Kimbau

Repubblica Democratica del Congo

Progetto sanitario e per l’infanzia a Kimbau

Acqua ed elettricità per l’unico ospedale, piccole biblioteche per le scuole
23 maggio 2005
Divisione Progetti Aifo
Fonte: Amici dei Lebbrosi, aprile 2004

La Repubblica Democratica del Congo (ex-Zaire) è uno degli stati più estesi e più popolati dell’Africa Sub Sahariana. È situata lungo il bacino del fiume Congo, nel cuore del continente. Ex colonia belga, fin dall’indipendenza del 1960 è stata teatro di infinite guerre scatenatesi principalmente a causa dei grandi giacimenti minerari di cui il paese è incredibilmente ricco. Nel 1965 il comandante Mobutu Sese Seko assunse il potere con un colpo di stato e nonostante che corruzione, repressione e violenza fossero le caratteristiche principali del suo governo, per le grandi potenze occidentali fu un prezioso alleato all’interno dello scacchiere internazionale della guerra fredda e un amico delle compagnie minerarie transnazionali. Nel 1997 forze ribelli guidate da Laurent Kabila conquistarono la capitale Kinshasa e rovesciarono la trentennale dittatura di Mobutu che aveva portato il paese alla rovina e alla fame. Ma nel 1998 gruppi armati fiancheggiati da Rwanda e Uganda iniziano una dura lotta contro il nuovo presidente, spalleggiato a sua volta da Angola, Namibia e Zimbabwe. Scoppia così una nuova guerra che vede coinvolti sei paesi africani, in corsa per il controllo dei ricchi giacimenti, dietro i quali si nascondono le potenze occidentali. Il paese si ritrova diviso in una parte orientale controllata dai ribelli, dal Rwanda e dall’Uganda, ed una occidentale in mano alle truppe di Kabila. Quest’ultimo è assassinato nel 2001 e il figlio, Joseph Kabila, assume immediatamente la presidenza. Nel novembre 2003 gli accordi di Pretoria lasciano sperare in una risoluzione del conflitto, con il previsto ritiro delle truppe rwandesi. Questa guerra, ignorata dai mass media occidentali, ha provocato fino ad oggi 3,5 milioni di morti, soprattutto fra i civili.

La zona di Kimbau è caratterizzata da un suolo sabbioso, con vegetazione scarsa di alberi, salvo le foreste a galleria in corrispondenza dei corsi d’acqua. Nell’ultimo decennio il processo di desertificazione si è accelerato, con conseguenti carestie periodiche che si manifestano annualmente fra settembre e ottobre. Questa situazione sta provocando un progressivo flusso migratorio dalle campagne verso la capitale Kinshasa, dove le popolazioni rurali, prive di risorse e semianalfabete, s’ingegnano a vivere di commercio ambulante e d’espedienti. Per questo in molti villaggi del sud della Diocesi la popolazione è costituita quasi esclusivamente da donne, bambini e anziani: tutti gli uomini sono a Kinshasa.

Malattie ed epidemie (tra cui malaria, tubercolosi, morbillo, filariosi, hanseniasi, AIDS) rappresentano una realtà quotidiana e drammatica per una popolazione che non ha accesso ai servizi. La mortalità materna e infantile ha raggiunto livelli molto elevati. È stimato che la malnutrizione sia attualmente la causa del 50% dei decessi e delle principali malattie endemiche nell’infanzia, in particolare nei bambini sotto i cinque anni di età. A questo si aggiungono le malattie respiratorie, le infezioni e soprattutto la malaria che rappresenta la prima causa di malattia.

Il programma di intervento della Sanità Pubblica ha avuto inizio nel 1991 per realizzare la strategia "Salute per tutti entro il 2000".

Le attività sanitarie in corso

L’obiettivo del progetto è di garantire l’accesso ad un’assistenza sanitaria adeguata ai bisogni della popolazione, con particolare attenzione verso i gruppi ad alto rischio, attraverso il sostegno all’Ospedale Statale di Riferimento di Kimbau.

