Intervista radiofonica a Chiara Castellani
Repubblica Democratica del Congo a confine con l’Angola, due giorni di viaggio dalla capitale Kinsasa nel villaggio di Kimbau nel cuore della savana del Bamdungu da quasi 15 anni vive e lavora Chiara Castellani, ginecologa e chirurga di guerra volontaria dell’Aifo, associazione amici di r.c., è l’unico medico per i 150 mila abitanti della regione, dal 1992 a causa di un incidente stradale ha perso il braccio destro.
Chiara Castellani:
Io ho dovuto imparare a delegare, se c’è un urgenza chirurgica fino al 92 ero io che operavo e magari un altro mi assisteva. Adesso io assisto con le parole e a volte con la mano sinistra, altri operano a mio nome.
L’altro giorno ci siamo trovati con un bambino con un parto podalico, la testina era rimasta imprigionata, se avessi avuto due mani l’avrei tirato fuori io e l’avrei fatto, invece ho dovuto guidare l’allevatrice che lo facesse lei facendo la doppia rotazione e lei l’ha capito e l’ha fatto.
E’ importante e sono obbligata a spiegare in questo modo a spiegare a lei come deve fare. E’ più difficile ma lascerà molta più traccia.
Cecilia Rinaldini:
Trasmettere l’esperienza e insegnare alle giovani generazioni è ora l’impegno prioritario di Chiara Castellani che oltre essere responsabile dell’Ospedale di Kimbau dal 2000 dirige la scuola infermieri della zona.
La malaria e la tubercolosi sono le prime cause di morte in Congo, ma la terza emergenza è la malattia del sonno dimenticata dalle case farmaceutiche.
Chiara Castellani:
E’ una malattia per la quale non esiste un trattamento salvo un trattamento a base di arsenico di estrema tossicità, che ammazza il 5 % dei malati trattati e per cui la ricerca farmacologia non si muove per cui non c’è nessun interesse economico a scoprire il trattamento per una malattia che colpisce solo dei poveracci che vivono nelle foreste tropicali.
Esiste in realtà un farmaco di più elevata efficacia che è stato usato come cosmetico negli Stati Uniti e non viene prodotto in quantità sufficiente.
Esiste una medicina dei poveri e una medicina dei ricchi.
Cecilia Rinaldini:
In Congo il sistema sanitario garantisce il diritto alla salute solo a chi può pagare. Nell’Ospedale diretto da Chiara Castellani si chiede un contributo ai malati ma chi non può permetterselo viene curato comunque.
Chiara Castellani:
Io sono stata testimone di malati morti davanti al marciapiede dell’Ospedale rifiutati dall’Ospedale perché non avevano i soldi di pagare, i bambini morti dentro l’utero materno perché gli veniva rifiutato il cesareo perché non avevano i soldi per pagare.
Lo stato non ci dà assolutamente niente per l’assistenza sanitaria ai malati gravi e allora bisogna organizzarsi, farsi aiutare dall’Italia ma anche far maturare nella gente la coscienza del proprio diritto ad essere curati perché siamo essere umani e come tali abbiamo diritto a questa.
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Si ringrazia la dottoressa Giovanna Cacciaguerra per aver trascritto il testo.
Allegati
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