Messico: non cessa la guerra contro le comunità indigene zapatiste
Messico, DF, 24 maggio 2005
All'opinione pubblica nazionale e internazionale
Ai mezzi di comunicazione
LA BANCA BILBAO-VIZCAYA-BANCOMER SI INFILA L'ARMATURA, SGUAINA LA SPADA PER
RIVIVERE LA CONQUISTA DEI POPOLI INDIOS
Il 19 maggio dell'anno in corso, l'associazione Enlace Civil A.C., con sede
a San Cristsbal de las Casas, Chiapas, Messico, ha ricevuto l'indignante
notifica, da parte di Adulfo Ruiz Hernandez, direttore legale regionale
della Banca Bilbao Vizcaya-Bancomer e dei dott. Armando Montoya e Fernando
Lspez Bautista, del notariato pubblico numero 41, in cui si comunicava la
cancellazione entro 31 giorni dei propri conti bancari depositati presso
questo istituto. Alla richiesta di una spiegazione, il direttore regionale
della citata banca si h rifiutato di fornirne rispondendo che la banca
"doveva proteggersi dal riciclaggio di denaro sporco e che eseguiva le
disposizioni ricevute". E che, inoltre, "tutte le banche stavano facendo la
stessa cosa."
Un mese fa, la stessa banca, ha fatto la stessa cosa con l'Organizzazione
per la salute indigena maya dello stato del Chiapas, OSIMECH,
un'organizzazione civile che si occupa della formazione di promotori di
salute nelle comunit` indigene degli Altos del Chiapas: senza ragione e
spiegazione alcuna hanno comunicato all'organizzazione che avrebbero chiuso
il suo conto corrente.
Enlace Civil h un'associazione che opera, senza scopo di lucro, per
appoggiare le comunit` indigene zapatiste nei loro progetti produttivi,
educativi, di salute. Le sue attivit` sono assolutamente legali e
trasparenti, h debitamente registrata a livello notarile e presso la
Segreteria del Fisco che non gli avrebbe permesso di ricevere donazioni
senza il versamento delle relative imposte, ovvero, l'organizzazione h
sempre stata rigorosamente e costantemente controllata da parte delle
autorit` politiche e fiscali del paese. Gli aiuti economici che riceve sono
destinati direttamente alle Giunte di Buon Governo zapatiste per sostenere
la costruzione pacifica di migliori condizioni materiali delle sempre
dimenticate comunit` indigene.
Tra i suoi donatori ci sono il governo basco, l'ambasciata Finlandese,
municipi italiani e municipi catalani, e centinaia di piccole organizzazioni
solidali, ong, gruppi culturali, sportivi e uomini e donne del Messico ed il
mondo che fanno quello che il governo ed i partiti politici non fanno, cioh,
gemellarsi con le comunit` indigene, imparare dalla loro grande dignit` e
resistenza davanti ai potenti e camminare con loro nella costruzione di un
Messico piy giusto e degno, dove il razzismo, la discriminazione e la
miseria siano solo una brutta storia del passato.
Ma niente di questo sembra importare alla Banca Bilbao Vizcaya-Bancomer che
con il suo indegno atteggiamento dimostra di ignorare che la conquista e
colonizzazione dei popoli indios h finita. Dunque, coloro che appaiono sui
quotidiani perchi sotto processo per malversazioni finanziarie in Messico ed
in altre parti del mondo, che si sono sempre avvantaggiati della connivenza
con un governo che ha ipotecato il benessere della maggioranza, con frodi
milionarie che portano il nome legale di interessi bancari, accusano chi non
ha nulla, e precisamente le comunit` indigene, di fare quello che proprio
loro fanno.
Con questo atteggiamento razzista e prepotente, stanno accusando di
"riciclaggio" anche tutti coloro che contribuiscono economicamente alla
costruzione di scuole, magazzini, cliniche, impianti di acqua potabile,
linee elettriche, biblioteche, costruzione di materiali per realizzare case
dignitose, progetti di agricoltura biologica; il ladro pensa che tutti sono
ladri come lui.
In fin dei conti, che cosa pur importare a questi neoconquistatori la sorte
delle comunit` indigene o di qualsiasi popolo del pianeta, per non
dimenticare la forma tanto vile con cui la stessa banca ha contribuito alla
rovina dei risparmiatori argentini alcuni anni fa, la cosa importante h far
vedere chiaramente che sono loro quelli che comandano e che gli indios, le
donne, i giovani, i pensionati, i lavoratori, non sono altro che una
variabile prescindibile nei loro grandi "affari."
Con questo vile attacco, pezzo chiave nella guerra dichiarata contro i
popoli indios, la Banca Bilbao Vizcaya-Bancomer sta mettendo il suo granello
di sabbia nel compito di ammazzare per fame migliaia di rifugiati indigeni
che ricevevano un po' di aiuto per sopportare le inumane condizioni in cui
devono sopravvivere ogni giorno; di colpire migliaia di bambini che vedranno
interrotti i programmi di educazione, vaccinazione e controllo di malattie
curabili; di combattere centinaia di donne che per la prima volta nella loro
vita potevano accedere ad una clinica comunitaria per partorire o prendersi
cura della propria salute in condizioni mediche rispettabili; di
perseguitare migliaia di promotori di educazione e salute che, senza
ricevere stipendio ni beneficio economico alcuno, non potranno piy
recuperare materiale scolastico e sanitario per continuare a svolgere il
loro lavoro comunitario; di cercare di chiudere le decine di farmacie rurali
che resteranno senza provviste di medicinali distribuiti gratuitamente agli
abitanti delle comunit` per attenuare le malattie causate dalla povert`
incombente; di cercare di sterminare dunque migliaia di comunit` che si
rifiutano ogni giorno di continuare a vivere nell'oblio e senza futuro
alcuno.
Devono sentirsi orgogliosi i signori della Bilbao Vizcaya-Bancomer di aver
fatto un passo importante nella crociata iniziata dai loro antenati piy di
500 anni fa.
Facciamo appello a tutti coloro che hanno appoggiato ed appoggiano la lotta
pacifica delle comunit` indigene zapatiste per costruire un mondo piy giusto
e degno, a tutte e tutti quelli quali non possono che guardare con
repulsione questa escalation della guerra di sterminio contro i popoli
indios, affinchi si pronuncino pubblicamente contro la Banca Bilbao
Vizcaya-Bancomer, in Messico e nel mondo, e che facciano loro sapere che la
conquista, il razzismo e la guerra di sterminio, il disprezzo per l'umanit`,
sono "valori" che non siamo disposti a perpetrare.
Per Enlace Civil A.C.: Dra. Paulina Fernandez, direttrice; Barbara Riviello,
tesoriera e Javier Elorriaga, segretario.
Per il Comiti Eureka: Rosario Ibarra de Piedra Per il Fideicomiso per la
salute dei bambini indigeni del Messico, A.C.: Ofelia Medina
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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