America latina: le nuove tribù
L`occupazione dell`America latina da parte di sedicenti missionari viene da lontano ed è sostenuta dalle chiese
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Sarebbe interessante se la grande stampa rendesse noti gli intrighi compiuti da Edir Macedo (fondatore e leader della Chiesa universale del regno di Dio, ndr) con la Giustizia degli Stati Uniti per assicurarsi la permanenza con visto di residente in quel Paese. Da tempo è stato ampiamente riportato come il vescovo fosse sottoposto ad alcuni processi per vari reati previsti dalla giustizia penale nordamericana, come quello di ciarlataneria. Circolava, circa sei mesi fa, un video nel quale Macedo spiegava ai pastori come ottenere denaro dai fedeli. La forma cinica, sbiaditamente cinica, con cui aveva trattato questo tema con i fedeli visti come mercanzia giustificherebbe, di per sé, l`adozione di una serie di misure contro Macedo.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, ha deciso di espellere dal proprio Paese le cosiddette «nuove tribù» formate da missionari statunitensi, buona parte delle quali costituite da agenti della Cia che operano nelle comunità indigene. Un video girato da militari venezuelani mostra che la devozione delle nuove tribù ha sede a Washington, più precisamente nella sede della Cia. L`Amazzonia brasiliana è praticamente occupata da ong (organizzazioni non governative) religiose nordamericane. Buona parte della reazione da parte di determinati settori contro la demarcazione delle riserve indigene si deve a ciò.
Uno studio delle Nazioni Unite, condotto negli anni 70, mostra che la regione è vista come punto di attriti militari futuri dovuti al suo possesso. Cláudio Hummes, cardinale e arcivescovo di San Paolo, in un sinodo in Vaticano ha affermato che su una popolazione complessiva che conta l`ottantatre per cento di cattolici, il sessantasette per cento di brasiliani professa fede secpndo la chiesa romana. La maggior parte di chi ha cambiato religione si è orientato verso chiese confessioni chiamate neopentecostali, come quella di Macedo.
L`occupazione dell`America latina dai cosiddetti missionari degli Stati Uniti ha iniziato a prendere vigore a iniziare da `Alleanza per il progresso`, concepita all`inizio degli anni 60 dal presidente John Kennedy. Gli Stati Uniti affrontavano il fascino della rivoluzione cubana sui popoli latini, cosa che equivaleva allo sviluppo di processi rivoluzionari contrari agli interessi dei padroni del mondo. Fidel Castro e i suoi guerriglieri mostravano, come continuano a fare oggi, che è possibile affrontare il gigante del nord.
E fu in Cile, curiosamente, ancora durante il governo di Jorge Alessandri, precedente a quello di Frei e di Allende, che sette neopentecostali avevano cominciato a organizzarsi in modo articolato iniziando dal territorio e dagli interessi degli Stati Uniti. I primi pastori erano nordamericani. E un dettaglio interessante è che, in un dato momento, tentarono di sostituire la cultura del calcio con quella del rugby e del baseball.
I seguaci di Macedo apparvero più tardi, debitamente addestrati. All`epoca di Alleanza per il progresso, che fu intensamente attiva nel Nordest e nella regione amazzonica, alcune organizzazioni nazionali e internazionali incominciarono a denunciare che il latte in polvere distribuito alle popolazioni carenti contenevano sostanze che provocavano la sterilità. Come si vede, la proposta di Ronaldo Caiado di sterilizzare le donne nordestine viene da lontano.
La Chiesa cattolica apostolica romana sperimentò un contatto diretto con i propri fedeli in un momento in cui i vescovi brasiliani formarono una delle avanguardie nel combattere la dittatura militare, incatenata agli interessi di Washington. Il momento in cui la Teologia della liberazione, sorta contemporaneamente in Europa con pensatori come Jacques Maritain arriva in America latina ad opera dei padri operai francesi.
Giovanni XXIII e Paolo VI furono essenziali al processo di resistenza dei cattolici latini, in modo più marcato con l`enciclica `Mater e Magistra`, prima opera di Giovanni XXIII. La lotta armata viene tollerata nel momento in cui sono venute meno tutte le altre risorse. Giovanni Paolo II fece prevalere il carattere di monarchia assoluta della Chiesa. Rigettò tutte le forme di democratizzazione del potere inaugurate dai suoi due predecessori.
Riprese lo spirito fascista che si pensava fosse sepolto insieme a Pio XII. Esiste una memorabile citazione da Sartre che denuncia il collaborazionismo del cardinale Pacelli con il nazifascismo.
E` evidente che Giovanni Paolo II non aveva la freddezza e l`arguzia del cardinale Ratzinger, l`attuale papa Benedetto XVI. Aveva soltanto la visione semplice derivante da un anticomunismo coltivato lungo gli anni del governo Gromulka in Polonia. Il periodo stalinista. Si prestò come strumento del governo Reagan. Fu dominato in tutti i suoi atti dall`Opus Dei (Francisco Franco e Oliveira Salazar facevano parte dell`organizzazione cattolica e fascista) e permise che la Curia romana si trasformasse in una sorta di Bundestag, impenetrabile al più piccolo vento liberale.
L`analisi di Cláudio Hummes compiuta al sinodo dei vescovi in Vaticano è lucida, corretta, ma rivela solo elementi ovvi circa lo sviluppo delle sette pentecostali. Quelli che producono figure come la coppia Garotinho, i vescovi Crivela, Rodrigues, i personaggi coinvolti negli scandali per corruzione e tanti altri, più o meno considerati. Ma non tocca la questione essenziale.
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