Green Tour

Green tour: terza giornata

4 aprile 2015
Antonio Caso

La terza tappa del Green Tour è contrassegnata dalla pioggia e dal vento battenti, un avversario per i viaggiatori, ma sicuramente un grande alleato per l’ambiente.
In presenza di questi, infatti, gli IPA si abbattono.
Il primo luogo è Marina di Lizzano, tra le dune e le fortissime mareggiate della costa salentina.
La rigogliosa macchia mediterranea, tra cui anche specie protette come il Ginepro coccolone, si estende formando anche vaste pinete di Pino Mediterraneo e Leccio.
L’archeologia antica la fa da padrone , con numerosi siti archeologici neolitici, greci, romani e messapici.
Tipiche anche le masserie, a volte fortificate e le costruzioni rurali chiamate “pagghiari”.
Le misurazioni iniziano all’altezza del fiume Ostòne, al suo sbocco sul mare.
Il vento soffia da sud sud-est a 50 km/h alle ore 09.25.
Le misurazioni rilevano una media IPA di 0,9 con quasi metà dei dati di aria 0 IPA ed i restanti di aria buona.
Qui le misurazioni di Marina di Lizzano.
foto di Antonio Caso


Proseguendo il viaggio lungo la litoranea salentina, il Green Tour approda a Marina di Maruggio (Campomarino di Maruggio).
I 9 km di costa maruggese sono decisamente variegati con sorgenti d’acqua dolce nel fondale marino che donano a quest’ultimo una straordinaria limpidezza.
Famose anche le dune, estese per 41 ettari ed alte fino a 12 metri risalenti a circa 7500-3300 anni fa, tra le meglio conservate d’Italia.
Le misurazioni avvengono in Piazzale Italia, presso la Torre delle Moline, una delle numerose torri antisaracene della costa, perfettamente conservata, il cui nome deriverebbe dal luogo in cui si tagliavano le pietre dagli scogli per realizzare i “molini”.
Citata nel 1583 da Francesco de Carbuines, risale alla volontà di difesa del Regno di Napoli dai saraceni e dai turchi.
Il vento soffia da sud-est a 50 km/h alle ore 10.50.vento sud-est 50 km/h 10.50.
Le misurazioni rilevano per buona parte aria eccellente a 0 IPA e aria generalmente buona.
Qui le misurazioni di Campomarino di Maruggio.
Foto di Antonio aso
Il tour approda, dunque, a San Pietro in Bevagna, nel territorio di Manduria, all’estremità settentrionale della Terra d’Arneo, tra i fiumi Chidro e Borraco.
La sua origine è legata alla storia di San Pietro che, secondo la leggenda, colto da una tempesta naufragò proprio qui sulle coste joniche dove, ora, sorge la Chiesa del paese.
In cerca d’acqua si trovò davanti ad una statua di una divinità pagana (probabilmente lo stesso Zeus) che, sempre secondo la leggenda, si frantumò al suo segno della croce ed il miracolo diede inizio all’evangelizzazione della popolazione del luogo.
Bella anche la torre di San Pietro, una delle numerose torri antisaracene presente sulle coste della litoranea salentina.
Iniziamo le misurazioni in via dei mandarini, in prossimità del lido Rio de Mar con una tempesta in atto visibile soprattutto dalle mareggiate.
Il vento soffia da sud est 50 km/h alle ore 11.30.
Favorita sicuramente dal vento, dalla vicinanza al mare e dalla quasi totale assenza di autoveicoli, la metà dell’aria è a 0 IPA con restante aria molto buona.
Qui le misurazioni di San Pietro in Bevagna.
Foto di Antonio Caso
L’ultima tappa di questa grigia giornata di Green Tour sulla Litoranea Salentina è Porto Cesareo.
Già abitata in epoca preistorica e in età del bronzo da marinai di provenienza greca, fu un importante scalo portuale in epoca romana.
Le testimonianze della storia di Porto Cesareo sono presenti nello Scalo di Furno in cui è presente un intero villaggio dell’età del bronzo nella cui area sono state trovate sculture votive, ceramiche micenee provenienti da Itaca e Cefalonia.
Un altro reperto importante è stato ritrovato in mare, una statua egizia del Dio Thout esposta ora nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Taranto e ben sette colonne di marmo sul fondale antistante Torre Chianca.
Numerose anche le torri costiere, Torre Cesarea, Torre Lapillo, la sopracitata Torre Chianca e Torre Castiglione, abbattuta durante la seconda guerra mondiale e della quale restano solo alcuni ruderi.
La città è arricchita anche dalla Riserva Naturale Orientata Regionale "Palude del Conte e Duna Costiera - Porto Cesareo” di 869 ettari.
Iniziamo le misurazioni presso via Ludovico Muratori.
Il vento soffia a 47 km/h alle ore:
L’aria è in gran parte buona con consistenti valori di aria 0 IPA. Presente una minima parte di aria peggiore probabilmente per il vicino passaggio di un autoveicolo.
Qui le misurazioni di Porto Cesareo.
Foto di Antonio Caso
La terza giornata del Green Tour è stata oggettivamente difficile da sostenere, viste le avverse condizioni climatiche, eppure, lascia il segno.
La natura prova a purificare da sola il proprio ambiente abbattendo gli inquinanti sotto la pioggia e spazzandoli via col vento che riversa la sabbia sulla strada.
Una forza che non vuole arrendersi alla cementificazione selvaggia e che, anche lungo la costa in tempesta, mostra tutta la sua bellezza così apprezzata durante la bella stagione.

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