Ecologisti in action

USA E CINA contro COPENHAGEN. Inondiamoli di mail!

Occorre, invece, che venga raggiunto un accordo “vincolante” su tutte le parti del nuovo trattato salva-clima che deve dare un futuro al Protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012.
25 novembre 2009
Matteo Della Torre (Casa per la nonviolenza - Centro Gandhi Onlus, associazione di ispirazione gandhiana.)

Cartello Greenpeace

I presidenti del Governo americano e cinese - Barack Obama e Hu Jintao - hanno recentemente affermato di voler ridurre il vertice di Copenaghen a un mero accordo politico senza impegni concreti. Perciò, insieme a Legambiente e Wwf, abbiamo invitato tutti cittadini a mobilitarsi contro questo accordo al ribasso sul clima per ridurre la portata delle decisioni da prendere nel prossimo vertice sul Clima. Vogliamo che Obama e Jintao cambino idea!
Il summit deve rimanere la sede di un accordo concreto sul clima, con la sottoscrizione di obiettivi quantificati e di impegni finanziari precisi. Questa occasione non può essere rimandata a data da definire, perché l’innalzamento della temperatura del pianeta ha già raggiunto il livello di guardia e molti Paesi già ne patiscono pesantemente le conseguenze.
Inondiamo di e-mail le sedi delle rappresentanze statunitensi e cinesi, scriviamogli su facebook, facciamogli capire che ai cittadini l’accordo “politico” Usa-Cina non piace perché rimanderà ancora gli impegni concreti. Occorre, invece, che venga raggiunto un accordo “vincolante” su tutte le parti del nuovo trattato salva-clima che deve dare un futuro al Protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012.

Inviate il seguente testo:

"The Government of the United States must be engaged in order
to reach to Copenhagen “a binding” agreement on all the parts of
the new treaty save-climate that must give a future to the
Protocol of Kyoto, in expiration in 2012. Thank you!"

Ambasciata Usa a Roma: uscitizensrome@state.gov
Ambasciata cinese a Roma: chinaemb_it@mfa.gov.cn
Facebook ufficiale Casa Bianca http://www.facebook.com/WhiteHouse

Fonte: Greenpeace

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