San Ferdinando di Puglia e il nulla

E’ compito della classe dirigente e dei politici in particolare dare il buon esempio e “pedalare” per aiutare la gente ad uscire dall’ipnosi di massa che sta portando la città e il pianeta al collasso ambientale.
Sarà chiedere troppo, ma io desidero un paese diverso e un futuro migliore. E non sono il solo. Una politica nuova, intelligente, costruttiva e virtuosa è alla base di ogni cambiamento positivo, ma chi ne è all’altezza?
4 giugno 2010
Matteo Della Torre (Direttore del mensile "Il grido dei poveri")

San Ferdinando di Puglia e il nulla

Il 9 maggio 2010, in tutta Italia, si celebra la prima edizione della Giornata Nazionale della Bicicletta. E’ un’iniziativa ideata dal Ministero dell’Ambiente per promuovere su tutto il territorio nazionale nuove forme di mobilità alternativa ed ecocompatibile.
Da sempre la bicicletta è sinonimo di una diversa concezione della mobilità urbana. La bicicletta è un mezzo di trasporto meraviglioso con tanti pregi. E’ economica, ad alta efficienza energetica, ecologica e non inquinante, silenziosa, simpatica, semplice, nonviolenta, veloce, leggera, poco ingombrante, fa bene alla salute ed induce il buonumore (sante endorfine!). L’uso regolare della bici dà un contributo personale alla qualità della vita e alla mobilità nonviolenta.
Quale migliore occasione, per promuovere la bicicletta, di una Giornata Nazionale dedicata a questo fantastico mezzo di locomozione?
Per una persona che, come me, vive a San Ferdinando di Puglia (Bt) è inevitabile accostare a giorni alterni le splendide iniziative dei comuni italiani virtuosi al vergognoso immobilismo che caratterizza da sempre la prassi politica sanferdinandese, a volte esibito con aria tronfia dai papaveri delle politica locale.

Due esempi soltanto.
1- Il comune di Teramo è andato recentemente in cronaca nazionale perché il suo sindaco, Maurizio Brucchi (Pdl), ha bandito per i responsabili dell’amministrazione comunale l’uso delle automobili. Si muoveranno tutti in bici blu per dare il buon esempio e rispettare a livello locale gli obiettivi “Clima” dell’Unione Europea.
2- Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del pacchetto “Clima” (20-20-20) che l’Unione Europea si è posta per il 2020 -  al fine di ridurre le emissioni di CO2 del 20%, aumentare del 20% l’utilizzo di energie rinnovabili e del 20% l’efficienza energetica – in Italia, 376 sindaci hanno aderito al Patto dei sindaci. Dieci sono comuni pugliesi (Andrano, Botrugno, Cannole, Giuggianello, Minervino, Nociglia, Sanarica, Surano, Taranto, Valenzano).

Dov’è San Ferdinando? In un paese che va troppo spesso in cronaca per episodi di criminalità, omicidi, furti e parole in libertà di una politica becera speleologa del peggio, cosa fa l’amministrazione comunale? Quando leggeremo sui giornali notizie positive di buone pratiche amministrative locali? Cosa si organizzerà il 9 maggio per valorizzare la Giornata Nazionale della Bicicletta e proporre forme di mobilità dolce alternativa all’automobile e al traffico caotico con modalità che rendano attrattivo l’uso della bicicletta? Proviamo ad indovinare. Non è difficile. Nel solco glorioso della luminosa tradizione di immobilità, ritardi ed indifferenza al limite dell’antiambientalismo che ha caratterizzato gli ultimi quattro lustri della vita amministrativa di San Ferdinando di Puglia, possiamo ragionevolmente prevedere che non si farà alcunché.

Nell’elenco dei comuni pugliesi aderenti all’iniziativa, pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente, che riportiamo qui sotto, San Ferdinando di Puglia brilla per la sua assenza. (Andria, Bari, Bagnolo del Salento, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Bitritto, Brindisi, Canosa di Puglia, Carovigno, Casamassima, Castellana Grotte, Celenza Valfortore, Copertino, Corato, Foggia, Galatone, Giovinazzo, Grottaglie, Guagnano, Lecce, Lucera, Maglie, Manfredonia, Margherita di Savoia, Melendugno, Mesagne, Minervino di Lecce, Molfetta, Monopoli, Motta Montecorvino, Nardò, Palagiano, Putignano, Ruvo di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, San Marco la Catola, Specchia, Taranto, Taurisano, Terlizzi, Torremaggiore, Trani, Tricase, Trinitapoli, Turi, Uggiano La Chiesa, Volturara Appula, Volturino).
Stiamo raggiungendo livelli sempre più alti di eccellenza nell’arte del far nulla, del produrre vuoto. Di idee, di programmi, di iniziative.

Perché la cultura della bicicletta non attecchisce a San Ferdinando? Perché le biciclette da noi sono utilizzate quasi esclusivamente dalle categorie deboli (bambini, anziani e casalinghe senza patente)? La sociologia ci risponderebbe che siamo usciti dalla povertà da troppo poco tempo per ritornare su un mezzo semplice che per molti ha ancora il sapore della miseria. Al nuovo “ricco”, al novello parvenu, piace muoversi in una lussuosa automobile anziché inforcare un destriero della libertà a due ruote. E’ compito della classe dirigente e dei politici in particolare dare il buon esempio e “pedalare” per aiutare la gente ad uscire dall’ipnosi di massa che sta portando la città e il pianeta al collasso ambientale.
Sarà chiedere troppo, ma io desidero un paese diverso e un futuro migliore.  E non sono il solo.  Una politica nuova, intelligente, costruttiva e virtuosa è alla base di ogni cambiamento positivo, ma chi ne è all’altezza?

Matteo Della Torre

Fonte: www.uomoplanetario.org

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