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La corsa ai rifiuti zero di Capannori

Il comune di Capannori (Lu) con una raccolta differenziata "porta a porta" dell'80% è in cammino verso il conseguimento dell'ambizioso obiettivo di "Rifiuti Zero" entro il 2020.
21 dicembre 2008
Matteo Della Torre (Casa per la nonviolenza, associazione di ispirazione gandhiana.)

Da sito dei "comunivirtuosi" l'esempio di Capannori, un modello per la gestione intelligente dei problema rifiuti da imitare:

Rifiuti zero

A partire dal 1° dicembre la raccolta dei rifiuti “porta a porta” raggiungerà anche otto frazioni della zona nord est del territorio comunale. Si tratta della quarta estensione del servizio per il quale il Comune di Capannori ha raggiunto il primato in Toscana e un livello di eccellenza. A breve, poi, inizieranno le assemblee pubbliche per informare i cittadini sulle modalità della raccolta differenziata. I dettagli sono stati esposti venerdì scorso nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il vice sindaco, Luca Menesini, gli assessori all’ambiente, Alessio Ciacci e alle finanze, Lara Pizza e, per Ascit, Alessandro Bianchi.
Il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, dunque, raggiungerà anche le frazioni di Camigliano, Gragnano, Lappato, San Colombano, San Martino in Colle, Segromigno in Piano, Segromigno in Monte e una parte di San Gennaro per un totale di10.320 abitanti, 3.970 famiglie e 550 utenze non domestiche. Salirà, così, a circa 36 mila il numero di cittadini che praticano il “porta a porta”, per una percentuale di circa l’80% della popolazione complessiva.
Questa estensione permetterà di consolidare il primato toscano di Capannori nella raccolta differenziata grazie a percentuali di differenziata superiori all’80% nelle frazioni raggiunte dal “porta a porta”, proseguendo verso l’obiettivo “Rifuti zero” entro il 2020. E’ grazie a questo tipo di gestione di rifiuti se nello scorso settembre, rispetto allo stesso mese del 2007, la percentuale di raccolta indifferenziata è calata di circa il 20%.

Oltre ai benefici ambientali ce ne sono anche alcuni di natura economica per i cittadini. Le famiglie interessate dal “porta a porta” possono usufruire di uno sconto del 20% sulla parte variabile della Tariffa di Igiene Ambientale, che si somma a un ulteriore 20% per quelle che praticano il compostaggio domestico.
“L’amministrazione comunale ha rispettato l’impegno che si era presa coi cittadini – ha dichiarato il vice sindaco, Luca Menesini -. Molte sono state le famiglie che, negli ultimi mesi, ci chiedevano di essere raggiunte da questo importante servizio per il quale Capannori è stato precursore in Toscana e che ci vede come modello in tutta Italia.

Il merito di questi eccellenti risultati va anche a tutta la cittadinanza, ad Ascit e a tutti i suoi lavoratori, soggetti senza i quali oggi il nome di Capannori non sarebbe così importante. L’estensione del porta a porta avrà anche dei benefici in termini occupazionali, visto che saranno assunti nuovi operatori”.
“Dal primo dicembre altri 10 mila cittadini potranno usufruire della raccolta domiciliare, raggiungendo, così, una quota di circa 36 mila abitanti complessivi – ha proseguito l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Un servizio di altissima qualità grazie al quale stiamo ottenendo risultati eccezionali a beneficio dell’ambiente, della comunità e delle future generazioni. Per questo ringrazio la collaborazione e l’impegno da parte di tutta la cittadinanza e il lavoro straordinario di Ascit e di tutti i suoi operatori che si uniscono al nostro sforzo di comunicazione e di partecipazione in decine di assemblee”.
A partire dal 22 ottobre prenderanno il via le assemblee pubbliche sul “porta a porta” durante le quali, gli amministratori e i tecnici, oltre a rispondere alle domande dei cittadini raccoglieranno suggerimenti, proposte, idee e segnalazioni.

Tutte le informazioni sul progetto le trovi su: www.comune.capannori.lu.it

Note:

Il video sulla raccolta differenziata "porta a Porta" di Cappannori.

http://www.youtube.com/watch?v=oK_oTg3lTZE



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