Latina

Brasile: appello di 56 docenti, ricercatrici e ricercatori universitari , per votare si al referendum sulla proibizione del commercio delle armi da fuoco

27 settembre 2005
Fonte: Centro di ricerca per la pace

La popolazione brasiliana avra' un'opportunita' unica il prossimo 23
ottobre: dire si' alla proibizione del commercio delle armi da fuoco nel
paese, e con questo fare un passo decisivo per contrastare la violenza
armata.

Noi, ricercatori e ricercatrici sociali che ci occupiamo di violenza e
sicurezza pubblica, riteniamo che una politica coerente e adeguata della
sicurezza pubblica richiede un insieme ampio e articolato di misure contro
la violenza, che deve cominciare con il controllo delle armi. Per questo
voteremo si' al referendum del 23 ottobre.

Voteremo si' perche' vogliamo salvare le vite umane: il numero delle persone
uccise da armi da fuoco e' gia' diminuito dall'inizio della Campagna per il
disarmo, e con la proibizione della vendita delle armi la riduzione del
numero delle vittime potra' essere ancora maggiore.
Voteremo si' per impedire che il Brasile continui ad essere il primo paese
nelle statistiche mondiali delle persone uccise da armi da fuoco.
Voteremo si' affinche' le armi da fuoco cessino di essere la prima causa di
morte dei giovani in Brasile.
Voteremo si' per affermare la verita' che avere un'arma da fuoco in casa
rappresenta un pericolo, assai piu' che una protezione.
Voteremo si' perche' l'arma che finisce nelle mani del criminale assassino
ha cominciato il suo tragitto attraverso un acquisto legale.
Voteremo si' perche' una societa' disarmata e' molto piu' sicura di una
societa' in cui ogni cittadino compra un'arma per difendersi dalle armi
degli altri.
Voteremo si' perche' vogliamo una societa' in cammino verso la pace.

Primi firmatari:
Ana Paula Miranda, sociologa, direttrice dell'Istituto di Sicurezza Pubblica
di Rio de Janeiro
Ana Quiroga, assistente sociale e ricercatrice dell'Iser
Antonio Rangel Bandeira, sociologo, ricercatore di "Viva Rio"
Arthur Costa, professore al Dipartimento di Sociologia dell'Unb
Barbara Soares, sociologa, ricercatrice del Centro studi sulla sicurezza e
la cittadinanza (Cesec/Ucam)
Carmen Hein Campos, avvocatessa, segretaria esecutiva dell'Associazione per
la riforma penitenziaria
Cecilia Minayo, sociologa, direttrice di Claves-Ensp-Fiocruz
Claudio Beato, sociologo, coordinatore del Centro studi sulla criminalita' e
la sicurezza pubblica (Crisp-Ufmg)
Daniel Cerqueira, economista, ricercatore dell'Ipea
Denis Mizne, avvocato, coordinatore di "Sou da Paz"
Edinilsa Ramos de Souza, psicologa, coordinatrice di Claves-Ensp-Fiocruz
Fatima Cecchetto, scienziata sociale, ricercatricie della Fiocruz
Fernando Acosta, psicologo, presidente del Centro studi "Atencao e
Referencia para Homens"
Glaucio Soares, politologo, ricercatore dello Iuperj
Guita Grin Debert, professoressa di antropologia alla Unicamp
Ignacio Cano, sociologo, professore dell'Uerj e ricercatore del Laboratorio
di analisi della violenza (Lav-Uerj)
Jacqueline Muniz, antropologa, professoressa dell'Ucam e membro del
Gee-Coppe
Jacqueline Pitanguy, sociologa e direttrice di "Cidadania, Estudo, Pesquisa,
Informacao e Acao" (Cepia)
Jacqueline Sinhoretto, sociologa e ricercatrice nelle aree della sicurezza
pubblica e dell'accesso alla giustizia
Jailson de Souza, professore del corso di specializzazione in geografia
della Uff e coordinatore generale dell'Osservatorio sulle favelas di Rio de
Janeiro
Joao Trajano Sento-Sa', politologo, professore dell'Uerj e direttore del
Laboratorio di analisi della violenza (Lav-Uerj)
Jose' Augusto Rodrigues, professore dell'Uerj e membro del Laboratorio di
analisi della violenza (Lav-Uerj)
Jose' Marcelo Zacchi, avvocato, consulente della Banca Mondiale e di
"Habitat per la sicurezza urbana e la prevenzione della violenza"
Jose' Ricardo Ramalho, professore del programma di specializzazione in
sociologia e antropologia della Ufrj
Jose' Vicente Tavares dos Santos, professore di sociologia della Ufrgs e
presidente dell'Associazione latinoamericana di sociologia
Josephine Bourgois, sociologa, ricercatrice di "Viva Rio"
Julita Lemgruber, sociologa, direttrice del Centro studi sulla sicurezza e
la cittadinanza (Cesec-Ucam)
Leila Linhares Barsted, avvocatessa e direttrice di "Cidadania, Estudo,
Pesquisa, Informacao e Acao" (Cepia)
Leonarda Musumeci, antropologa ed economista, professoressa della Ufrj e
ricercatrice del Centro studi sulla sicurezza e la cittadinanza (Cesec/Ucam)
Lourdes Bandeira, professoressa del dipartimento di sociologia e direttrice
dell'Istituto di scienze sociali della Unb
Luis Eduardo Guedes, statistico, ricercatore dell'Iser
Luiz Eduardo Soares, politologo e antropologo, professore dell'Uerj e
dell'Ucam, direttore dell'Istituto Pro-Susp
Marcelo Freixo, storico, ricercatore di "Justica Global"
Marcelo Nascimento, statistico, ricercatore dell'Iser
Marcos Rolim, giornalista, consulente di sicurezza pubblica e assessore
della VI sezione penale del Tj-Rs
Maria Filomena Gregori, professoressa di antropologia dell'Unicamp e
ricercatrice del Nucleo di studi sul genere (Pagu-Unicamp)
Michel Misse, professore di sociologia dell'Ufrj e coordinatore del "Nucleo
di studi sulla cittadinanza, il conflitto e la violenza urbana" (Nec-Vu,
Ufrj)
Miriam Guindani, assistente sociale, profesoressa dell'Istituto Porto Alegre
e direttrice dell'Istituto Pro-Susp
Nancy Cardia, psicologa sociale e coordinatrice aggiunta del Nucleo di studi
sulla violenza (Nev-Usp)
Nivio Caixeta, antropologo, rappresentante in Brasil dell'"Altus Alianca
Global"
Pablo Dreyfus, politologo, ricercatore di "Viva Rio"
Patricia Rivero, sociologa, ricercatrice dell'Iser
Paula Poncioni, professoressa aggiunta della Scuola di servizio sociale
dell'Ufrj
Paulo Mesquita Neto, politologo, ricercatore senior del Nucleo di studi
sulla violenza (Nev-Usp) e segretario esecutivo dell'"Istituto San Paolo
contro la violenza"
Paulo Sergio Pinheiro, politologo, ricercatore associalo al Nucleo di studi
sulla violenza (Nev-Usp) ed esperto indipendente dell'Onu per lo studio
della violenza sui bambini
Regina Novaes, antropologa, ricercatrice dell'Iser
Renato Sergio de Lima, sociologo e coordinatore capo di ricerca dell'Ibccrim
Rita Laura Segato, professoressa del dipartimento di antropologia del Cnpq
Roberto Kant de Lima, antropologo, professore dell'Uff e direttore del
Nufep-Uff
Rubem Cesar Fernandes, antropologo, ricercatore dell'Iser
Samyra Crespo, storica sociale e segretaria dell'Iser
Sergio Adorno, sociologo, professore dell'Usp e direttore del Nev-Usp
Silvia Ramos, scienziata sociale e ricercatrice del Centro studi sulla
sicurezza e la cittadinanza (Cesec-Ucam)
Simone Assis, dottoressa epidemiologa, ricercatrice di Claves-Ensp-Fiocruz
Tulio Kahn, politologo e coordinatore di ricerca della "Segreteria di
Sicurezza Pubblica" di San Paolo
Yolanda Catao, sociologa, ricercatrice nell'area della sicurezza pubblica e
violenza.

