A Napolitano gli atti delle torture a Bolzaneto
Consegnare al massimo garante della Costituzione le prove che alcuni pubblici ufficiali violarono proprio la carta costituzionale quasi sette anni fa nella caserma di Bolzaneto durante il G8: oggi pomeriggio due esponenti indipendenti del Prc, l’europarlamentare Vittorio Agnoletto, allora portavoce del Genoa social forum, e il capogruppo della Sinistra europea in consiglio comunale Antonio Bruno, allora nel Social Forum del Ponente, consegneranno al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano i testi delle requisitorie sul processo Bolzaneto dove i magistrati raccontano per filo e per segno le botte, le violenze a sfondo sessuale, le intimidazioni subite da centinaia di persone e la sospensione dei diritti realizzata in quei tre giorni in una caserma della polizia di stato. Il presidente potrà leggere che i pm genovesi Vittorio Ranieri Miniati e Patrizia Petruziello mostrano qualche remora a parlare di tortura perché parte di quelle azioni si svolsero in un arco temporale limitato, ma soprattutto perchè in Italia il reato di tortura non esiste. «A noi non interessa aspettare la sentenza – ha detto ieri al manifesto Vittorio Agnoletto – è incontrovertibile che quei fatti siano avvenuti, perciò siccome Napolitano è il garante della Costituzione, noi presentiamo a lui la prova che rappresentanti delle istituzioni italiane che di fronte ai cittadini dovrebbero incarnare il rispetto della Costituzione stessa, l’hanno invece calpestata».
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