Il progetto intende realizzare attività formative del personale sanitario e azioni d’educazione sanitaria. Le azioni mirano al miglioramento dello stato di salute e delle condizioni di vita e sviluppo della popolazione, promuovendo la lotta alla povertà e il diritto alla salute. Particolare attenzione è rivolta al facile accesso geografico, culturale ed economico ai servizi, alla riduzione delle principali malattie trasmissibili e alla creazione delle condizioni per una gestione autonoma delle infrastrutture sanitarie.

Al fine di migliorare i servizi offerti dall’ospedale di Kimbau si forniscono attrezzature di base e farmaci. Si realizzano anche attività di formazione del personale locale coinvolgendo l’Istituto Superiore di Scienze Infermieristiche di Kenge. Sono in fase di sviluppo anche dei seminari d’educazione sanitaria promuovendo e stimolando una sempre più attiva partecipazione comunitaria. Le attività del progetto si sviluppano attraverso la Diocesi di Kenge, in coordinamento con le Istituzioni governative e le strutture pubbliche sanitarie locali, il che permette di realizzare un ventaglio di azioni congiunte che toccano tutti gli aspetti (sanitari, formativi, educativi) per una promozione umana integrale.

Nonostante l’Ospedale di Kimbau rappresenti l’unico punto di riferimento per una popolazione di circa 70mila persone, non esiste ad oggi alcun sistema d’approvvigionamento idrico, salvo delle cisterne che durante i quattro mesi di stagione secca si rivelano inadeguate per garantire uno standard minimo d’igiene. Anche l’elettricità manca. Vi è solo un vecchio gruppo elettrogeno che, a causa della scarsità e del costo del gasolio, viene acceso una volta la settimana per le radioscopie.

Per questo l’Aifo, oltre a portare avanti l’azione di sostegno sanitario, ha progettato un intervento per fornire all’ospedale acqua ed elettricità in modo continuo e sicuro. In sintesi il progetto prevede la costruzione di una diga sul fiume Nzasi, una centrale per la produzione di energia elettrica, una condotta per il trasporto dell’acqua e la ristrutturazione generale dell’ospedale. La quantità d’acqua che sarà pompata coprirà non solo i bisogni dell’ospedale, ma sarà sufficiente a garantire l’acqua a tutti i villaggi circostanti, alle scuole e agli orti comunitari. In una zona molto povera la disponibilità di acqua e di energia elettrica avrà una funzione importante per lo sviluppo locale e per la limitazione dei flussi migratori verso la capitale. L’Aifo si è impegnata a sostenere finanziariamente e tecnicamente questo progetto per la parte che compete alla Diocesi (acqua e luce all’ospedale), mentre il Ministro dell’Energia si è assunto la responsabilità della distribuzione idrica ed elettrica ai villaggi circostanti. Nel corso dell’anno 2003 sono iniziati i lavori di costruzione della centrale idroelettrica, la cui inaugurazione è prevista per la fine del 2004.

Il degrado socioeconomico del Paese e nello specifico della Regione del Bandundu fa sì che le famiglie che vi abitano non possano sostenere le spese per l’educazione dei loro figli. Ciò è dovuto anche al fatto che lo Stato, i cui introiti sono quasi totalmente utilizzati per le spese militari, contribuisce in maniera minima al funzionamento delle scuole. A causa della situazione descritta, gran parte delle spese scolastiche dei bambini ricade sulle spalle dei genitori. Spesso le famiglie non possono pagare la retta scolastica e per questo il tasso di alfabetizzazione dell’area interessata dal progetto è molto basso. Oltretutto, il personale è scarsamente pagato e mancano quasi totalmente i sussidi didattici e il materiale scolastico (matite, penne, quaderni).

Da ormai cinque anni, considerato il problema sopra descritto, l’Aifo sostiene un’azione specifica che favorisce l’accesso all’educazione dei bambini presenti sul territorio della Coordinazione Sud della Diocesi di Kenge, responsabile della supervisione delle attività scolastiche delle scuole primarie e secondarie pubbliche. Oltre alla promozione scolastica, il progetto promuove azioni di prevenzione ed educazione sanitaria nelle stesse scuole (malattie endemiche e trasmissione dell’AIDS).

