Venezuela : lettera aperta ai lavoratori dell' Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) da parte dei rappresentanti dell' UNT
Oggi, in Venezuela, l'UNT rappresenta la maggior parte della forza lavoro organizzata. La sua istituzione, nel 2003, ha dato un grande impulso all'organizzazione di sindacati nel nostro paese. La quota di iscritti ai sindacati e' cresciuta dall'11% del 2001 al 23% del 2004. L'UNT e' stato presente anche nelle ultime due conferenze internazionali sul lavoro dell'ILO nel giugno 2003 e nel giugno 2004.
Ma questi anni hanno anche visto FEDECAMARAS, l'associazione dei datori di lavoro in Venezuela, concordarsi con la confederazione dei lavoratori venezuelani (CTV) per presentare un reclamo alla commissione dell'ILO sulla liberta' di associazione, sostenendo che il governo venezuelano ha violato le liberta' dei sindacati ed il diritto di sciopero.
La protesta congiunta di FEDECAMARAS e del CTV e' molto inusuale, poiche', in genere, i sindacati sono gli unici che inviano all'ILO reclami contro i datori di lavoro e che rivendicano supporto dal gruppo dei lavoratori dell'ILO contro ogni violazione dei diritti sindacali, incluso il diritto allo sciopero. E' senza precedenti anche una convergenza di interessi tra la FEDECAMARAS e il CTV.
Un reclamo di questo tipo puo' essere compreso solo nel contesto dell'instabile situazione politica venezuelana, nella quale FEDECAMARAS e i massimi vertici del CTV hanno partecipato direttamente al tentato golpe militare dell'aprile 2002, insieme ai partiti politici dell'opposizione e con l'appoggio dell'ambasciata USA. Il golpe - che ha insediato un governo guidato da Pedro Carmona, in seguito presidente di FEDECAMARAS - fu interrotto dopo soli due giorni di mobilitazioni di massa dei lavoratori venezuelani e della gente.
In seguito, nel dicembre 2002 e nel gennaio 2003, FEDECAMARAS - insieme agli stessi leader del CTV - organizzo' una serrata delle fabbriche ed una interruzione generale del lavoro da parte dei proprietari, che cercavano di far cadere il governo mediante il sabotaggio della principale fonte di guadagno del paese: l'industria petrolifera. Sia durante il golpe militare che durante la serrata delle fabbriche, la leadership del CTV prese parte ad azioni che furono condannate dalla schiacciante maggioranza dei lavoratori venezuelani.
Infatti, i lavoratori non furono mai consultati dalla leadership del CTV quando si interruppe la produzione dell'industria petrolifera. Al contrario, sentendo quanto stava facendo l'amministrazione del CTV, i lavoratori si mobilitarono in massa per occupare gli impianti di trivellazione e le raffinerie, assicurando la ripresa di produzione del petrolio.
Questi fatti innegabili sono stati riportati in dettaglio da 35 leader dell'UNT alla missione di contatto dell'ILO che ha viaggiato in Venezuela nell'ottobre 2004.
Non e' una novita', e neppure e' inaspettato, che i datori di lavoro ricorrano allo stop della produzione a svantaggio dei lavoratori per sostenere i loro interessi. Senza dubbio molti di voi hanno osservato questo tipo di azioni da parte del patronato nei propri paesi. E' meno frequente che i datori di lavoro ricorrano ad un golpe, ma, purtroppo, anche questo tipo di azioni ha dei precedenti. Ma non e' forse un insulto alla nostra intelligenza cercare di farci credere che interruzioni del lavoro da parte dei proprietari e colpi di stato militari possano in qualche modo essere atti alla difesa della democrazia e dei diritti sindacali? Pensano forse che siamo dei folli non in grado di vedere oltre la loro ipocrisia?
Nel giugno 2004, FEDECAMARAS - con il pieno supporto dell'organizzazione internazionale dei datori di lavoro (IOE) e dei rappresentati di grandi organizzazioni in 22 paesi, inclusi gli Stati Uniti, tutte note per le loro attivita' anti-sindacali - invoco' l'articolo 26 dello statuto dell'ILO e propose che fosse istituita una commissione di inchiesta in rapporto alle presunte violazioni delle liberta' sindacali in Venezuela.
Durante il meeting del 2005, tra l'8 e il 24 marzo, il consiglio amministrativo dell'ILO e' chiamato ad esprimersi su questa richiesta di FEDECAMARAS. Vale la pena notare che mentre questo reclamo privo di fondamenti contro il governo venezuelano e' preso in considerazione dall'ILO, il governo della Colombia non e' stato soggetto ad alcuna sanzione o pressione dalla stessa organizzazione, nonostante questa abbia constatato, all'inizio del 2004, che 186 sindacalisti erano stati assassinati in quel paese a causa delle loro attivita', ed il numero e' ora superiore a 200.
