Sleali e senza senso dello Stato
Sleali e senza senso dello Stato. E' questa la prima considerazione che emerge di fronte alla notizia che la posizione giudiziaria di 67 poliziotti, entrati nella scuola Diaz la notte in cui - 21 luglio 2001 - furono massacrate 93 persone inermi), e' stata archiviata perché i componenti delle squadre in azione, coperti da tute e caschi, erano risultati assolutamente irriconoscibili.
Per questo gravissima violenza sono sotto processo i loro capi (29 alti dirigenti della polizia di stato), ma chi ha materialmente compiuto il massacro l'ha fatta franca.
Ma quello che piu' indigna e' l'atteggiamento degli alti vertici delle forze di polizia che in questi anni hanno fatto di tutto per nascondere le responsabilita' di uno degli atti piu' bui dell'Occidente democratico.
E che dire della rete di omerta' che si e' diffusa?
Solo alcuni agenti e un sanitario in forza alla caserma di Bolzaneto hanno avuto il coraggio e la dignita' per raccontare ai giudici cio' che hanno visto.
Noi non ci rassegnamo, non finiamo di indignarci, non ci stanchiamo di chiedere 'Verita' e Giustizia per Genova', attraverso l'istituzione di una commissione d'inchiesta e la sospensione cautelativa di tutti gli indagati.
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a tre anni e mezzo di distanza, e nonostante una ricostruzione dei fatti ormai consolidata, nessuno ai vertici della polizia e dello Stato ha ritenuto di riconoscere che la notte del 21 luglio 2001 furono violate le più elementari regole dello stato di diritto. Nessuno ha mai chiesto scusa alle 93 persone, molte delle quali portano ancora i segni fisici e morali delle angherie subite quella notte.
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