Articoli correlati

  • Brasile: partita la campagna contro i femminicidi
    Latina
    Coinvolto anche il mondo dello sport, in particolare le società calcistiche

    Brasile: partita la campagna contro i femminicidi

    Nei giorni in cui si tengono le partite di calcio i casi di femminicidio aumentano del 23,7% e, per questo motivo, i club sono stati invitati a farsi portavoce della mobilitazione contro la violenza di genere.
    16 settembre 2024 - David Lifodi
  • Brasile: nel Rio Grande do Sul la cronaca di un disastro annunciato
    Latina
    Le inondazioni dello scorso maggio hanno messo in ginocchio lo stato e la sua capitale Porto Alegre

    Brasile: nel Rio Grande do Sul la cronaca di un disastro annunciato

    Il negazionismo climatico bolsonarista ha azzerato i fondi per prevenire i disastri ambientali, ma anche decenni di compromessi con le lobby dell’agronegozio e della speculazione immobiliare hanno fortemente indebolito il paese di fronte agli eventi estremi prodotti dal cambiamento climatico
    1 luglio 2024 - David Lifodi
  • Da Lula visione su aiuti per bisognosi dimenticati dai leader G7
    Economia
    "È fallito l'obiettivo 2 dell'Agenda 2030: fame zero"

    Da Lula visione su aiuti per bisognosi dimenticati dai leader G7

    "La sua proposta di creare una task force per combattere la fame nel mondo è un passo importante verso una maggiore giustizia e solidarietà globale". Lo afferma Alessandro Marescotti, presidente dell'associazione ambientalista e pacifista PeaceLink
    14 giugno 2024 - Adnkronos
  • Brasile: il cotone sporco di H&M e Zara
    Latina
    La ong inglese Earthsight, nel rapporto “Fashion Crimes” accusa i due colossi della moda

    Brasile: il cotone sporco di H&M e Zara

    H&M e Zara avrebbero realizzato capi di abbigliamento utilizzando tonnellate di cotone riconducibili a land grabbing, espropri delle terra e violenze.
    24 maggio 2024 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)