UNA LUCERNA PER LA PACE in ogni famiglia
per tutti e tutte. E’ un dono, perché ci è stato donato un mondo senza conflitti ed è un impegno a cui dobbiamo tenere per essere pronti a non sprecare ciò che ci appartiene. Di fronte alle tante guerre che insanguinano l’umanità, soprattutto nei paesi più poveri, non possiamo rimanere alla finestra, dobbiamo spalancare gli usci e mettere anche per un attimo il capo fuori per renderci conto che ogni persona è parte integrante di ciascuno.
La pace è insieme un dono e un compito:
a cominciare dal diritto alla vita. Come fare a non cadere nella trappola dell’indifferentismo di fronte alle vittime dei conflitti armati, del terrorismo e di svariate forme di violenza. Come fare a non sentirci impegnati in prima linea di fronte all’idea di una civiltà opulenta e beffarda che permette nel mondo la morte di 35 milioni di esseri umani per fame e per malattie causate dalla de/malnutrizione e dall'estrema povertà e contemporaneamente sperpera per spese militari 1.118 miliardi di dollari, privando i poveri delle risorse di cui hanno un disperato bisogno per programmi di lotta alla povertà. O come essere poco attenti alle stragi di bambini che vengono abortiti per poi essere riciclati per i cosmetici e rivenduti come se nulla fosse accaduto.
La pace è insieme un dono e un compito:
per chi non spreca l’acqua, non deturpa l’ambiente, non lascia i rifiuti nelle strade, non taglia alberi per abbellire le piazze, non vive come se ci fosse solo lui nel mondo.
Se vuoi assumere un atteggiamento conseguente di noncollaborazione con tutto quanto ha a che fare con la guerra e la sua preparazione.
Se vuoi assumerti, senza riserve, la tua personale parte di responsabilità per tutto ciò che di male avviene nel mondo, senza coprirti dietro la responsabilità di questo o di quello …
mondo senza ingiustizie e guerre in cui la persona sia il cuore della pace .
Articoli correlati
- Cronologia essenziale della vita di un profeta della nonviolenza attiva.
Biografia del Mahatma Gandhi
Mohandas Gandhi è stato definito “scienziato della nonviolenza”, “portavoce della coscienza dell’umanità”, “genuino rivoluzionario”, “appassionato, indomito, continuo contestatore”, "umile ricercatore della verità"; a noi piace ricordarlo come un tenace servitore dell’utopia concreta, uno dei personaggi “illuminati-illuminanti” della storia dell’umanità.18 maggio 2005 - Matteo Della Torre (a cura)
Sociale.network