Care sorelle e cari fratelli,
Oggi il governo venezuelano gode di un ampio supporto popolare sia per avanzare il suo programma di riforma agraria, che per espropriare le fabbriche abbandonate o fatte fallire dai proprietari, in modo da creare occupazione e reddito. Negli ultimi tempi sono stati inscenati diversi incidenti per creare un conflitto diplomatico tra il Venezuela e la Colombia. Ancor piu' inquietante, il presidente USA George W. Bush e la Segretaria di Stato Condoleezza Rice hanno rilasciato pubblicamente degli avvertimenti contro il presunto ruolo "negativo" e "destabilizzante" del Venezuela nella regione.
Chiunque non sia estraneo alle politiche internazionali implementate dall'amministrazione Bush nel periodo recente puo' capire molto bene che queste non sono solo parole, ma una minaccia diretta al Venezuela. Bush e Rice invocano in concetto di "democrazia", ma se si guarda all'Iraq di oggi, si puo' vedere cosa intendano per "democrazia".
E' forse possibile non vedere una relazione tra questi sviluppi politici e la posizione assunta da FEDECAMARASA all'ILO?
Al di la' delle opinioni personali sul governo venezuelano e le sue politiche, e' un fatto che proprio questo governo abbia ricevuto il sostegno di piu' del 60 % della popolazione lo scorso 15 agosto, nel referendum confermativo del 2004, assestando cosi' un duro colpo agli sforzi di FEDECAMARAS e dei funzionari del CTV per costringere alle dimissioni il governo di Chavez. I risultati delle elezioni sono stati ratificati dall'Organizzazione degli Stati Americani (OAS) e del Carter Center, due organismi che certo non possono essere accusati di nutrire simpatie per il governo venezuelano.
E' un fatto innegabile che l'attuale governo venezuelano abbia ottenuto lo schiacciante supporto della popolazione nelle elezioni nazionali e regionali tenute nell'ottobre 2004.
Dal nostro punto di vista, come UNT, democrazia genuina significa rispettare la volonta' delle persone di decidere della propria vita. E vogliamo sottolineare questo punto: il diritto all'auto-determinazione deve essere rispettato e protetto indipendentemente da quel che si pensa dell'attuale governo venezuelano. Non sta agli Stati Uniti decidere al posto della popolazione venezuelana cosa sia "positivo" o "negativo" per il Venezuela.
E' perfettamente comprensibile che i rappresentati degli impiegati dell'ILO formino un fronte comune con FEDECAMARAS a supporto del loro reclamo. Allo stesso modo, non sorprende che i governi, in particolare quello degli Stati Uniti, seguano l'esempio. Ma in nessun modo i rappresentanti delle organizzazioni all'ILO possono supportare questo attacco alla nostra sovranita' e ai nostri sindacati indipendenti.
Non e' forse ovvio che permettere alla commissione d'inchiesta d'approvare le richieste di FEDECAMARAS equivarrebbe, di atto, a calpestare le liberta' sindacali e la sovranita' del nostro paese? Solo noi, i lavoratori del Venezuela, possiamo e dobbiamo decidere che tipo di organizzazioni sindacali costruire, rispetto ai principi della liberta' sindacale.
Rivolgiamo questo appello urgente a tutte le organizzazioni sindacali del mondo. Chiediamo a tutti di rifiutare la proposta di FEDECAMARAS atta a sanzionare il Venezuela e a istituire una Commissione d'Inchiesta. Un'azione di questo tipo non e' richiesta. Inoltre, quella descritta da FEDECAMARAS non e' la reale situazione delle liberta' sindacali in Venezuela, un paese che ha ratificato le convenzioni ILO 87 e 98.
Da parte nostra, come dirigenti di un sindacato indipendente di base, non abbiamo nulla da nascondere. Questo e' il motivo per cui alleghiamo a questa lettera aperta un memorandum che risponde alle specifiche accuse del reclamo presentato da FEDECAMARAS.
Invitiamo i sindacati di tutto il mondo a venire in Venezuela per vedere da se' la realta' del nostro paese, dove persino il CTV, che ha partecipato attivamente al tentato golpe dell'aprile 2002 e alla serranda delle fabriche nel dicembre 2002 - gennaio 2003, gode di piene liberta' sindacali.
Invitiamo anche i rappresentati del movimento sindacale internazionale a partecipare al prossimo congresso nazionale dell'UNT. Questo vi permettera' di apprendere dagli stessi lavoratori la reale situazione dei sindacati in Venezuela.
Per concludere, invitiamo tutte le organizzazioni sindacali e i dirigenti a rifiutare le provocazioni di FEDECAMARAS e dei suoi alleati per istituire una commissione d'inchiesta per il Venezuela. Vi invitiamo ad aggiungere i vostri nomi in calce a questa lettera aperta al gruppo dei lavoratori dell'ILO.
- A difesa della sovranita' del popolo venezuelano!
- A difesa delle vere liberta' sindacali!
Firmato dai seguenti coordinatori nazionali dell'UNT:
Orlando Chirino, Marcela Màspero, Stalin Pèrez Borges e Rubèn Linares
www.handsoffvenezuela.org
Ti preghiamo di mandare le tue lettere di solidarieta' ai seguenti indirizzi:
unt_internacional@hotmail.com (UNT)
tali89@hotmail.com (Stalin Perez)
con una copia a: contact@handsoffvenezuela.org
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando le fonti, l'autore e il traduttore.
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