Violenza sulle donne in america Centrale: AI pubblica un raporto sul Guatemala ed invia una lettera aperta al presidente di El Salvador
Il 12 agosto 2005 Claudina Isabel Velásquez Paíz, una studentessa di
giurisprudenza di 19 anni, e' uscita da casa per recarsi all'Universita'
di Citta' del Guatemala. E' stata l'ultima volta che i suoi familiari
l'hanno vista viva. Il suo corpo e' stato rivenuto il giorno dopo: dopo
averla stuprata, le avevano sparato alla testa. Claudina e' l'ennesima
vittima in un paese che non protegge le donne dalla violenza.
Come in altre centinaia di casi, le indagini preliminari sull'omicidio di
Claudina si sono rivelate insoddisfacenti. I medici legali hanno svolto
esami sul suo corpo, ma non sui vestiti, che sono stati restituiti alla
famiglia. Sui principali indiziati non e' stato compiuto alcun test per
determinare se avessero usato una pistola, non sono stati eseguiti
riscontri sui potenziali testimoni e sono stati trascurati altri
importanti indizi.
Da quando, nel giugno 2005, Amnesty International ha pubblicato un
rapporto sugli omicidi di donne, la societa' civile del Guatemala ha
continuato a premere sul governo affinche' agisse efficacemente per
contrastare questo fenomeno. C'e' stata una proposta di legge del
Congresso sulla creazione di un Istituto nazionale di medicina legale, che
pare non sia sostenuta dal Governo.
Pur accogliendo con favore l'aumento delle risorse assegnate all'Ufficio
del procuratore speciale per i crimini contro la vita, Amnesty
International nota che questo provvedimento non avra' effetti concreti fin
quando la vasta maggioranza degli omicidi di donne rimarra' impunita e non
sara' oggetto di indagini adeguate. Infatti, sui casi di omicidi di donne
assegnati all'Ufficio del procuratore speciale dal gennaio 2005 non si
sono registrate incriminazioni ne' tanto meno condanne.
Secondo fonti giornalistiche, tra gennaio e ottobre 2005 sono state
assassinate 531 donne, una cifra che ha gia' superato il totale di 527
omicidi registrato nel 2004. La stessa polizia ha ammesso che la violenza
sessuale contro le donne e' in aumento.
------
Il governo di El Salvador ha un debito permanente nei confronti delle
donne e puo' ripagarlo solo assicurando giustizia. E' quanto scrive
Amnesty International al presidente Saca, in una lettera aperta diffusa in
occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza
contro le donne.
Nella lettera, Amnesty International si dichiara preoccupata per la
mancanza di volonta', da parte delle autorita', di indagare a fondo sui
casi di violenza contro le donne e per il trattamento che i familiari
delle vittime ricevono quando denunciano episodi del genere.
Tra la fine del 2002 e la meta' del 2004, almeno 20 donne e ragazze sono
state violentate e brutalmente assassinate nel paese. In 12 casi, i corpi
delle vittime erano stati sfigurati, smembrati o decapitati. Di due di
essi rimaneva poco piu' dello scheletro e alcuni mostravano evidenti segni
di bruciature.
Solo in 3 casi su 20, i responsabili sono stati individuati e condannati.
Negli altri 17, le indagini si sono rivelate inadeguate o semplicemente
inesistenti.
'I metodi utilizzati in questi omicidi sono molto simili a quelli cui
ricorrevano le squadre della morte negli anni '70 per terrorizzare la
popolazione. Considerata anche l'assenza di indagini, nel paese si e'
creato un clima di paura e di sfiducia nei confronti della giustizia' -
sottolinea Amnesty International.
Un'inchiesta condotta dal Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla
violenza contro le donne ha confermato che il numero delle denunce
presentate alle autorita' e' estremamente basso rispetto a quello dei casi
segnalati dalla stampa e dalle organizzazioni per i diritti umani. Le sue
raccomandazioni, cosi' come quelle delle istituzioni e degli organismi
locali, sono state ignorate dalle autorita'.
'L'assenza di giustizia non solo mina lo stato di diritto ma pone le donne
salvadoregne in una situazione di costante pericolo' - prosegue la lettera
aperta di Amnesty International.
L'organizzazione per i diritti umani chiede al governo di El Salvador di
avviare urgentemente indagini sugli omicidi di donne e ragazze e portare i
responsabili di fronte alla giustizia. Amnesty International ribadisce
l'importanza dell'adozione di misure concrete per impedire ulteriori
omicidi.
e' disponibile in lingua inglese all'indirizzo
web.amnesty.org/library/index/ENGAMR340172005
La lettera aperta di Amnesty International al presidente Saca e'
disponibile in lingua inglese all'indirizzo
web.amnesty.org/library/index/ENGAMR29022005
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it
Articoli correlati
- Incontro tra Patricia Bullrich, ministra della Sicurezza di Milei, e Bukele, presidente salvadoregno
Argentina: repressione alla salvadoregna
Per esportare nel suo paese il modello di sicurezza caratterizzato da arresti indiscriminati e costruzione di nuove carceri.10 luglio 2024 - David Lifodi - Norma Sancir, da nove anni, attende di essere scagionata dalle accuse di “disordine pubblico”
Guatemala: la vita impossibile dei giornalisti comunitari
Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.18 marzo 2024 - David Lifodi - Confermati solo oggi gli esiti definitivi del voto che hanno sancito la dubbia vittoria di Bukele
Presidenziali El Salvador: la frode
Il “dittatore più cool del mondo”, come ama farsi definire, si era già proclamato vincitore ancor prima della diffusione dei risultati preliminari e, con una schiacciante maggioranza al Congresso, può proseguire nel suo progetto di militarizzazione del paese.9 febbraio 2024 - David Lifodi - Guatemala
Segnali di cambiamento
Ex procuratore per i diritti umani analizza i primi giorni del nuovo governo7 febbraio 2024 - Giorgio Trucchi
Sociale.network