Latina

L'Unione Nazionale delle Casalinghe in Venezuela

Sulla scia delle riforme governative, migliaia di donne si sono organizzate per vedere garantiti i propri diritti alla salute, all'educazione e al benessere
1 maggio 2005
Benjamin Dangl

Sotto la direzione del Presidente Hugo Chavez, il governo venezuelano ha ridistribuito le ricchezze petrolifere della nazione per finanziare l'educazione gratuita, l'assistenza medica, le riforme territoriali, le classi di lavoratori e alcuni progetti di informazione - di cui hanno largamente beneficato le comunita' piu' povere del Venezuela. In aggiunta a queste iniziative del governo, molti cittadini venezuelani si sono impegnati per dar vita alle proprie associazioni, cooperative e gruppi comunitari. Un gruppo innovativo in questo movimento e' l'Unione Nazionale delle Casalinghe.

L'unione e' nata nel 2003 ed e' cresciuta fino a coinvolgere migliaia di donne in tutto il paese. I suoi membri vengono principalmente da famiglie con risorse economiche molto basse e per il 30% sono vedove o single. L'iscrizione all'unione e' gratuita e, una volta aderito, ai membri viene fornita una carta d'identita' e una copia gratuita della Costituizione Bolivariana.

"Noi siamo le figlie della costituzione", ha spiegato Lizarde Prada, Coordinatrice Generale dell'Unione delle Casalinghe per lo stato di Merida, tirando fuori la sua piccola copia del documento. "La costituzione garantisce la salute e il benessere delle casalinghe, il diritto ad un alloggio dignitoso e all'educazione. A livello mondiale non esiste un'altra costituzione che prenda in considerazione le casalinghe".

La costituzione e' una parte fondamentale della Rivoluzione Bolivariana, un processo politico cosi' chiamato in onore dell'ottocentesco liberatore del Venezuela, Simon Bolivar. Nel 1999, con una manovra guidata dal Presidente Chavez, la costituzione e' stata completamente rivista attraverso una serie di referendum e di sessioni di riscrittura che si sono svolte al governo e in altri gruppi in tutto il paese. Il riconoscimento delle casalinghe e' uno dei diversi aspetti progressisti del documento.

Prada ha parlato con me in un ufficio ingombro che e' il centro delle attivita' dell'associazione all'interno di Merida, uno stato montagnoso nella parte occidentale del Venezuela. I muri dell'ufficio erano coperti di ritratti del Presidente Chavez e di poster contro la guerra in Iraq. Prada si e' dimostrata vivace durante tutta l'intervista, chiaramente molto coinvolta nel lavoro dell'unione. Durante l'incontro i suoi due cellulari hanno suonato continuamente mentre i dipendenti dell'associazione correvano dentro e fuori il suo ufficio.

"Siamo una grossa istituzione e stiamo facendo accadere dei miracoli. Non si tratta di dare pesce alla gente, si tratta di insegnare loro come pescare, come trovare lavoro, come partecipare ai vari programmi governativi la' fuori", ha detto Prada. "Noi, l'unione, siamo un canale che sta indicando alla gente una direzione diversa. Spesso queste donne di condizioni modeste non sanno che il denaro c'e', che ci sono delle risorse disponibili. E' solo questione di sapere dove si trovano".

L'unione provvede al sostegno legale per i propri membri e li informa riguardo ai programmi di educazione gratuita, di assistenza medica e di sussidio alimentare che il governo fornisce. Si stanno anche muovendo per ottenere dal governo un assegno fisso che, se le cose andassero a buon fine, sarebbe donato a tutte le casalinghe con piu' di cinquant'anni.
La sezione di Merida ha un programma settimanale su Radio Horizante, una radio comunitaria. Attraverso questo, i membri informano il pubblico del proprio lavoro e di quali sono i progetti che potrebbero essere di interesse per la comunita'. E due volte al mese hanno una riunione dell'associazione - all'una e mezza, cosi' le donne possono parteciparvi dopo aver preparato il pranzo per le proprie famiglie. Uno degli ultimi incontri ha visto la presenza di migliaia di donne provenienti dall'intero stato di Merida.

"Abbiamo anche dei collaboratori che insegnano alle donne come sviluppare delle cooperative in piccole attivita' e lavoro comunitario", ha spiegato Prada. "Per esempio, se vivi in una certa zona e hai le materie prime, come le banane, le venderai ad un negozio di dolci ed userai i trasporti locali per la tua attivita'. Tutto questo generera' piu' lavoro locale". Ci sono diverse cooperative affiliate all'Unione delle Casalinghe, alcune riguardano la preparazione e la distribuzione di alimenti, altre la tessitura e il cucito.

Nel giugno 2005 Merida ospitera' un evento sportivo nazionale e l'Unione delle Casalinghe spera di avere un ruolo importante nell'evento. "Vogliamo che molti dei benefici e dei posti di lavoro che ne deriveranno vadano alla gente delle nostre comunita' che ha bisogno di lavorare, per esempio le casalinghe", ha spiegato Prada.
L'unione sta lavorando anche per acquistare a Merida un edificio proprio, dove potranno svolgersi lezioni, incontri e dove si potra' vendere materiale illustrativo e prodotti realizzati dai membri dell'associazione. Inoltre, l'unione rilascia dei diplomi alle donne che sono esperte in particolari tipi di lavoro domestico. Dopo alcune valutazioni, le donne ricevono diplomi per la panificazione, per il cucito, per la cucina, per il taglio dei capelli, per la produzione di dolciumi e cosi' via.

"Molte delle nostre donne rimangono a casa tutto il giorno", ha detto Prada.
"In casa lavorano come cuoche, pittrici, insegnanti, babysitter e medici - tutto questo in una sola persona. La nostra unione aiuta a dare piu' forza alle casalinghe. Molte di loro erano chiuse nelle proprie case, non avevano il tempo di leggere o di scrivere, stavano sempre a cucinare e a pulire, non erano informate.
Ora molte delle nostre donne stanno aprendo gli occhi".

Note: Benjamin Dangl e' un freelance ed un redattore di www.UpsideDownWorld.org, una rivista online su attivismo e politica che si occupa in particolare del Sud America.


Tradotto da Silvia Corbatto per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando le
fonti, l'autore e il traduttore.

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