Latina

Arrestati in Cile familiari di Desaparecidos

Tomas Hirsch, candidato di Juntos Podemos alle elezioni presidenziali in Cile, arrestato insieme a familiari di Desaparecidos
15 settembre 2005
Anna Polo

Tomas Hirsch manifesta insieme ai familiari dei Desaparacidos.

Il 14 settembre Tomas Hirsch, candidato dell’ampia alleanza di sinistra Juntos Podemos alle prossime elezioni presidenziali cilene, è stato arrestato insieme a militanti di organizzazioni dei diritti umani e familiari di desaparecidos, durante un pacifico sit-in di fronte al Ministero della Giustizia, a Santiago. I manifestanti – una sessantina - protestavano per la riduzione delle pene a militari condannati per violazione dei diritti umani durante la dittatura di Pinochet e per impedire l’approvazione di una “legge di punto finale”, che impedirebbe di fatto di processare chi ha commesso atrocità e torture. I manifestanti vengono dispersi brutalmente dai Carabinieri.
I carabinieri hanno disperso i manifestanti portandoli via con brutalità e bagnandoli con gli idranti. Insieme a Tomas Hirsch sono stati arrestati e portati in commissariato la presidente del Gruppo di familiari di detenuti scomparsi Lorena Pizarro, gli avvocati Julia Urquieta e Hugo Gutiérrez, l’attore di telenovelas Óscar Hernández e José Manuel Guerrero, figlio del professor Manuel Guerriero Ceballos, il cui assassino è stato graziato qualche settimana fa dal presidente Lagos. I manifestanti dispersi con gli idranti.
Mentre veniva caricato su un cellulare, Hirsch ha protestato con i giornalisti presenti per il brutale trattamento subito: “Così viene trattata in Cile la gente che lotta per il rispetto dei diritti umani! Questa è l’impunità promossa dal presidente Lagos, questa è la democrazia bugiarda, che nessuno vuole, in cui chi viola i diritti umani viene protetto! Così si reprimono i familiari! Se io, che sono candidato a presidente, vengo trattato in questo modo, se i dirigenti di organizzazioni dei diritti umani vengono trattati in questo modo, non rimane speranza per il nostro popolo. Eppure noi continueremo a lottare perché in Cile ci sia democrazia, libertà e rispetto dei diritti umani!” Manifestanti rinchiusi nei furgoni dei Carabinieri.

Più tardi, dopo essere stato liberato insieme agli altri arrestati, Hirsch è tornato al monumento a Salvador Allende, davanti al palazzo presidenziale della Moneda. I carabinieri hanno tentato un’altra volta di disperdere i manifestanti e alla fine di lunghe trattative il candidato di Juntos Podemos ha letto un comunicato in cui accusava il Ministro dell’Interno di aver ordinato il suo arresto. Il ministro ha risposto difendendo l’operato dei carabinieri, ma al tempo stesso ordinando un’inchiesta per “determinare se ci sia stato un uso sproporzionato della forza” da parte loro.
Tomas Hirsch si è impegnato a continuare gli sforzi, insieme alle organizzazioni di diritti umani, per evitare l’approvazione di una “ley de punto final”.










Note: Per altre notizie, foto e aggiornamenti: http://www.tomaschirsch.cl

Links ad articoli usciti sull’argomento:

http://www.lasegunda.com/ediciononline/politica/detalle/index.asp?idnoticia=238074

http://www.elmostrador.cl/modulos/noticias/constructor/noticia_new.asp?id_noticia=168811

http://www.cronicadigital.cl/modules.php?name=News&file=article&sid=1691&mode=thread&order=0&thold=0

Articoli correlati

  • Cile: sicurezza all'insegna del bukelismo
    Latina
    La svolta securitaria in tema di sicurezza potrebbe ripercuotersi anche sui movimenti sociali

    Cile: sicurezza all'insegna del bukelismo

    A seguito dell’ondata di omicidi avvenuti nel mese di luglio nella Regione metropolitana di Santiago, il presidente Gabriel Boric pensa alla costruzione di un carcere di massima sicurezza per fermare la violenza della criminalità organizzata sul modello del suo omologo salvadoregno.
    8 settembre 2024 - David Lifodi
  • "Salvador Allende era un pacifista"
    Storia della Pace
    Le parole dello scrittore cileno Jorge Baradit Morales

    "Salvador Allende era un pacifista"

    "Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
    27 giugno 2024 - Alessandro Marescotti
  • Paraguay: Martín Almada, il cacciatore dei repressori
    Latina
    Se ne è andato a 87 anni, l’uomo che svelò gli “Archivi del terrore” e il Plan Cóndor

    Paraguay: Martín Almada, il cacciatore dei repressori

    Prigioniero della dittatura stronista dal 1974 al 1978, ha dedicato la sua vita a smascherare i torturatori che tra la metà degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, uccisero un’intera generazione di lottatori sociali in America latina. Grazie a lui, la memoria non si cancella.
    29 aprile 2024 - David Lifodi
  • Una motosega sull'Argentina
    Latina
    I primi mesi della presidenza Milei sono un incubo

    Una motosega sull'Argentina

    Milizie parapoliziesche, aggressioni, negazionismo in tema di diritti umani e indulto per i repressori. Lo denuncia, in un dossier, anche Amnesty International
    14 aprile 2024 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)