Nicaragua: la falsità dei "Programmi per la riduzione della Povertà" del FMI
Si suppone che il Programma Strutturale che il Nicaragua ha negoziato con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sia un programma che si inquadra all'interno della PRGF (Facilità per la Riduzione della Povertà e per la Crescita), il cui nucleo è la "Strategia per la Riduzione della Povertà" (ERCERP), che dovrebbe puntare al compimento degli "Obiettivi di Sviluppo del Millennio".
Nonostante queste pompose premesse, è risaputo che la priorità nell'assegnazione delle risorse che si producono all'interno di questo programma con il FMI e della stessa ERCERP, non privilegiano questi obiettivi e ancora meno le Mete Nazionali in materia di Sanità ed Istruzione.
Un esempio sono le forti proteste che da oltre due mesi coinvolgono l'intero settore Sanità.
La Federazione dei Medici nicaraguensi ha praticamente bloccato l'assistenza medica specialistica in tutto il paese, chiedendo aumenti salariali (140 per cento all'inizio, poi sceso al 70 ed ora al 30 per cento) che livellino i propri miseri stipendi a quelli della media centroamericana.
Lo sciopero ha effettivamente inciso in modo negativo sugli strati più poveri della popolazione, che non hanno i mezzi economici per ricorrere alle strutture private.
Il Governo e la Asamblea Nacional hanno approvato un Bilancio della Repubblica riconoscendo solo un aumento del 15 per cento, ritenendo impossibili ulteriori aumenti per non violare le condizioni imposte dal Fmi.
Il resto dei lavoratori e lavoratrici della Sanità non sono riusciti a trovare un consenso con i medici e si sono presentati separati alle negoziazioni con il governo, elemento che ha indebolito la protesta.
Di fronte alla chiusura da parte del Governo, i medici hanno minacciato di bloccare anche l'assistenza delle emergenze (Pronto Soccorso), atto che è stato manipolato dal Ministero della Sanità (Minsa) e da alcuni mezzi di informazione affini al Governo e del quale il Minsa ha approfittato per chiedere al Ministero del Lavoro di dichiarare lo sciopero illegale.
La conseguenza è stato il licenziamento di 9 medici che, non casualmente, sono i principali dirigenti della protesta.
Di fronte all'inizio dei licenziamenti, La Federazione dei Medici ha fatto immediatamente ricorso al Tribunale d'Appello per bloccare i licenziamenti e anche Fetsalud, per voce del suo Segretario, Gustavo Porras, ha annunciato la mobilitazione dei propri iscritti e di altri sindacati indipendenti e di associazioni di consumatori se il Governo non riaprirà il dialogo e la negoziazione con tutto il settore sanitario.
Contro i licenziamenti si sono schierati il Centro Nicaraguense de Derechos Humanos (Cenidh), che ha inviato una nota ad importanti organizzazioni per la difesa dei diritti umani a livello mondiale affinché chiedano al governo di riprendere il dialogo con i medici e di sospendere i licenziamenti e la Procura per la Difesa dei Diritti Umani, che ha emesso un comunicato di sostegno alle richieste salariali dei medici.
Parallelamente, i principali sindacati dei maestri hanno fatto sapere che se non otterranno gli aumenti promessi e mai concessi, l'anno scolastico che inizierà il prossimo lunedì 30 gennaio verrà immediatamente bloccato con una serie di scioperi scaglionati, fino alla paralisi totale delle lezioni.
Questi sono alcuni dei risultati delle imposizioni economiche, politiche e sociali del Fmi e del grado di sottomissione di governi compiacenti, che continuano a presentare i propri Programmi come una soluzione alla povertà regnante in paesi come il Nicaragua, senza che si intraveda il benché minimo risultato nella diminuzione degli indici di povertà.
Secondo l'economista indipendente Adolfo Acevedo Vogl, la "Strategia per la Riduzione della Povertà" (ERCERP) contempla due scenari.
Il primo prevede l'assegnazione di tetti massimi di bilancio ai settori chiave della ERCERP stessa, attraverso una restrizione delle spese e delle concessioni di risorse.
Con questo scenario, non solo non si potranno compiere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, ma non si riuscirà nemmeno a garantire i già miseri livelli salariali dei settori Sanità ed Istruzione e la copertura di questi servizi per una popolazione in continua crescita.
Nel caso dell'Istruzione, l'obiettivo principale del Programma di Sviluppo del Millennio è la copertuta totale della Scuola Elementare per l'anno 2015, con una Tassa Netta di Scolarità del 100%.
Tra il 2002 e il 2005, tale tassa si è ridotta dall'85% all'82%.
Secondo il Ministero dell'Istruzione (MECD), a causa del budget insufficiente, nel 2015 non solo non si raggiungerà la meta prevista, ma la Tassa di Scolarità scenderà al 71% (tassa molto più bassa dei paesi più poveri del pianeta).
Secondo il Bilancio Generale della Repubblica, il MECD riceverà nel 2006 il 3% del PIL e cioè lo stesso livello del 2000 e le previsioni sono che resterà così fino al 2008.
