Latina

Paraguay: continua la criminalizzazione dei movimenti sociali

In Paraguay continua la criminalizzazione dei movimenti sociali con la militarizzazione delle zone rurali, questa volta nei dipartimenti di San Pedro, Caaguazú y Caazapá.
7 marzo 2005
Cristiano Morsolin

Luis Aguayo, segretario generale della Mesa Coordinadora Nacional de Organizaciones Campesinas (MCNOC),è intervenuto per denunciare “lo stato di abbandono e di estrema povertà di queste zone dove non esistono gruppi armati che cercano di destabilizzare la regione, come hanno erroneamente informato i giornali locali; le organizzazioni contadine hanno costruite scuole e strade nelle zone abbandonate dal governo”.

Ha espresso il suo dissenso anche il vescovo Oscar Páez; va ricordato che la Pastorale Sociale Paraguaya (che ha sempre difeso i settori più poveri) si è opposta al decreto presidenziale che l’anno scorso ha aumentato la presenza di militari in zone di conflitto per la domanda di terra.
Ho appena ricevuto da Mercedes Canese (dirigente del Fronte popolare per l’Energia e consulente del Coordinamento Nazionale di donne indigene e contadine del Paraguay) questo aggiornamento dal Paraguay, con il documento della Plenaria Popolare Permanente (che riunisce organizzazioni sociali e partiti di sinistra) in cui si sottolinea che “la zona rurale del Paraguay è praticamente militarizzato. Il governo di Duarte Frutoso cerca di giustificare il suo fallimento come Presidente della Repubblica lanciando un feroce operativo repressivo contro le organizzazioni sociali, in particolare quelle contadine. Abbiamo dimostrato al governo la forza della opposizione, della lotta popolare che ripudia la politica economica neoliberale.
Va ricordato che l’anno scorso sono stati arrestati 700 contadini appartenenti a varie organizzazioni che invadono terre inutilizzate e sollecitano la riforma agraria.

Ho intervistato al Foro Sociale Mondiale di Porto Alegre Mercedes Canese, giovane docente dell’Universitá Nazionale di Asuncion, accompagna il Fronte popolare per la Energia ed i movimenti dei senza terra, spiega che “Il Paraguay ha una problematica particolare di debito. Il suo debito estero è di 2,4 mila milioni di dollari ed è molto inferiore al debito di entrambi le centrali idroelettriche binazionali Itaipù e Yacyreta, debito che non figura come debito estero perchè non conta con l’avvallo della Banca Centrale e raggiunge la cifra di 14 mila milioni di dollari per il Paraguay (proprietaria del 50%). Questo debito deve essere inteso come una strategia geopolitica gestita dai grandi “vicini” del Paraguay, cioè Argentina e Brasile, con l’obiettivo di frenare il suo sviluppo produttivo e mantenere la relazione di dipendenza che esiste dopo la guerra della Triplice Frontiera (Brasile, Argentina y Uruguay contro Paraguay nel periodo 1865-1870). Allo stesso modo che gli imperi utilizzano il debito estero come meccanismo di estrazione accellerata di capitale dei paesi poveri verso quelli ricchi, i sub-imperi del Brasile e Argentina estraggono capitali dal Paraguay. Una chiara conseguenza è l’elevato costo della energia elettrica per la popolazione e per la produzione, una contraddizione ingiustificabile considerando che Paraguay è l’unico paese con eccedenze di energia elettrica della regione. Per questo è stato molto importante che le organizzazioni sociali si stiano mobilitando perche hanno preso coscienza della relazione tra la necessitá di una tariffa sociale per l’energia e la cancellazione del debito delle binazionali.”
Cristiano Morsolin, educatore-giornalista ed operatore di reti internazionali.

Lima, 7 marzo 2005

Pronunciamiento de la Plenaria Popular Permanente

La Plenaria Popular Permanente (PPP) que reúne a organizaciones
sociales
y
partidos políticos progresistas y de izquierda del Paraguay, se
dirige
a la opinión pública nacional e internacional para expresar su posición
ante el secuestro y posterior asesinato de la Srta. Cecilia Cubas.




1.- Manifestamos que la práctica de los secuestros y asesinatos,!
como el
mencionado, no hacen parte de los métodos de lucha que, desde hace
años,
venimos sosteniendo en favor de las causas y reivindicaciones
históricas
de la clase trabajadora de la ciudad y del campo. Las acciones
criminales son impropias de los métodos que utilizamos quienes
aspiramos
a construir una nueva sociedad.




2.- Resulta grotesca y peligrosa la hipocresía y la manipulación con laque tanto el gobierno como un sector de la prensa están abordando estehecho, ya que lo utilizan como excusa para satanizar a la izquierda yponer en marcha un plan para reprimir, criminalizar e intimidar a lasorganizaciones sociales y políticas, progresistas y de izquierda.



3.- La intención del gobierno y de ese sector de la prensa es involucrara las organizaciones políticas de izquierda en hechos criminales deresponsabilidad individual. De confirmarse la participación demilitantes y activistas de cualquier partido político, laresponsabilidad penal es de carácter individual, y no colectiva. Además,si fuera por hechos criminales, y hasta mafiosos, cometidos por miembrosreconocidos de algún partido político, el primero al que se debecuestionar y amenazar de proscripción es el partido Colorado.




4.- Es de público conocimiento que una parte importante de las accionescriminales son realizadas o cuentan con la complicidad de los másvariados órganos del Estado, especialmente la policía, la fiscalía y lasFuerzas Armadas. Una prueba de esto es la reciente destitución delMinistro del Interior y la masiva purga policial como efecto del caso dela Srta. Cecilia Cubas. En este contexto manifestamos nuestradesconfianza absoluta en que instituciones como la fiscalía y
lapolicía, que evidencian un funcionamiento corrupto y mafioso, puedanasegurar garantías constitucionales y el debido proceso en casos como elque nos ocupa.




5.- En estos momentos el campo está prácticamente militarizado. Elgobierno de Duarte Frutos buscar justificar su fracaso como Presidentede la República lanzando un feroz operativo represivo contra lasorganizaciones sociales y, principalmente contra las organizacionescampesinas. El gobierno sabe que somos la verdadera oposición, y lohemos demostrado con actos, movilizaciones y otras formas legítimas delucha popular, repudiando su política económica neoliberal yproimperialista.




6.- Alertamos sobre la extensión en nuestro país del "Plan Colombia"que, con el argumento del "combate al terrorismo", aplica el usosistemático e ilegal de la fuerza, a través de operaciones secretasvinculadas con los nefastos grupos paramilitares, responsables delasesinato y secuestro de decenas de luchadores políticos y sociales,violando sistemáticamente la Soberanía, los Derechos Humanos y las leyesnacionales e internacionales.




7.- Las calamidades que están sucediendo en el país no fueron causadaspor los pobres ni por sus organizaciones, sino por los que están en elgobierno, que son los verdaderos delincuentes. Desde el poder, aplicanpolíticas económicas y sociales criminales y terroristas, que generanhambre, enfermedades, falta de tierra y trabajo, desigualdad, exclusióny demás dramas sociales. Nuestra lucha es por el socialismo, contra lasinjusticias y el empobrecimiento de nuestro pueblo y esta cargada deconvicción, valentía y compromiso. Por la Plenaria Popular Permanente

Antonio Gayoso (MCNOC) Coordinador Asunción, 2 de marzo de 2005

Note: Co-fundatore dell’Osservatori Indipendente sulla regione Andina SELVAS – www.selvas.org

Dal 2001 lavora in America Latina, con esperienze in Ecuador, Peru, Brasile, Colombia, Chile

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