Colombia: amnesty International condanna le uccisioni indiscriminate compiute dalle FARC
violazione del diritto internazionale umanitario: e' quanto ha dichiarato
oggi Amnesty International, in relazione alle notizie riguardanti una
serie di omicidi attribuiti alle Forze armate rivoluzionarie di Colombia
(Farc) nei dipartimenti di Caquetá e Huila.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, il 27 febbraio le Farc
hanno ucciso almeno otto consiglieri del municipio di Rivera (dipartimento
di Huila), mentre stavano prendendo parte a una riunione del consiglio
comunale. Questo attacco era stato preceduto dalle minacce delle Farc di
assassinare i consiglieri municipali del dipartimento di Huila e di altre
regioni della Colombia se non si fossero dimessi.
Queste uccisioni hanno fatto seguito a un attacco delle Farc contro un
autobus di linea nel dipartimento di Caquetá, il 25 febbraio, nel corso
del quale hanno perso la vita nove civili, tra cui due bambini. In
precedenza, le Farc avevano imposto il divieto di circolazione di tutti i
veicoli all'interno della regione. I guerriglieri delle Farc avevano gia'
bruciato veicoli e ucciso civili che avevano ignorato imposizioni simili.
Tutti questi episodi destano grande preoccupazione per l'incolumita' dei
funzionari statali e dei consiglieri municipali, alla vigilia delle
elezioni parlamentari del 12 marzo. Tale preoccupazione e' accresciuta
dalle limitazioni alla circolazione imposte dalle Farc in altre zone della
Colombia.
Ancora una volta, Amnesty International sottolinea l'urgente necessita'
che il governo e la guerriglia raggiungano un accordo umanitario per
tenere fuori dal conflitto la popolazione civile. Inoltre, le Farc devono
impegnarsi immediatamente al rispetto del diritto internazionale
umanitario.
Le autorita' colombiane devono garantire che tutti i responsabili di
azioni come quelle commesse negli ultimi giorni siano portati di fronte
alla giustizia. Amnesty International, a tale proposito, esprime
preoccupazione per la recente legge che assicurera' l'immunita'
giudiziaria agli autori di violazioni dei diritti umani, tanto le forze di
sicurezza e i gruppi paramilitari loro legati, quanto la guerriglia.
Questo provvedimento trasmette un messaggio pericoloso alle parti in
conflitto: esse potranno continuare a colpire la popolazione civile nella
quasi totale impunita'.
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