L’uso della balaustra, fatto nella puntata in questione, rappresenta un aspetto simbolico preoccupante, che evoca l’immagine delle liturgie preriforma e materializza nello spazio la divisione tra i sacerdoti della “liturgia” televisiva – le teste pensanti (esperti, politici, giornalisti e tuttologi) con il loro profluvio di chiacchiere – e i laici, il pubblico silente, ricettore passivo del flusso parolaio.
Il ricercatore e designer norvegese Timo Arnall ha pubblicato un video molto interessante che mostra l’invisibile, cioè le reti wireless, il bluetooth e tutte le tecnologie senza fili per collegare in rete computer desktop, laptop, smarthphone e tablet. Nel video emerge, con la grafica dei cerchi bianchi, che rende visibile i campi wi-fi (Wireless Fidelity), la pervasività delle reti wirless nelle stazioni ferroviarie, negli aereoporti, nei condomini, nelle strade, insomma ovunque. Gli studi circa la sicurezza dei sistemi wireless, come anche il dibattito sulla presunta nocività o la presunta innocuità delle tecnologie senza fili, sono tutt’ora in corso e i pareri in merito sono discordanti. Analizziamoli entrambi.
Abbiamo semplicemente una pecca importante nella nostra costruzione sociale: l’istituzione del pensionamento obbligatorio, fase finale nella vita biologica e della sequenza Infanzia-Istruzione-Lavoro-Ritiro. Nessuno è contrario al diritto di chi è stanco di ritirarsi dai doveri del lavoro. Il problema sorge quando gli anziani vengono messi sul binario morto della vita sociale, ovviamente solo in attesa dell’inevitabile.
Due giorni di lavoro per rimuovere la roba e trovare il cadavere di una pensionata di 77 anni travolta nel suo bungalow dagli oggetti che aveva accumulato per la sua mania di comprare.
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