Nicaragua : allarme giallo per l'uragano Beta
In Nicaragua si risvegliano gli incubi legati all'Uragano Mitch del 1998 che, pur non entrando nel paese, lasció morte e distruzione anche a causa dell'incapacità e l'ottusità politica del Governo di allora.
A quei tempi, l'attuale Presidente Bolaños ricopriva il ruolo di Vicepresidente della Repubblica e stava a carico della Protezione Civile.
In una conferenza stampa, il Presidente Bolaños, affiancato da Claudio Gutierrez, Direttore dell'Istituto Nicaraguense de Estudios Territoriales (Ineter), ha confermato che nel 1998 il Governo non aveva saputo prevedere l'impatto del Mitch sul territorio nicaraguense a causa della mancanza di un Sistema di Prevenzione ai Disastri e che fu proprio quell'esperienza che convinse il governo di Arnoldo Alemán a creare il Sistema Nacional de Prevención y Mitigación de Desastres Naturales (Sinapred).
Ora il pericolo potrebbe ripresentarsi, anche se per ora la Tormenta tropicale "Beta" sembra avere una forza molto inferiore al "Mitch".
Il Direttore di Ineter, Claudio Gutierrez, ha annunciato che "Beta" ha una traiettoria che lo porterebbe a colpire direttamente la parte nord della Costa Caribe e che attualmente (ore 13 di venerdí 28 ottobre) si trova a circa 200 chilometri dalla costa nicaraguense e con venti di circa 30-40 Km/h.
Lo spostamento lento della tormenta (5 km/h) la potrebbe trasformare ben presto in uragano di categoria 2 (il Mitch era categoria 5), con venti intorno ai 100 Km/h e farlo approdare nella zona di Puerto Cabezas verso le 7 di mattina di domenica 30 ottobre coincidendo cosí, 7 anni dopo, con la stessa data del Mitch.
Dopo l'impatto con la zona nord del Caribe nicaraguense, l'uragano attraverserebbe l'intero Nicaragua da nord-est a nord ovest per poi finire nell'Oceano Pacifico.
Le zone direttamente interessate sarebbero quindi quelle di Puerto Cabezas e Prinzapolka, proseguendo poi con la parte nord de Las Minas, Matagalpa ed Estelì e infine la regione di Chinandega.
Nel caso in cui si mantenesse questa traiettoria, le zone coinvolte soffrirebbero ingenti piogge con venti elevati e quindi è stata preventivata la possibilità di inondazioni e smottamenti su montagne, colline e vulcani della zona.
Il Presidente Bolaños ha decretato "l'allarme giallo" in tutta la Costa Caribe con corrispondente sospensione delle lezioni e dei voli.
Circa 350 membri dell'Esercito si sono già spostati nella zona dell'Atlantico nicaraguense per preparare le condizioni di prevenzione ed appoggio alle comunità della zona e l'eventuale evacuazione di decine di migliaia di persone.
La zona dell'Atlantico Nord dovrebbe essere quella che riceverà il maggior impatto dell'uragano e questa emergenza si innesta su una situazione già molto critica della zona per il recente passaggio della Tormenta "Stan" e per il perenne stato d'abbandono in cui vivono le popolazioni della zona, tra cui le popolazioni indigene ancora esistenti in Nicaragua.
E' prevedibile che le condizioni già di per sé difficili (proprio in questi giorni esisteva già un'emergenza nella zona che aveva fatto scaturire forti proteste contro l'abbandono da parte dello Stato) potrebbero rendere ancora più grave l'impatto dell'uragano.
In 117 municipi dei 153 esistenti sono stati attivati i Comitati Municipali di Prevenzione e si è fatto appello ai venditori affinché non alterino i prezzi dei prodotti basici, come era successo durante il Mitch.
Brigate del Ministero della Sanità si sono già trasferite sulla Costa Caribe con ingenti quantitativi di medicinali e si sono attivati i sistemi per preparare i locali dove verranno alloggiate le persone evacuate.
"Beta" sarebbe il primo uragano ad entrare in territorio nicaraguense dopo il "Juana-Joan" del 1988.
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