e guanti per combattere un altro attacco di afidi che potrebbe compromettere il mio raccolto. Fortunatamente col telefonino posso sentire subito il tecnico per sapere quale prodotto usare.
Dicono che c’è un nuovo insetticida, un po’ rischioso per la salute, ma che per fortuna, evita di farmi perdere qualche cassone. Parto con l’atomizzatore e alla curva della chiesa scarico al mio confinante, che sta bevendo il caffè sulla porta del bar di fronte, un concentrato di monossido di carbonio (hi hi!) in barba alle arie per il suo miglior raccolto col Bio Aksxter.
Arrivo in campagna, apro gli ugelli e mi avvolgo nella settimanale nube tossica: ma per fortuna sono protetto dal casco. Un sottile maleodorante odore penetra nel naso e mi fa ricordare che dovrò anche concimare. Ricordo la benna con “la grassa” che papà sparpagliava per ore e fino al giorno del suo ottantesimo compleanno; io sono fortunato, posso farlo in poco tempo grazie al mio nuovo spandiliquame. Dovrò anche diserbare e passare con la martellante.
A casa l’Antonia non c’è, ha portato il bimbo dal pediatra perché ha l’allergia; in compenso mi ha fatto trovare il pollo nel microonde… ne approfitto per lavarmi dopo mangiato, senza sentire la solita lamentela per l’odore dei veleni portato in casa.
Oggi è un giorno fortunato perché è l’ultima volta che faccio benzina col vecchio fuoristrada: mercoledì mi arriva la nuova BMW, frutto dei conferimenti al Consorzio. Ah, mio padre non aveva questa fortuna!
Alle quattro mi telefona l’Antonia che ha appena ritirato le mie analisi, dice che le cose non vanno per niente bene, dovrò andare velocemente a far le lastre ai polmoni. Penso alla fortuna di mio padre che ha chiuso gli occhi senza aver mai visto un medico!
Spengo la Tv dopo l’ultimo Meteo: promettono maltempo per tutta la settimana. Sono fortunato se stavolta me la cavo con la grandine. Non è più il tempo di una volta! Sono a letto, tossisco e non riesco a dormire, sento l’Antonia che piange come un vitello. Adesso che cominciavo ad aver tutto, mi manca la salute. Mi chiedo come mai”.
Fonte: www.greenplanet.net
Parole chiave:
il grido dei poveri, agricoltura
Articoli correlati
- La UE ha fatto saltare il sistema dei dazi per favorire l’Ucraina
La guerra in Ucraina, i trattori in piazza e la rabbia dei coltivatori
L’UE ha deciso di finanziare Kiev sia attraverso fondi diretti (i 50 miliardi di euro alla base della nota controversia con l’Ungheria) sia attraverso fondi indiretti - chiamiamoli così - costituiti dagli sgravi derivanti dal non pagamento dei dazi.3 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti - L'assedio a Bruxelles e nelle capitali europee
Agricoltori europei in protesta: perché la guerra in Ucraina acuisce la crisi
A Bruxelles i trattori hanno occupato i centri nevralgici. A Parigi c'è un faccia a faccia fra blindati e trattori. La crisi ha collegamenti profondi con la guerra: importazioni agricole a basso costo dall'Ucraina e stangata energetica conseguente alle sanzioni verso la Russia.1 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink - In base alle stime dei ricercatori
Negli ultimi 300 anni persa la metà delle zone umide in Europa
La valutazione mostra una perdita globale del 20% delle zone umide a partire dal 1700 (molto meno di quanto si pensasse), ma l’Europa, gli Stati Uniti e la Cina sono le zone maggiormente colpite.12 febbraio 2023 - Phoebe Weston - La sola produzione alimentare può far saltare l'obiettivo di 1,5 gradi
Produzione alimentare sostenibile? Sembra un miraggio
Per raggiungere gli obiettivi di Parigi, agricoltura e alimentazione dovrebbero cambiare in modo significativo15 novembre 2020 - Marlene Weiß
Sociale.network