Secondo i piani degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, questa percentuale dovrebbe arrivare almeno al 4,7%.
Per il settore Sanità, la spesa prevista è passata dal 3,1% del PIL nel 2000 al 3% nel 2006 e si prevede resterà tale fino al 2008.
Secondo il Piano Quinquennale (2005-2009), la spesa dovrebbe arrivare al 3,8% del PIL.
Questo quadro ha implicanze molto gravi, in quanto con questo scenario del Programma con il FMI non si potranno compiere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, né le mete nazionali per i due settori.
Questo implica che il paese e la popolazione resterebbero condannati ad affrontare un'economia globalizzata che lascerà fuori sempre di più quei paesi e persone che non avranno sviluppato capacità e destrezze basiche in materia di capitale umano e capacità di assimilazione di conoscenze e tecnologia, con una forza lavoro di bassissimo livello d'istruzione.
Questi enormi segmenti di popolazione nicaraguense continueranno ad essere condannati alla perpetua riproduzione intergenerazionale di esclusione e povertà e questo rappresenta un ulteriore e sempre più marcato deterioramento delle possibilità di milioni di esseri umani di potersi inserire in modo dignitoso nella vita economica e sociale.
Ma perché succede questo?
Le autorità rispondono sempre che "non ci sono risorse" per aumentare i fondi al MINSA e al MECD perché siamo un paese povero e senza risorse.
Molti paesi con un reddito procapite che è quasi la metà di quello nicaraguense, spendono però per l'Istruzione il doppio o più del doppio del Nicaragua e nessuno di essi ha dei livelli di Cooperazione Esterna come il Nicaragua.
Il problema, quindi, non è che non ci sono risorse e che siamo poveri, ma che si dà una priorità molto bassa all'Istruzione (l'indice di scolarità media in America Latina è del 95%, a fronte del 80% del Nicaragua).
E' allarmante vedere come il Nicaragua abbia un livello di scolarità elementare molto inferiore a paesi come il Bangladesh e la Cambogia che hanno redditi procapite molto inferiori ai nostri (circa il 50 e 60% meno).
Siccome il Nicaragua, per la prima volta, ha i mezzi economici per iniziare a risolvere i gravissimi problemi che coinvolgono il settore Sanità ed Istruzione, grazie ai condoni del Debito Estero e al notevole aumento degli ingressi fiscali, diventa chiaro che il passo fondamentale da fare è quello di ridefinire le priorità nazionali e riorientare le risorse disponibili.
Il secondo scenario della ERCERP si chiama "scenario ampliato" e significa che il tetto globale della Spesa Pubblica si amplierà di circa 217 milioni di dollari all'anno, rispetto al tetto contemplato dal programma del Fmi.
Con questo aumento ci si avvicinerebbe davvero al compimento degli Obiettivi del Millennio e alle mete nazionali.
Questo scenario si basa sull'esistenza di risorse ancora non sborsate, su una gestione di risorse provenienti dalla cooperazione esterna e da risorse straordinarie provenienti da iniziative speciali di cooperazione (come la Cuenta del Milenio), non contemplate nello "scenario base".
E' interessante analizzare l'evoluzione delle assegnazioni per ogni settore di questo aumento del tetto globale della spesa da parte del Governo con l'avallo degli organismi donanti.
Le risorse destinate all'Istruzione si riducono a solo 19,4 milioni di dollari come media annuale, rispetto ai 57,9 Milioni previsti nel Plan Nacional de Desarrollo (PND) creato dal Governo
Le risorse destinate alla Sanità si riducono da una media annuale di 42,3 milioni di dollari a solo 19,5 milioni.
Unendo i due settori, si destinerà un totale annuo di 38,9 milioni di dollari invece dei 100,2 milioni previsti dal PND e rappresenterà solo il 20,7% dell'aumento del tetto totale della Spesa Pubblica, invece del 46,4% previsto dal PND.
Questo vuole dire che la contrazione delle risorse addizionali assegnate a Istruzione e Sanità diminuiscono del 61,2% tra ciò che era previsto dal Plan Nacional de Desarrollo e la "Strategia per la Riduzione della Povertà" (ERCERP)
Ma dove finiscono i fondi che dovrebbero essere usati per la riduzione della povertà?
Dai dati si evidenziano grossi aumenti nelle risorse da destinare a Infrastrutture, Conglomerati (Clusters economici) e Politiche di Promozione degli Investimenti Stranieri.
I primi due avranno un aumento delle risorse destinate che passa dal 18,9% al 52% degli aumenti globali del tetto della Spesa Pubblica.
In conclusione, sia gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che le mete nazionali per la Sanità e l'Educazione non potranno essere raggiunti all'interno della ERCERP e nemmeno nello scenario base del Programma del Fmi, dato che l'ammontare smisurato delle risorse destinate al pagamento del Debito Pubblico e i trasferimenti al Banco Central de Nicaragua impedisce di destinare le risorse necessarie a questi settori.
Nello "scenario ampliato" accadrà lo stesso a causa dei motivi appena esposti.
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