Le attività per l’infanzia

Obiettivo generale: aumentare il tasso di alfabetizzazione nell’area corrispondente alla Coordinazione Sud della Diocesi di Kenge.

Obiettivi specifici: fornire i sussidi didattici ed il materiale scolastico necessario per il funzionamento delle scuole dell’area; migliorare la gestione dei processi didattici attraverso la creazione di piccole biblioteche all’interno delle scuole dell’area; migliorare l’accesso alla scuola attraverso il pagamento di borse di studio; aumentare l’informazione in favore dei bambini nei riguardi delle principali malattie endemiche presenti nell’area

Sono 120 le scuole presenti nell’area della Coordinazione Sud, di cui 87 primarie e 35 secondarie (totale 26.950 alunni, di cui 15.660 maschi e 11.290 femmine). Grazie alle attività svolte, attualmente le scuole coinvolte nel progetto sono 60 (di cui 23 gemellate con scuole italiane), per un totale di copertura del 50 %. (circa 13.000 bambini assistiti). In particolare viene promosso un programma nelle scuole cattoliche primarie e secondarie dell’area, dove vengono sviluppate attività di controllo ed educazione sanitaria rivolte agli studenti ed alle famiglie. Sono anche realizzate campagne di informazione, erogate borse di studio e fornito materiale scolastico. Il materiale didattico e di consumo viene consegnato al Comitato dei genitori e degli insegnanti delle scuole beneficiate. Il Comitato, presente in ogni scuola, è responsabile per la gestione del materiale, per l’organizzazione delle biblioteche e per l’assegnazione delle borse di studio.

Vengono in sintesi sostenute le seguenti attività: fornitura di penne e quaderni per consentire il regolare svolgimento delle lezioni;organizzazione di incontri di educazione sanitaria nelle scuole; acquisto di libri utili a formare piccole biblioteche scolastiche; finanziamento di borse di studio.

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Al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel progetto di Kimbau concorrono due persone inviate dall’Aifo: sono la dottoressa Chiara Castellani, responsabile sanitaria delle attività, e Paolo Moro, supervisore dei lavori di costruzione della centrale idroelettrica. Il difficile contesto nel quale si trovano fa assumere alla loro opera un particolare valore. Per questo la nostra associazione, attraverso la rivista, è felice di rivolgere loro un pubblico e fraterno ringraziamento.

I dati del progetto

Attività sviluppate: sostegno all’ospedale di Kimbau attraverso: fornitura attrezzature, materiale sanitario e farmaci; formazione personale locale; educazione sanitaria; costruzione di una centrale idroelettrica

Area: Località Kimbau, Distretto di Kwango, Regione Bandundu (Diocesi di Kenge)

Responsabile locale: Mons. Gaspard Mudiso (Vescovo Diocesi di Kenge)

Personale Aifo impegnato: dott.ssa Chiara Castellani, in qualità di responsabile sanitario; Paolo Moro, in qualità di responsabile della costruzione della centrale idroelettrica.

Nel 2004 l’impegno finanziario dell’AIFO per il progetto sanitario è di 89.300 Euro. Per la centrale idroelettrica è di 180.000 Euro. Per l’infanzia è di 10.000 Euro.

Note: Si può contribuire nel seguente modo:
- carta di credito American Express - Visa - Mastercard: telefonare al n. verde 800 550303 (AIFO)
- versamento postale: C.C.P. 7484 intestato ad AIFO Onlus
- versamento bancario conto corrente bancario: AIFO Onlus conto n.505050 - Banca Popolare Etica Padova - ABI 5018 - CAB 12100 - CIN Z
Importante: non inviare materiale, i generi di prima necessità sono in genere reperiti in loco.

N.B.: NELLA CAUSALE OCCORRE INDICARE "PER KIMBAU - PROGETTO SANITARIO E INFANZIA"
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