Latina

El Salvador: lettera aperta alla sig.ra Condoleeza Rice

29 aprile 2005
Blocco popolare sociale di El Salvador
Tradotto da per PeaceLink


Sig.ra Condoleeza Rice

Oggi lei arriva nel nosatro paese. Non possaimo darle il benvenuto.
Lei rappresenta un governo che durante il conflitto armato ha contribuito con aiuti militari al genocidio del nostro popolo.
Lei rappresenta un governo, l’amministrazione Bush, che interviene nelle nostre faccende interne e minaccia la vita e il lavoro dei nostri compatrioti negli USA.
Ci permetta di presentarci: siamo una coalizione di settori popolari che include sindacati che vivono sotto la minaccia di repressione; contadini che lottano per la terra accaparrata dai terratenientes; comunità che difendono il diritto ad una vita degna; studenti che cercano la luce della conoscenza; indigeni che si rifiutano di essere sterminati; veterani di guerra che sollevano la bandiera della pace; donne che rifiutano le discriminazioni sessuali; chiese che proclamano il vangelo di giustizia di Gesù di Nazaret.
Sappiamo che il governatore Saca le ha informato che questa è una provincia dell’imparo che troverà pacificata, che è una colonia che avanza verso la modernità e che è una terra di opportunità. Lei pensi ciò che vuole, ma noi le possiamo assicurare le seguenti cose:
Siamo un popolo che lotta per la sua indipendenza e sovranità.
Siamo un popolo con molta dignità. Siamo il popolo di Agustín Farabundo Martí e Monsignor Romero.
Siamo un popolo in resistenza.
Negli ultimi 16 anni, quattro governi del partito ARENA hanno distutto l’agricoltura e oggi prevale la disoccupazione. La gente viene via dalle campagne e si stabilizza in città come venditoti ambulanti.
C’è molta fame e sofferenza.
E c’e’ molta ingiustizia: si pagano salari di fame nelle fabbriche “maquilas” e i giovani sono spinti fino al suo paese per cercar lavoro. Questo è lo stile di vita che ci hanno imposto con l’aiuto del governo degli Stati Uniti.
Noi rispettiamo le tradizioni democratiche del suo paese. Gli esempi di Frederick Douglas, di WEB Dubois, de Martin Luther King, di George Washington e Abraham Lincoln, ci ispirano nella nostra lotta per la democrazia.
Ma anche le campagne razziste del Ku Klus Klan contro i neri e gli ispanici ci causano ribrezzo. Noi rifiutiamo le attitudini razziste del Partito Repubblicano a cui lei e il presidente Bush appartenete.
Nello spirito delle quattro religiose che furono assassinate nel dicembre del 1980 dai militari salvadoregni e che donarono il loro sangue per il nostro popolo, in loro onore chiediamo al governo che lei rappresenta:

1. Chiedere pubbliche scuse a Francisco Flores per la burla di cui fu oggetto nella disastrosa strategia diplomatica degli USA veso l’ OEA.
2. Rispettare il nostro diritto alla autoderteminazione e indipendenza
3. Non estradare il terrorista Posada Carriles nel nostro paese
4. Garantire la stabilità del lavoro dei salvadoregni negli USA. Amnistia per i settori produttivi senza permesso di soggiorno
5. Rispettare la volontà del nostro popolo non intervenendo con propaganda e denaro nei nostri processi elettorali.
6. Cessare la campagna criminale dei gruppi razzisti contro i nostri compatrioti che attraversano la frontiera USA- Messico
7. Sospendere la imposizione del trattato di Libero Commercio – TLC
8. Permettere che le truppe salvadoregne ritornino dall’ Iraq
9. Chiudere la base militare di Comalapa perchè è una minaccia per la pace della regione mesoamericana. Usare le strutture militari di questa base per l’educazione e la salute del nostro popolo
10. Ridare il visto a Schafik Handal, lider indiscusso del principale partito di opposizione del paese, il FMLN

Note: traduzione di Nello Margiotta per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la
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