Latina

Nicaragua: lavoratori della Sanita' marciano a Managua

Dopo più di tre mesi di protesta, la Federazione dei lavoratori della Sanità (Fetsalud) ha marciato nuovamente per le vie di Managua.
19 febbraio 2006
Giorgio Trucchi

Migliaia di persone provenienti da tutto il paese sono giunte fino al Ministero de Hacienda y Credito Público (Economia e Tesoro) per chiedere aumenti salariali e fondi per migliorare le condizioni negli ospedali e Centros de Salud (dispensari) del paese.
Alla marcia non ha partecipato la Federazione dei Medici, la quale ha fatto sapere di condividere la protesta, ma di non volersi coinvolgere in una marcia a cui partecipava anche la Coordinadora Social (espressione organizzata della società civile e dei sindacati legati al Frente Sandinista).

I due settori, lavoratori della Sanità e medici, continuano a mantenere richieste separate.
I primi chiedono un aumento dei salari del 45 per cento e una somma per rifornire gli ospedali di medicine, mentre i medici, che avevano iniziato la protesta in novembre dello scorso anno chiedendo un aumento del 140 per cento, sono scesi nelle loro richieste al 30 per cento.
Nonostante i tentativi di trovare un accordo con il Governo, il Ministro de Hacienda, Mario Arana e la Ministra della Sanità, Margarita Gurdián hanno sempre ribadito l'impossibilita ad accogliere tali richieste per il pericolo di una rottura degli accordi con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sempre più "padre-padrone" in Nicaragua.

Lo sciopero dell'intero settore Sanità si è sempre più intensificato con il passare delle settimane ed in varie zone del paese sono stati bloccati gli interventi di Pronto Soccorso, con scontri tra il personale in sciopero e i medici inviati dal Ministero della sanità in sostituzione degli scioperanti.
Le ritorsioni del Governo hanno portato a vari licenziamenti ed alla soppressione dello stipendio a circa 600 medici.
La violenta reazione dei medici ha portato anche ad episodi spiacevoli, come la distruzione degli uffici del Direttore dell'Ospedale "Bertha Calderón" di Managua, con conseguente intervento della Polizia e denuncia per chi ha partecipato all'atto.

Un elemento che ha scaldato ulteriormente gli animi è stata la "soluzione" del problema dei Trasporti a Managua.
Di fronte allo sciopero totale delle cooperative che gestiscono il trasporto pubblico degli autobus, le forze politiche (anche se non tutte) hanno trovato una veloce soluzione, proponendo di tassare gli utili delle multinazionali del petrolio e di utilizzare dei fondi esistenti per sussidiare le cooperative.
Nonostante il dibattito su questa misura sia ancora in corso, dato che sarà necessaria una legge apposita contro la quale sono insorte in modo irruento le multinazionali, l'impresa privata, lo stesso Governo e i partiti della destra nicaraguense, il settore sanitario ha protestato in modo energico.
Secondo Fetsalud e la Federazione dei Medici, la soluzione per il settore trasporti è stata presa in soli otto giorni per le violente proteste iniziate dai transportistas, che minacciavano di mettere a ferro e a fuoco la città.
Non è quindi da escludere che, di fronte ai continui rifiuti da parte del Governo, i lavoratori della Sanità e i medici possano adottare una strategia molto più violenta nei prossimi giorni, considerato il fatto che questo Governo ha più volte dimostrato di negoziare solo quando si trova con le spalle al muro e la situazione diventa incandescente.
A testimonianza di questo, basta ricordare la protesta dei settori ammalati a causa degli agrotossici (bananeros e cañeros), che hanno scelto una lotta non violenta e che sono dovuti restare più di otto mesi a Managua prima di raggiungere degli accordi con le Istituzioni.
Alla fine della marcia ha preso la parola il Segretario generale di Fetsalud, il deputato Gustavo Porras.
"Non abbiamo altro modo per portare avanti questa lotta se non con l'unità di tutti i settori della Sanità. Per questo, in questa grande marcia, ringraziamo tutti i settori che ci accompagnano come il Frente Nacional de los Trabajadores (FNT), la Coordinadora Social, alcuni dirigenti medici e gli studenti dell'Università Centroamericana (UCA).
Vogliamo informarvi che oggi alle 14 il Segretario della Presidencia, Leonardo Somarriba, ci ha invitati per iniziare una negoziazione e questo è il primo risultato di questa lotta e dell'unità dei lavoratori.
Dobbiamo rafforzare questa unità, anche se attualmente i medici vogliono andare avanti da soli e non partecipano a questa marcia perché dicono che è politica.
Siamo tutti lavoratori della Sanità!
Quello che vogliamo è che si abbattano i megasalari e che si diano i fondi per gli aumenti salariali e per le medicine gratuite negli ospedali.
Se in questo incontro della 14 non usciremo con una proposta seria, continueremo con il nostro piano e cominceremo ad occupare tutti gli ospedali e ad impedire il funzionamento del servizio privato negli ospedali pubblici".

In base ai dati pubblicati su "Confidencial" e presi dalle pagine web dei Ministeri della Sanità del Salvador e Costa Rica e dal Bilancio della Repubblica del Nicaragua del 2004, mentre un medico specialista in Nicaragua dovrebbe lavorare 45 anni e mezzo per guadagnare quanto guadagna la Ministra della Sanità in un anno, un medico specialista in Salvador ne dovrebbe lavorare solo 4,6 e in Costa Rica 2,6 (dati inviati dall'economista Adolfo Acevedo Vogl).

Salario mensile nei Ministeri della Sanità in Nicaragua, Costa Rica e Salvador

Ruolo Nicaragua El Salvador Costa Rica
Ministro 6.192,55 2.777,79 1.657,66
Capo di Divisione 1.521,65 1.803,45 807,96
Medico Specialista 136,11 605,72 637,79
Odontologo Generale 104,58 726,86 609,48
Laboratorista 80,51 394,86 334,07
Segretaria "A" 95,54 673,15 259,65
Autista 64,27 286,29 231,05
Personale 54,59 256,58 214,07
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