Latina

L'aumento salariale del 20% non è stato sottoscritto da tutti i sindacati

Argentina: i paramedici del Garrahan ancora in piazza

In via di definizione nuove forme di protesta

25 settembre 2005
David Lifodi

Dopo alcune settimane di impasse, il personale paramedico dell'Ospedale Garrahan di Buenos Aires venerdì scorso è tornato a scioperare per 24 ore per la richiesta di uno stipendio di 1800 pesos. "Lo sciopero (indetto dalle 7 di venerdì fino alla stessa ora del sabato) è l'unico modo che abbiamo per ottenere degli aumenti salariali", hanno dichiarato i delegati sindacali, che hanno inoltre contestato l'invio a 180 scioperanti di telegrammi in cui si minacciavano sanzioni per le continue interruzioni del normale svolgimento dell'attività lavorativa. E'stato oggetto di dure critiche da parte dei paramedici del Garrahan il ministro della sanità Ginés Gonzalez Garcia, sia per la sua contiguità ad organismi internazionali come la Banca Mondiale, sia per la sua incapacità di risolvere un conflitto sindacale che sta proseguendo da circa tre mesi.
Gli infermieri del Garrahan hanno partecipato alla manifestazione indetta dall'Ate (Asociacìon de Trabajadores del Estado) nell'ambito di uno sciopero organizzato in tutti gli ospedali del paese e che si è conclusa alla fine della mattinata di venerdì nella storica Plaza de Mayo con una partecipazione al corteo di protesta di oltre cinquemila persone.
Di fronte a questa marcia di protesta e alla mobilitazione permanente al Garrahan, il Consiglio di Amministrazione dell'ospedale è stato costretto a concedere un aumento salariale del 20% (con effetto retroattivo dal 1 luglio), accettato da tre dei quattro sindacati dell'ospedale, ma rifiutato dai paramedici del Garrahan (che fanno parte dell'Ate - Asociacìon de Trabajadores del Estado). L'aumento del 20% è stato approvato principalmente dal Sutecba (Sindicato Unico de Trabajadores y Empleados de la Ciudad de Buenos Aires) e dalla Asociacìon de Profesionales, mentre il rifiuto dell'Ate è stato motivato dalla disuguaglianza che questo miglioramento dello stipendio comportava. "Un barelliere" – dicono all'Ate – "avrà solo 120 pesos in più, mentre un dirigente ne otterrà 1200". Il sindacato ribelle dell'Ate ha invece portato sul tavolo del ministro della sanità una controproposta in cui si chiede che i quasi 11 milioni di pesos che lo stato utilizzerà per dare l'aumento siano ripartiti in una somma fissa di 550 pesos equivalente per tutti. La mancata firma dell'Ate sul nuovo contratto ha scatenato la dura reazione del Consiglio di amministrazione del Garrahan, secondo il quale i paramedici del Garrahan hanno volutamente boicottato la trattativa sindacale allo scopo di aumentare il conflitto con continui scioperi, mentre il ministro della sanità Ginés Gonzalez Garcia li ha accusati di dire bugie per ottenere un mucchio di soldi. Dal canto suo, il delegato sindacale del Garrahan Gustavo Lerer ha affermato che la vertenza andrà avanti e che le modalità di protesta saranno decise da una assemblea in programma il prossimo martedì.
Per il momento il personale paramedico del Garrahan si sta organizzando per far fronte contro la linea dura decisa dalla direzione dell'ospedale. Ad una diminuzione dello stipendio stabilita per i giorni di sciopero del mese di agosto (che va dagli 80 ai 500 pesos), il paramedici hanno risposto con la creazione di un fondo di sciopero, come ha sottolineato la delegata sindacale Adriana Aguero.
I paramedici del Garrahan hanno incassato la solidarietà del sindacato della Cta e del suo leader Victor De Gennaro, che ha partecipato alla manifestazione conclusasi in Plaza de Mayo insieme al deputato Claudio Lozano e al segretario generale della Ate Pablo Micheli: tutti hanno convenuto sulla necessità di organizzare un piano di lotta per vincere questa difficile vertenza sindacale.

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
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