La Giuliani: benefici agli agenti del G8? Sono favorevole, la galera non serve
ROMA - Haidi Giuliani, la madre di Carlo ucciso a Genova durante il G8, dovrebbe subentrare al senatore di Rifondazione comunista Luigi Malabarba che vuole dimettersi (anche se la sua richiesta per ora è stata respinta) per lasciarle il seggio. «Fossi stata già presente in Aula - racconta - avrei votato con convinzione a favore dell' indulto». Non la disturba l' idea che il provvedimento di clemenza andrà anche a beneficio dei poliziotti accusati di aver commesso abusi a Genova nei giorni in cui si svolgeva il G8. Perché, dice, infliggendo punizioni non si risolvono i problemi, «non ho mai pensato che tutto vada a posto sbattendo la gente in galera». A suo modo di vedere, considerando come si sono comportati i poliziotti a Genova, le condanne «servono a poco, basta la condanna morale, ma ciò che conta veramente è l' azione preventiva, è l' educazione, la lezione democratica da impartire agli agenti perché manifestino un atteggiamento umano e non facciano mai più ricorso ai maltrattamenti». Alla signora Giuliani bastano le attribuzioni della responsabilità. È sufficiente che si dica: ecco, tu hai commesso queste violenze, è accertato, non puoi negarlo. «Nella sua coscienza, l' accusato sa di essere stato scoperto e questo basta. Poi per il resto chi se ne importa, sappiamo che nella storia della Repubblica poliziotti e carabinieri non hanno mai pagato, godono di un' immunità sicura». Quello che si è prospettato in Parlamento, agli occhi della futura senatrice Giuliani, suona come un «ricatto», se voi della sinistra insistete per far rimettere in libertà «tanti poveri derelitti che nelle celle stanno pigiati, sopportando una vera crudeltà umana, allora dovete accettare che il beneficio vada anche a favore di persone che sono lontane dai vostri interessi».
Articoli correlati
- La scarcerazione dell’ex presidente sancisce la saldatura tra fujimorismo e regime di Dina Boluarte
Perù: l'indulto a Fujimori è un insulto
Il disfacimento dello stato peruviano risiede nel dilagare della corruzione, che ha permesso all’estrema destra di impadronirsi definitivamente del paese.22 gennaio 2024 - David Lifodi Difensori della terra sempre sotto mira
L’America Latina continua a essere il luogo più pericoloso per chi difende
la terra, i territori e i beni comuni18 settembre 2023 - Giorgio Trucchi- Honduras
Rivendicare diritti non può essere reato
Procura apre indagine penale contro leader garifuna e avvocato Ofraneh22 agosto 2022 - Giorgio Trucchi - Tra il 17 e il 21 novembre 2021 la polizia ha ucciso due giovani, vittime di razzismo e pregiudizio
Argentina: repressione e grilletto facile
Il mapuche Elías Garay lottava per il diritto alla terra della sua comunità. Lucas González era un ragazzo delle periferie che sognava di fare il calciatore.4 gennaio 2022 - David Lifodi
Sociale.network