Latina

Cile: Possibile secondo turno alle elezioni presidenziali

Il quadro politico cambia dopo un dibattito televiso tra i 4 candidati alla presidenza, trasmesso dalla CNN in tutto il Sudamerica
29 ottobre 2005
Anna Polo

Dopo il dibattito tra i quattro candidati alla presidenza, trasmesso dalla CNN in tutto il Sudamerica il 19 ottobre scorso, aumenta la possibilità di un secondo turno da tenere nel gennaio 2006. All’interno della Concertacion, l’alleanza di centro-sinistra al potere in Cile fin dalla caduta di Pinochet, si comincia a considerare la campagna della vasta alleanza di sinistra Juntos Podemos Mas una vera minaccia per la vittoria della candidata Michelle Bachelet, ex ministro della Difesa e della Sanità del governo del presidente Lagos.
In un’intervista pubblicata sul quotidiano conservatore El Mercurio, il presidente della Fondazione Chile 21 e leader socialista Carlos Ominami ha dichiarato che “se il candidato di Juntos Podemos Mas riuscirà ad imporsi come alternativa intelligente, ottenendo più del 5% dei voti, si andrà al secondo turno. Se l’alleanza Juntos Podemos Mas ottenesse gli stessi voti delle comunali del 2004 (10%), non impedirebbe l’elezione di Michelle Bachelet a presidente del Cile, ma senza dubbio ridefinirebbe le condizioni di questa vittoria.”
Un senatore socialista vicino all’ex ministro della Difesa ha ammesso che Tomas Hirsch “è una preoccupazione”, aggiungendo che per contrastarlo la Bachelet dovrebbe includere nelle sue proposte “uno sguardo di sinistra.”
L’impatto della trasmissione della CNN ha superato i confini del paese. La prestigiosa agenzia Reuters ha segnalato il fatto che “per la prima volta dal ritorno della democrazia, nel 1990, un candidato della sinistra extraparlamentare cilena partecipa a un dibattito televisivo. Il debutto è andato bene per Tomas Hirsch, che a sorpresa ha riscosso più successo di Lavin”. “Hirsch ha rappresentato la novità di questo dibattito: è meno conosciuto e con il suo stile misurato è riuscito ad agganciare l’attenzione” ha commentato all’agenzia il noto commentatore politico Ricardo Israel.
In un’inchiesta realizzata dopo il dibattito televisivo da La Tercera-Feedback, Tomas Hirsch è passato dal 3,5 al 5,2%, mentre la candidata della Concertacion ha perso voti tra la classe media e i giovani.
Secondo la maggior parte dei mass media cileni, il dibattito televisivo ha cambiato il quadro politico, dando a Hirsch la possibilità di far conoscere le sue proposte. Dopo il dibattito lo spazio concesso al candidato di Juntos Podemos Mas da radio, televisioni e giornali è aumentato enormemente; tutti parlando di lui e lo elogiano, compreso Lavin, candidato della destra. Hirsch risponde però che “questa è una destra dura e minacciosa, opposta al paese a cui aspiriamo. Manca ancora una seria riflessione su ciò che avverrà, sull’enorme aumento di consenso di cui godremo quando il paese conoscerà le nostre proposte” aggiunge. “L’ho sempre detto, il tema dei dibattiti aperti tra tutti i candidati è legato al diritto della gente di conoscere la visione del paese di ogni candidato, a parità di condizioni, per poi prendere le sue decisioni. Abbiamo avuto poco tempo, però mi sembra che le cose inizino a chiarirsi.” Rispetto al futuro elettorale dell’alleanza Juntos Podemos Mas, il candidato umanista è convinto che “non è tutto già scritto. Mancano ancora 45 giorni alle elezioni e l’opzione rappresentata da Juntos Podemos Mas crescerà molto. Nel dibattito abbiamo avuto la possibilità di far conoscere una proposta chiaramente diversa da quella della destra, ma anche da quella della Concertacion. Spero che non ci censurino, ma comunque noi continueremo a stare in contatto con la gente, comunicando direttamente.”

Fonte: www.tomashirsch.cl


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